Sfruttare i vantaggi delle tecnologie DevOps in ambito mainframe ed offrire una migliore integrazione dei processi di sviluppo e gestione della piattaforma nello stack tecnologico aziendale. Questa l’idea alla base dell’acquisizione di Compuware da parte di Bmc già annunciata all’inizio di marzo e che ora è conclusa. Si tratta di una delle più grandi acquisizioni nella storia di Bmc e la terza acquisizione in meno di due anni. L’azienda, specializzata nelle soluzioni IT per l’Autonomous Digital Enterprise, ora sarà in grado di offrire una toolchain DevOps integrata con la gestione delle operazioni mainframe e sviluppo e rilascio agili delle applicazioni.
Ancora oggi transita sui sistemi mainframe circa l’87% delle transazioni delle carte di credito e, in uno studio recente di Forrester – Mainframe Developers Get Boost From Bmc Acquisition Of Compuware – il 50% degli intervistati dichiara di voler accrescere l’utilizzo del mainframe nei prossimi due anni, mentre il 93% di chi risponde a una survey specifica Bmc afferma di credere nelle potenzialità del mainframe, anche nel lungo termine e per i nuovi carichi di lavoro. Dati importanti e significativi dietro ai quali si nascondono nuovi bisogni che proprio l’acquisizione appena conclusa vuole indirizzare.
Il portafoglio unificato permetterà infatti la combinazione del meglio offerto dalle due aziende. Da una parte, Bmc Automated Mainframe Intelligence (Ami) dall’altra la suite Topaz di Compuware, con la tecnologia Ispw e il portfolio di prodotti per modernizzare gli ambienti mainframe. E’ ora possibile quindi portare automazione e intelligent operation anche nell’ambiente mainframe con sviluppo e rilascio rapidi, consentendo agli sviluppatori di lavorare bene con maggiore agilità.
Bmc offre software e servizi a circa 10.000 clienti globali, tra cui l’84% delle aziende incluse nella lista Forbes Global 100; l’offerta integrata permetterà quindi di sfruttare la potenza di elaborazione, la stabilità, la sicurezza e scalabilità agile anche negli ambienti mainframe e di farlo scalando le metodologie Agile e DevOps con una toolchain DevOps integrata, consentendo alle applicazioni mainframe di arrivare sul mercato in modo più rapido ed efficiente senza comprometterne la qualità delle stesse.
Da un lato quindi Bmc combina le potenzialità di analisi ed ottimizzazione di Bmc Ami a vantaggio di efficienza, sicurezza e disponibilità dei sistemi mainframe con Topaz per il testing, l’analisi e la distribuzione e gestione delle applicazioni mainframe. Così gli analisti di Forrester Research valutano l’operazione: “L’aggiunta dell’ambiente di sviluppo software Topaz di Compuware al portfolio Bmc è un passo rivolto nella direzione degli sviluppatori applicativi. Con Topaz, gli sviluppatori adottano un approccio moderno alla costruzione, al testing e alla distribuzione di applicazioni mainframe. Questa iniziativa dovrebbe consentire a Bmc di rendere chiaro che gli strumenti moderni sono fondamentali per gli ingegneri del mainframe”.
Mentre Chris O ‘Malley, Ceo di Compuware, propone tra le righe la lettura migliore su cosa dell’offerta tecnologica ha giustificato l’acquisizione: “Compuware rimane impegnata a normalizzare il mainframe e a consentire ai suoi clienti di sfruttare la piattaforma con facilità e agilità in modo che possano fornire servizi digitali di qualità che superino le aspettative dei loro clienti e del loro business”. L’idea condivisa è che effettivamente gli ambienti mainframe siano ancora ambienti d’elezione per alcune tipologie di workload, ma non sia possibile rimandare ulteriormente la possibilità di offrire strumenti di automazione e sviluppo agile anche in questo comparto.
Da qui la strategia di Bmc di “applicare l’intelligenza automatizzata per modernizzare il mainframe, soddisfacendo le crescenti richieste generate dalla crescita del business digitale. Con le esigenze del mercato che rivoluzionano i modelli di business più rapidamente]…[“, come spiega Bill Miller, presidente di ZSolutions presso Bmc.
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