Il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (Miur) annuncia il finanziamento da 29 milioni di euro per lo sviluppo delle smart class nelle scuole secondarie statali di II grado (scuole superiori). Le risorse sono messe a disposizione attraverso il bando Pon (Programma Operativo Nazionale), il programma contiene le priorità strategiche del settore istruzione e ha una durata settennale, dal 2014 al 2020, per un valore complessivo di 840 milioni.
L’obiettivo, come recita l’Avviso del Ministero, è quello di consentire alle scuole del secondo ciclo di istruzione di “realizzare centri didattici digitali volti a garantire e supportare l’accrescimento delle competenze degli studenti attraverso nuove metodologie di apprendimento anche in coerenza con le necessità di adeguamento degli spazi per ridurre il rischio da contagio“.
Le scuole potranno quindi acquisire le attrezzature utili e funzionali ad offrire forme di apprendimento con l’utilizzo dei dispositivi già disponibili (anche Byod), e permette di assegnare dispositivi in comodato d’uso gratuito agli studenti che ne siano sprovvisti, per garantire pari opportunità e il diritto allo studio.
Le risorse disponibili sono in parte fondi strutturali (europei) e in parte risorse del Piano Nazionale Scuola Digitale, serviranno quindi per l’acquisto di strumenti e dispositivi digitali, accessori e periferiche hardware (come proiettori, webcam o scanner), software e licenze per le piattaforme di e-learning, monitor touchscreen e per “creare nuovi spazi digitali nelle scuole”, favorendo nuove metodologie di apprendimento, anche in vista del nuovo anno scolastico, il cui avvio è ancora decisamente ricco di incognite.
L’Avviso specifica a titolo esemplificativo e non esaustivo – alla luce dell’emergenza epidemiologica in atto – come la proposta progettuale si sostanzi in un elenco di forniture quali: Lim, monitor touch screen e analoghe superfici di proiezione; personal computer fissi (desktop, all-in-one); personal computer portatili (laptop, notebook, netbook) e tablet dotati di microfono, speaker e web-cam, integrati o off-board (cioè acquistati separatamente e compatibili con il notebook/tablet); accessori e periferiche hardware (videoproiettori, tavolette grafiche, webcam, cuffie, microfoni, document camera, scanner,stampanti multifunzione); software e licenze per la realizzazione e/o l’uso di piattaforme di e-learning, mobile-learning, content-sharing, streaming, video-call di gruppo e web-conference, in una percentuale non superiore al 20% dei massimali di spesa previsti all’art. 6; internet key e modem-router 4G/Lte e altri accessori utili all’erogazione/fruizione delle attività formative sul cloud; apparati afferenti all’infrastruttura di rete per potenziamento della stessa (solo apparati senza necessità di costi di installazione o di adattamenti edilizi); armadi e carrelli per la custodia dei dispositivi digitali individuali all’interno dell’Istituzione scolastica.
La normativa vigente prevede, anche per le Istituzioni scolastiche, l’obbligo di approvvigionarsi attraverso gli strumenti messi a disposizione da Consip (es. Convenzioni Consip, Mepa dunque Oda o Rdo o Trattativa Diretta, etc.).
Ogni scuola ammessa al finanziamento può ricevere un contributo fino a 10mila euro. E le proposte potranno essere presentate fino al 26 giugno alle ore 12.00.
Come spiega l’Avviso Pubblico, per ogni istituzione scolastica sono abilitati, in automatico dal Sidi, sia il Dirigente scolastico sia il Direttore dei servizi generali e amministrativi che, selezionando dal portale Gestione degli Interventi e utilizzando le credenziali con cui accedono a tutti i servizi informatici del Ministero dell’istruzione, entrano nel Sistema Gpu.
Una volta fatto il login al Sistema Gpu, DS e Dsga il personale abilitato può procedere alla compilazione della scheda anagrafica individuale, propedeutica a qualsiasi altra attività, e alla verifica della correttezza dei dati inseriti nella scheda anagrafica della scuola. Il Ministero mette a disposizione in ogni caso il manuale operativo completo. Il ministro Lucia Azzolina commenta: “Dall’inizio dell’emergenza, anche per sostenere la didattica a distanza, siamo già intervenuti, compreso questo finanziamento, con oltre 180 milioni di euro. Sono tutte risorse che resteranno in eredità alla scuola. Affrontando la crisi, abbiamo accelerato la spesa sull’innovazione“.
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