L’accelerazione impressa ai progetti di trasformazione digitale nel corso del 2020 -legata anche all’adozione di nuove tecnologie per fare fronte alle criticità dovute all’emergenza – non è bastata a contribuire alla crescita complessiva della spesa IT globale nel corso dell’anno che si è appena chiuso con una decrescita del 3,2%, ma produrrà effetti benefici significativi sul comparto per il 2021. Emerge dai dati Gartner che prevede per l’anno in corso una spesa complessiva di circa 3,9 mila miliardi di dollari, con un incremento del 6,2% rispetto al 2020.

In particolare, gli analisti stimano una ripresa per tutti i segmenti, con il software aziendale a far registrare il rimbalzo più forte (+8,8%), grazie all’adozione in espansione ed al miglioramento delle soluzioni esistenti per la gestione del lavoro remoto mentre, insieme al software, cresce a ruota la spesa per l’adozione di nuovi dispositivi (+8%), per un valore complessivo di 705,4 miliardi di dollari. In questo caso con un’inversione di rotta ancora più netta rispetto all’anno scorso, quando il comparto ha marcato una decrescita dell’8,2%.

John David Lovelock, Gartner
John David Lovelock, distinguished vice president Gartner

Le dinamiche di un mercato che si rivela fluido, soprattutto per quanto riguarda le spese IT delle aziende, sono guidate, secondo John-David Lovelock, distinguished vice president di Gartner – dall’esigenza dei Cio di “agire in modo equilibrato nel 2021 da una parte cercando di risparmiare denaro, dall’altra di di gestire l’IT in modo coerente in relazione alle aspettative di crescita ed agli attuali livelli di fatturato, con i board aziendali disposti a concedere maggiore attenzione nel corso del 2021 ai progetti con un breve time to value”
In ogni caso, da qui al 2024, le aziende sono chiamate ad accelerare i piani di trasformazione digitale, addirittura di circa cinque anni, secondo Lovelock, perché “alla risoluzione dell’emergenza sanitaria continuerà a crescere l’adozione di modalità ibride di lavoro, con il conseguente moltiplicarsi di touchpoint digitali“.

Le aziende, in questa fase, stanno “industrializzando” i piani per il lavoro a distanza e prevedono, in relazione alle misure di quarantena, di mantenere i dipendenti a casa per una significativa parte anche dell’anno in corso ed hanno quindi bisogno di stabilizzare i budget, rispetto a quanto lo si sia potuto fare “organizzando in corsa” la business continuity nel primo periodo di emergenza. Pertanto Gartner prevede che la spesa IT per quanto riguarda il lavoro remoto nel 2021 ammonterà a quasi 333 miliardi di dollari con una crescita ancora del 4,9% rispetto al 2020.  

Le previsioni di spesa IT a livello globale per il 2021 (fonte: Gartner, gennaio 2021)
Le previsioni di spesa IT a livello globale per il 2021 (fonte: Gartner, gennaio 2021)

Un rilievo, quello della crescita in atto dei touchpoint digitali, che vale anche per quanto riguarda l’istruzione a distanza che determinerà a sua volta la crescita della domanda di tablet e laptop per gli studenti.

Dal punto di vista infrastrutturale, la trasformazione del business, in business digitale, sarà la tendenza tecnologica dominante anche per questo primo periodo dell’anno, con in prima linea gli investimenti per il cloud computing distribuito, le applicazioni aziendali, la sicurezza e la customer experience. In particolare le organizzazioni lavoreranno sulle soluzioni di iperautomazione per accelerare il maggior numero di processi aziendali e IT. 

“L’emergenza – chiude Lovelockha spostato il “techquilibrium” di diverse industry, nel 2021 si assisterà all’innalzamento del livello di digitalizzazione dei processi interni, della supply chain, delle interazioni con i clienti e con i partner, e dell’erogazione dei servizi con l’IT che sempre di più assumerà il compito non semplicemente di supportare il business quanto piuttosto di “essere parte integrante” del business”. E quindi il cambiamento più importante nel corso dell’anno si misurerà non tanto sul volume complessivo della spesa per l’IT ma su come si investirà in IT. 

Sono complessivamente positivi quindi i segnali che arrivano dal mercato, anche se Gartner non prevede un ritorno a valori di spesa equiparabili a quelli registrati a livello globale nel 2019, prima del 2022. Non manca infatti di influenzare anche la spesa IT una serie di incognite, tra cui: gli impegni dei governi per gli interventi sanitari, la crisi più a lungo termine di alcuni comparti come la ristorazione, il turismo, e l’intrattenimento, fattori geopolitici come la Brexit e l’evoluzione dei rapporti tra Stati Uniti e Cina.

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