Secondo la Commissione Europea il Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza presentato dal Governo italiano per accedere al Recovery Fund potrà favorire un incremento del Pil tra l’1,5% nel 2021 ed il 2,5 nel 2026. Il Piano si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (Ngeu), un pacchetto da 750 miliardi di euro, costituito per circa la metà da sovvenzioni, concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica. All’interno del programma Ngeu, la componente più importante è rappresentata proprio dal Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (Recovery and Resilience Facility, Rrf) che per i Paesi europei vale, nel suo complesso, 672,5 miliardi di euro.
Il Pnrr rappresenta un’occasione importante per il rilancio dell’economia italiana nel complesso, ma anche per instradare il Paese su nuovi binari, a partire – nello specifico del contesto digitale, focus di questo intervento – dai progetti di trasformazione digitale. Dei 222 miliardi di euro che il Pnrr stanzia, 50 miliardi infatti saranno destinati a progetti nel mondo del digitale, indipendentemente dalla tipologia di industry che ne saprà beneficiare. Finanziamenti che le aziende potranno intercettare per avviare una trasformazione importante.

Ne parliamo con Gianluca Ceruti, Ict director di Bolton Group, multinazionale  con 59 uffici e 11.000 dipendenti che produce e commercializza prodotti di largo consumo nelle categorie alimentari, cura della casa, adesivi, cura del corpo e cosmetica, vendendo in 146 paesi attraverso le catene della grande distribuzione, le profumerie, le farmacie e i negozi al dettaglio.

Nel vertical di mercato in cui lei opera, quali gli interventi che dovrebbero essere fatti per aumentare la competitività della aziende italiane e portare beneficio al Paese?

Gianluca Ceruti, Group ICT Director di Bolton Group
Gianluca Ceruti, Ict director di Bolton Group

Nell’industry Cpg (Consumer Packaged Goods, ndr), gli interventi in ambito digitale che possono portare maggiore competitività al settore ed al paese credo possano essere:

  1. Integrazione di filiera e collaborazione su piattaforme condivise di scambio informazioni su prodotti, a beneficio finale del consumatore
  2. Possibilità di conoscere maggiormente i consumatori finali, e poter interagire in modo collaborativo, per anticipare i bisogni
  3. Interventi tesi a rendere sempre più flessibile la possibile risposta alla domanda dei consumatori, in ottica anche di “mass customization
  4. Interventi più tecnologici sulla connettività Wifi anche interne alle aziende (5G) e la possibilità di migliorare la capacità predittiva su andamento mercati, interessi e bisogni del consumatore (AI e big data)  o anche di simulazione all’interno degli impianti fisici industriali (digital twin) per renderli più “flessibili” e capaci di rispondere alle sollecitazioni del mercato

Quale progetto importante di innovazione la sua azienda sta portando avanti? Con quale obiettivo?

Stiamo effettuando una revisione applicativa completa. L’obiettivo è quello di allineare i sistemi informativi all’assetto organizzativo del gruppo in logica di business unit.

Cosa pensa del Pnrr? Coglierete questa opportunità?

Penso che il Pnrr sia una opportunità effettiva per riadeguare le infrastrutture a livello generale, e nell’ambito specifico digitale, poter migliorare la produttività. Nello specifico credo che anche la mia azienda sfrutterà l’opportunità.

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