Matura la consapevolezza dell’importanza del dato nella sanità anche grazie ad una correlazione, oggi meglio riconosciuta, con il lifescience. Insieme alla capacità di intravvedere i vantaggi offerti dalle tecnologie digitali, serve però formare competenze per riuscire a sfruttare in modo diffuso e coerente quanto l’elaborazione dei dati può offrire (per esempio grazie all’AI). E proprio su questi punti la pandemia ha contribuito a far emergere elementi di debolezza dell’attuale sistema sanitario, l’importanza di alcuni progetti iniziati da tempo e mai conclusi, ma ha anche rappresentato un fattore di accelerazione. La fotografia di Sanità Digitale – Report Italia, restituisce quindi l’analisi di uno scenario più ampio, le caratteristiche di un mercato, di trend e dinamiche che si stanno configurando nei progetti IT e nella digital transformation come afferenti alla filiera del lifescience. Ne parliamo con Nicola Lanna, Responsible for Healthcare industry and Regional and Local Government Strategic Accounts in Italy di Microsoft

Il Report Italia – Sanità Digitale ha delineato una situazione relativa al settore magmatica e in evoluzione, caratterizzata però ancora da luci e ombre. Secondo il vostro punto di vista quali sono le leve su cui occorre operare per fare un vero salto nella digital transformation della sanità e quale ruolo vi sentite di giocare in questo contesto?

E’ innegabile che la pandemia abbia cambiato i driver principali sul percorso da intraprendere per la digital trasformation ad oggi. Questo lo si evince dal Pnrr ma anche dai piani di sviluppo di qualsiasi ente sanitario dove viene messa molta enfasi sulla telemedicina. E’ altresì importante non dimenticarsi un Fascicolo Sanitario Elettronico che consenta al paziente/cittadino di avere sempre a disposizione le proprie informazioni mediche e che consenta agli operatori di tutte le regioni ad assistere al meglio i pazienti. La digital trasformation in sanità passa per la consapevolezza crescente che sta maturando sull’importanza dei dati e delle analisi degli stessi che in molti casi, grazie anche all’intelligenza artificiale, hanno un’impatto positivo sulla prevenzione e sui costi che gravano sul Ssn.

Il Pnrr destinerà fondi consistenti al mercato complessivo dell’Ict e dei dispositivi medicali della sanità. Quali i vostri commenti e come affiancherete i vostri clienti nell’utilizzare al meglio i fondi che dovessero arrivare, con quale visione? 

Nicola Lanna, Responsible for Healthcare industry and Regional and Local Government Strategic Accounts in Italy di Microsoft
Nicola Lanna, Responsible for Healthcare industry and Regional and Local Government Strategic Accounts in Italy di Microsoft

Il Pnrr è l’opportunità per l’Italia di dare una consistente svolta digitale su tematiche che per anni hanno visto un approccio “analogico” come la sanità. E’ fondamentale che ci sia attenzione non solo alla tecnologia abilitante ma anche alle risorse che dovranno utilizzare questa tecnologia per guidare la ripresa. A tal propositivo è importante il contributo che il Pnrr può dare alla formazione sulle nuove professioni che nel prossimo futuro richiederanno sempre più competenze digitali. Microsoft crede molto nella formazione digital ed è il motivo per il quale ha annunciato, già nel maggio del 2020, un piano di investimenti di circa 1,5 miliardi in competenze digitali che comprende anche l’apertura di una region cloud in Italia.

Dal vostro punto di vista quali ambiti della sanità e del lifescience in generale risulteranno trainanti nella digital transformation nei prossimi anni e quali le strategie e i modelli di offerta che proporrete a sostegno?

Telemedicina, big data analytics e digitalizzazione dei processi interni ed esterni. Queste sono alcune delle sfide dei prossimi anni che potranno consentirà alla sanità di mettere realmente al centro il paziente/cittadino per una cura sempre più personalizzata e con l’obiettivo di predire quali sono i trend patologici da indirizzare sul nascere. Forte spinta nel mondo lifescience sarà data dall’intelligenza artificiale che sta diventando sempre più un alleato degli operatori sanitari nel fronteggiare il quotidiano e le future emergenze (come il progetto AI ScoRE dell’Ospedale San Raffaele di Milano in collaborazione con Microsoft).

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