I progetti relativi alle implementazioni tecnologiche per Agricoltura 4.0 sono intrinsecamente sfidanti. La loro realizzazione dipende infatti dalla possibilità di portare tecnologie e connettività di rete in località non certo urbane e ad alta densità di traffico. Allo stesso tempo non si parla nemmeno di quartieri o zone industriali – solitamente di interesse per le aziende abituate a lavorare sui “volumi”. Senza contare poi che, in questo verticale, si tratta spesso di offrire servizi anche su ampi appezzamenti di terreno con tutte le difficoltà del caso.
Proprio con l’obiettivo di accelerare l’adozione di soluzioni tecnologiche integrate, e spingere ulteriormente su un’idea di agricoltura sostenibile e “di precisione”, Maccarese si muove avviando la ricerca di un partner tecnologico che consenta l’adozione di soluzioni specifiche per il proprio caso di business ed i primi progetti.
Il contesto
L’azienda, che porta lo stesso nome della località che la ospita (nei pressi di Roma), è tra le maggiori realtà agricole del Paese, conta circa 3.200 ettari di proprietà in un unico corpo ed al suo interno ospita anche Oasi naturalistiche gestite dal Wwf. Recentemente si è trasformata in società benefit ed è stata ammessa al Global compact delle Nazioni Unite (Ungc) prima azienda del comparto agricolo ad entrarvi.
Tra i maggiori produttori di latte in Italia, Maccarese soddisfa il 20% del consumo della zona di Roma Capitale con 3.600 animali presenti, ed ha avviato anche la produzione delle mandorle (su 120 ettari). Si tratta di una realtà che rappresenta un modello di economia circolare e sostenibilità grazie anche a due impianti di biogas per la produzione di energia elettrica e alla realizzazione di un impianto fotovoltaico che garantiscono l’autosufficienza energetica.
Il problema
Tra le coltivazioni dell’azienda c’è anche quella del mais e Maccarese vuole migliorare la gestione delle risorse idriche e pianificare in modo efficiente gli interventi di irrigazione proprio su questo tipo di produzione l’azienda. Sceglie quindi Linkem, che opera nel settore della banda ultralarga wireless e sulle tecnologie 5G come partner per accelerare i processi di transizione digitale.
“Grazie all’accordo con Linkem e agli investimenti nell’agricoltura di precisione – spiega l‘AD di Maccarese, Claudio Destro – andiamo nella direzione di una riduzione e gestione ottimale dei consumi idrici che rientra nella nostra politica di mitigazione degli impatti ambientali”.
In particolare l’azienda, con Linkem, decide l’adozione della piattaforma Linkem4Farm, si tratta di un servizio sviluppato in partnership con le tech company specializzate Farm Technologies e xFarm e lanciato sul mercato per la prima volta a febbraio 2021. Linkem sviluppa una soluzione ad hoc per Maccarese con l’obiettivo di permettere una maggior precisione sugli interventi di irrigazione del mais, sfruttando l’algoritmo proprietario e la funzionalità Consiglio Irriguo, sviluppata e affinata nel tempo per differenti colture, oltre ai dati analizzati dai sensori IoT installati in campo a supporto delle decisioni.
La soluzione
Dal punto di vista tecnologico Linkem4Farm, infatti, comprende xFarm come app per la smart farm, accessibile da smartphone, tablet e pc. L’app permette di gestire in maniera automatizzata ed efficiente le attività di logistica, manutenzione dei macchinari etc..
Soprattutto, grazie ad un’interfaccia semplice, è possibile raccogliere i dati del terreno in cloud tramite sensori installati nei campi per ricevere consigli personalizzati: per esempio, grazie proprio alla funzione Consiglio Irriguo, è possibile capire come e quando irrigare, per migliorare la qualità dei prodotti, preservare le risorse naturali e ridurre i costi. I sensori sul terreno sono in comunicazione costante con il cloud e con l’app xFarm, di fatto si tratta di logger xNode autoalimentati, che trasmettono all’app i dati raccolti sul terreno dai sensori, e di un sensore di umidità del terreno modello Teros 10, che rileva il livello di umidità nei campi.
Vantaggi e passi avanti
I progetti non si fermano. Grazie alle immagini satellitari ed agli indici agronomici evinti dalle stesse viene attivato un innovativo sistema di monitoraggio digitale del mandorleto con un servizio anche di monitoraggio da remoto dei possibili stress colturali nel corso della stagione. Proprio in questa direzione i passi in avanti del progetto.
Infatti, la sperimentazione sul mandorleto della soluzione di Linkem4Farm consente a Maccarese di implementare la corretta suddivisione dei turni di fertirrigazione per evitare effetti di dilavamento e perdita dei nutrienti nel terreno, grazie alle evidenze raccolte dai sensori installati in campo con i relativi risultati in termini di sostenibilità ambientale e di tutela della biodiversità, nonché di efficientamento e ottimizzazione dei processi di gestione agronomica.
Ora, dalla collaborazione stretta con le startup partner dei progetti, lo sviluppo di un nuovo servizio verticale di irrigazione intelligente sul mandorleto che sarà a breve integrato nel servizio offerto sul mercato e prossimamente è previsto il lancio di un set di servizi innovativi di sviluppo e ottimizzazione dei canali di vendita on-line dei prodotti agricoli, secondo un approccio everywhere marketing.
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