Sap Now 2021, l’evento per la business community italiana Sap trasmesso in diretta streaming dal Fabrique di Milano, vede la partecipazione di migliaia tra imprenditori e manager, aziende, clienti e oltre 50 partner. Protagonista quest’anno è la “rock innovation”, formula utilizzata come claim della manifestazione che dà voce agli esperti di mercato ed ai rappresentanti delle aziende italiane innovative, portate come esempio in un momento in cui l’intero tessuto economico e produttivo è coinvolto nell’impegno di “ricostruzione” ed è importante quindi “tenere il ritmo” ed “essere disruptive”.

La digitalizzazione end-to-end dei processi, il valore delle reti (anche di relazione), e le digital supply chain sono i temi chiave dell’edizione 2021, indagati sia perché funzionali ad abilitare nuovi modelli di business, sia perché le aziende clienti, che hanno percepito l’importanza di “tenere vicini” i consumatori nel nuovo scenario, comprendono le potenzialità offerte dalle tecnologie Sap per questi scopi, in un contesto in cui la sostenibilità è sempre più un aspetto importante e considerato, nella percezione del brand, anche dai clienti finali. 

Claudio Muruzabal, regional president South Emea, Sap

“Nel corso dell’ultimo anno – esordisce Claudio Muruzabal, regional president South Emea di Sap – abbiamo ridirezionato la strategia per essere sicuri che i nostri clienti possano beneficiare dei vantaggi della proposizione innovativa di Sap, e di quanto sia effettivamente conveniente abbracciarla in cloud. La strategia si è riflessa nei buoni risultati del terzo trimestre che hanno visto crescere il business cloud di Sap a doppia cifra. Si tratta di continuare ad offrire ai clienti la possibilità di utilizzare soluzioni che già conoscono molto bene da oltre 15 anni (a partire dalle soluzioni Erp) con tutti i vantaggi del cloud”.

Le priorità hanno portato a ripensare alcune priorità, “serve immaginare il “next normal“, sulla base della digital transformation che non è più rimandabile”, ma deve essere indirizzata in modo corretto per restare competitivi. “La tecnologia, per certi aspetti, livella il terreno della sfida – spiega Muruzabal – e consente ad ogni realtà di diventare competitiva all’interno del medesimo marketplace. Il vantaggio offerto dalle tecnologie da solo quindi non basta, bisogna individuare il corretto “mix” di tecnologie e innovazione per essere sicuri di rimanere competitivi”. Questo in un contesto “sostenibile” che non implica solo l’attenzione per l’ambiente ma anche per ogni aspetto sociale, l’inclusione, il rispetto delle diversità, l’equità, gli obiettivi Esg.

La sostenibilità è strettamente legata all’innovazione. Una sfida correlata certo alle regolamentazioni, ma anche alla capacità di innestare buone pratiche all’interno dei processi, capacità che porta vantaggi agli economics come dal punto di vista sociale.

“Il tema dell‘innovazione, rapportato al contesto italiano, si lega a filo doppio con il valore riconosciuto a livello globale del Made in Italy, che se fosse un vero e proprio brand, sarebbe il terzo al mondo – interviene Emmanouel Raptopoulos, amministratore delegato di Sap Italia. – Innovazione, eleganza, design sono tra gli elementi più riconosciuti della proposizione italiana. Ed in questo contesto, una serie di sfide importanti attende il Paese con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che rappresenta per l’Italia una opportunità concreta per fare bene, mentre le stime di crescita del Pil nel 2021 sono incoraggianti (+6% e + 4% per il 2022, fonte: Centro Studi Confindustria). E anche per Sap Italia il momento è favorevole.

Emmanuel Raptopoulos, amministratore delegato di Sap Italia
Emmanuel Raptopoulos, amministratore delegato di Sap Italia

“I nostri risultati di Q3 sono allineati con quanto appena annunciato a livello global: cresciamo a doppia cifra nel cloud,  grazie ad un’adozione estesa delle applicazioni e della piattaforma in cloud – prosegue Raptopoulos. La nuova offerta Rise with Sap che abbiamo lanciato a gennaio e che comprende Sap S/4Hana cloud (Erp cloud di nuova generazione) sta trovando riscontri positivi sia da parte di clienti di grandi dimensioni che di medie dimensioni e di settori diversi: Maire Tecnimont, Arena, Sky Italia e Stirline sono, per esempio, tra i clienti italiani che hanno scelto questa offerta di recente per i loro percorsi di trasformazione aziendale nel cloud”.

Tra i clienti con una visione tipica delle “intelligent enterprise” oltre ad Arena (costumi e accessori da gara) anche De Longhi. De Longhi, in particolare, per la capacità di migliorare i processi sfruttando la digitalizzazione come abilitatore. L’azienda riconosce in questo ambito a Sap il ruolo non solo di partner tecnologico ma anche di “sviluppo”. Con le soluzioni Sap e l’impegno nella trasformazione del customer journey e per la supply chain, De Longhi è riuscita ad integrare tutti i processi industriali/logistici e la gestione delle risorse umane ed ora è impegnata a sfruttare i digital enabler per spingere sulle potenzialità offerte dai sistemi di automazione, sulla scorta anche della disponibilità di digital twin per processi e workforce. Arena spinge sull’innovazione non solo di prodotto ma è impegnata in un percorso di sostenibilità su materiali, processi, tracciabilità. E ha scelto Rise With Sap per i vantaggi connessi alla proposizione cloud, ma anche agli impatti benefici su backend (Erp e supply chain) e front-end (rapporto con i consumatori), evitando di “tenere ferro in azienda” anche per ridurre l’impatto ambientale, e potendo contare sull’esperienza di Sap in diversi verticali, come anche quelli del fashion – di interesse per l’azienda – e delle nuove tecnologie legate ad AI e sensoristica.

CX, reti di valore e sostenibilità 

Dall’analisi di Raptopoulos emerge come le aziende pronte ad investire in innovazione digitale siano meglio preparate al futuro ed in grado di rispondere alla rapidità dei cambiamenti sfruttando gli abilitatori digitali come AI e ML per aprirsi nuove possibilità di competere.

Oggi risulta vincente un approccio basato sul “binomio prodotto/servizio”. E’ importante affiancare alla vendita dei primi anche servizi digitali e questo vale nei diversi verticali. Serve poi lavorare all’iper-personalizzazione delle offerte, per catturare l’attenzione e la fedeltà dei clienti cui la pandemia ha offerto l’accesso a mercati online sempre più ampi.

Allo stesso tempo è, e sarà sempre più importante, lavorare all’efficienza delle supply chain, non solo di front-end ma anche di back-end. Da una parte quindi all’esperienza dell’acquisto (imballaggio, spedizione, gestione di reclami e resi) che ha un impatto sempre maggiore sull’esperienza del cliente nei confronti del brand; ma dall’altra anche alle catene di approvvigionamento che devono essere stabili e sostenibili e rappresentano un elemento sempre più critico per le aziende (si pensi anche solo al tema chip-shortage).

Cercando di modellizzare le priorità emerse nel corso dell’ultimo anno e mezzo: “Sono tre quelle su cui le aziende del nostro Paese sono chiamate a lavorare”, secondo Raptopoulos. La prima riguarda la consapevolezza di un approccio olistico alla trasformazione digitale che non è semplicemente “una migrazione tecnica al cloud o l’introduzione di nuove tecnologie ]…[ quanto piuttosto la capacità di “cambiare il modo in cui un’impresa funziona con l’aiuto di nuovi processi più intelligenti”.

Sap sfide per le aziende
Sap Now 2021 – Nuovi modelli di business del Made in Italy

Per quanto riguarda invece la customer experience – la cui “vicinanza” ai clienti abbiamo già individuato debba rappresentare un punto fermo – ecco che dovrà prevalere “una logica di omnicanalità a tutto tondo, potendo contare su supply chain affidabili e flessibili che hanno rappresentato uno dei fattori di successo (in alcuni casi di sopravvivenza) per le aziende durante i periodi più duri della pandemia”.

E’ importante però considerare sempre più anche il tema della trasparenza digitale. Qualità e prezzo oggi non rappresentano gli unici criteri di scelta. Oggi le persone “decidono in base al fatto che le aziende pensano e agiscono come loro, mentre i social media e le piattaforme digitali consentono alle aziende di monitorare in modo rapido e trasparente ciò che è importante per i clienti, e l’espansione della trasparenza digitale consente ai clienti di valutare i valori dei loro brand preferiti.

Si tratta quindi di compiere gli sforzi necessari per comprendere “i valori del proprio mercato ed esprimere questi valori in modo consistente in ogni fase del customer journey, dal packaging o dai materiali che indicano l’origine del prodotto, alle scorecard digitali che mostrano l’impegno dell’impresa per la sostenibilità”.

In ultimo ma non meno importante Raptopoulos fa importante riferimento alla creazione di reti di valore, sottolineando come “le aziende hanno bisogno di connettersi facilmente con i loro fornitori, partner, clienti lungo le supply chain“. Ecco, il futuro del business è oggettivamente connesso ad una rete interaziendale digitale sempre più estesa. E nessuna azienda può fare business da sola. Attraverso reti unificate, collaborative e intelligenti, le aziende possono invece prevedere efficacemente opportunità e interruzioni, quindi guidare le decisioni per adattarsi e migliorare. È un modo di lavorare che cambia il business che riduce contemporaneamente i rischi e amplifica la velocità delle aziende, la loro stabilità e sostenibilità”.

Oggi gli obiettivi di sostenibilità sono sempre più importanti per il successo di un’organizzazione, e lo sono quanto gli obiettivi finanziari. Le imprese sostenibili e intelligenti stanno cercando non solo di soddisfare i requisiti di conformità e trovare nuove efficienze, ma anche di creare nuovi modelli di business, e sfruttare la business transformation as a service per la crescita a lungo termine:  “concentrarsi sulla sostenibilità per soddisfare clienti ancora diversi e attenti alla veridicità della postura aziendale sul tema si rifletterà in un riscontro certo sul business”.

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