Ora che ha l’avallo della commissione europea, il Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza presentato dal Governo italiano per accedere al Recovery Fund, ha accelerato nelle aziende italiane la definizione di progetti e piani per avviare una trasformazione più importante. Una trasformazione che si inserisce all’interno del programma europeo –  Next Generation EU (Ngeu) – che destina complessivamente un pacchetto da 750 miliardi di euro in risposta alla crisi pandemica e che vede la componente rappresentata dal Dispositivo per la Ripresa e Resilienza destinare 672,5 miliardi di euro ai Paesi dell’Unione.

Il Pnrr rappresenta senza dubbio un’occasione importante per rilanciare l’economia italiana e per instradare il Paese su nuovi binari, a partire dai progetti di trasformazione digitale. Dei 222 miliardi di euro che il Pnrr stanzia, 50 miliardi sono infatti destinati a progetti nel mondo del digitale, indipendentemente dalla tipologia di industry che ne saprà beneficiare. 

Finanziamenti che le aziende si preparano oggi ad intercettare per avviare una trasformazione importante. Ne parliamo con Michele Mariella, Cio di Maire Tecnimont, gruppo industriale operativo nel settore ingegneristico, tecnologico ed energetico a livello mondiale, presente in 45 paesi e impegnato nella trasformazione delle risorse naturali (ingegneria impiantistica nel downstream oil & gas, con competenze tecnologiche ed esecutive (Engineering & Construction, Technology & Licensing, Energy Business Development, impiantistica, idrocarburi (Oil & Gas, Petrolchimico, Fertilizzanti), Power Generation e chimica verde con la controllata NextChem).

Nel vertical di mercato in cui lei opera, quali gli interventi che dovrebbero essere fatti per aumentare la competitività della aziende italiane e portare beneficio al Paese?

Michele Mariella, Cio di Maire Tecnimont
Michele Mariella, Cio di Maire Tecnimont

Nei verticali di mercato in cui opera il nostro Gruppo, sicuramente gli interventi che devono essere fatti per garantire un aumento di competitività, e quindi beneficio al Paese Italia, sono relativi all’ambito della security. Senza adeguati investimenti a tutela della sicurezza informatica degli impianti, si vedrebbero limitati, se non gravemente compromessi, i benefici derivanti dalla connessione con il Plant.

Nello specifico, nelle realtà che producono impianti manufatturieri, tutti gli aspetti manutentivi e predittivi sono gestiti centralmente con sistemi informativi a supporto, si veda anche l’utilizzo sempre più preponderante dell’intelligenza artificiale: fondamentale quindi che vi sia attenzione sulla sicurezza integrata a 360 gradi, non solo con approccio shell esterno ma anche applicata alle singole componenti sottostanti. Il prodotto finale è in sicurezza se le singole componenti sono state pensate e realizzate con approccio security-driven dall’inizio.

Un altro aspetto altrettanto importante è la connettività: maggiore sarà l’interconnessione degli impianti, maggiore sarà l’esigenza di avere una connessione stabile, sicura e con bassa latenza: investire in una connessione di qualità significa ottimizzare le valutazioni sulle misurazioni telemetriche ricevute tempestivamente dagli impianti ed efficientare le relative reazioni manutentive, la cui tempestività dell’applicazione può fare la differenza in termini di marginalità progettuale.

Quale progetto importante di innovazione la sua azienda sta portando avanti? Con quale obiettivo?

Maire Tecnimont sta portando avanti una serie di iniziative in ambito digital improvement, a forte valenza innovativa, con l’obiettivo di incrementare sia quantitativamente che qualitativamente l’interconnessione e l’informatizzazione dei nostri impianti.

Si pensi all’avvio del progetto POE-OTS HPU/SRU: una collaborazione intercompany che vede lo sviluppo di un Process Optimization Engine, Digital Twin del Plant fisico che permette la simulazione di processo su tecnologie licenziate zolfo e idrogeno, abbinata ad un monitoring real-time di variabili/parametri di operation, al fine di ottimizzarne l’esercizio. Oltre allo sviluppo di un operator training simulator, un simulatore con interfaccia interattiva ed esperienza estremamente realistica per il training del personale che gestisce il Plant.

Si pensi anche alla piattaforma sviluppata internamente IoT4Met Tracking per la geolocalizzazione delle risorse: questo stream progettuale, anticipato da un pilota nella nostra sede di Milano, fa parte della proposition esterna e ha visto l’installazione di una rete WiFi-mesh abbinata alla distribuzione di badge alle maestranze di cantiere, il tutto accompagnato da una presentation layer, basato su dashboard intuitive, che presenta tracking coordinate personale, misurazione telemetria, allarmi per accessi a zone non autorizzate, etc…

Si citano anche iniziative a forte componente innovativa con l’obiettivo di aumentare la produttività, ottimizzare i costi e minimizzare i rischi, come il knowledge mining, che sfrutta l’intelligenza artificiale per identificare/estratte informazioni di valore da una mole consistente di documentazione di cantiere, con precisione affinata tramite self-learning. O augmented reality tramite Hololens per la rappresentazione virtuale degli impianti, agevolata da rappresentazioni BIM estremamente precise grazie a laser scanning e droni.

Cosa pensa del Pnrr? Coglierete questa opportunità?

Il Pnrr è uno strumento, e come tale non ha di per sé una valenza positiva o negativa, dipende tutto dall’utilizzo che se ne fa. Maire Tecnimont intende cogliere questa opportunità e sfruttarla al meglio per fare un ulteriore salto tecnologico, ritenuto necessario per rimanere competitivi nel mercato internazionale in cui operiamo.

A tal proposito, abbiamo già avviato partnership strategiche con i maggior player.

Con Siemens per lo sviluppo di una serie di servizi in ambito digital predictive maintenance per l’efficientamento dell’esercizio del Plant e la riduzione dei costi di manutenzione: grazie ad algoritmi di machine learning, si può distinguere la normale operatività da situazioni potenzialmente problematiche basandosi su dati storici, e ricevere allarmi preventivi prima che il difetto diventi un problema e causi perdite importanti se non il blocco della produzione.

Con Leonardo, società leader nel settore della cybersecurity, per consulenza security assessment in ambito industriale, tema da considerarsi fondamentale vista la crescita esponenziale dell’interconnessione di Plant e di tutti i servizi digitali correlati.

Infine, con Tim/Olivetti per lo sviluppo di servizi, basati su connettività 5G, in ambito Industrial IoT, IoT by Construction, Cloud & International Data Centre.

Leggi tutti gli approfondimenti dello Speciale Pnrr

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