Nella notte italiana tra domenica 13 febbraio e lunedì 14 febbraio, circa cento milioni di persone hanno assistito alla 56ª edizione del Super Bowl, la finale del campionato 2022 della National Football League (Nfl). Si è trattato, come ogni anno, del più grande evento sportivo al mondo, un incontro fatto di competizione agonistica ma anche di tanto spettacolo. Il match della palla ovale, trasmesso dai campi di gioco degli Stati Uniti, viene infatti seguito ogni anno da circa duecento Paesi in collegamento a livello globale.
Sport e intrattenimento entrano per l’occasione in un mondo connesso che fa leva sul digitale e sulle tecnologie più evolute per rimodellare l’esperienza dei fan e offrire al pubblico una visione dinamica, dove velocità, affidabilità e sicurezza sono aspetti fondamentali.
La gestione dell’evento richiede in particolare un grande sforzo sul fronte della cybersecurity, essendo come ogni importante evento di grande visibilità un obiettivo estremamente ambito da parte del crimine informatico, diventato un business sempre più lucrativo e redditizio a livello globale.
E’ in questo contesto che si sviluppa la collaborazione tra Nfl e Cisco. Per mettere in atto la propria strategia difensiva e rendere sicure le attività critiche nel giorno del match, la maggiore lega professionistica nordamericana di football americano si affida infatti alle tecnologie di enterprise networking e sicurezza del vendor, che è anche Official Technology Partner della Lega. Grazie alla nuova partnership, il match finale del Super Bowl LVI disputato nei giorni scorsi si svolge senza attacchi informatici e in modo sicuro. Le soluzioni di sicurezza Cisco, supportate dalle attività di threat intelligence, forniscono per l’occasione completa visibilità prima, durante e dopo la partita.
Super Bowl, sicurezza end-to-end per la rete
Nell’ambito dell’accordo, Cisco supporta Nfl nella progettazione, implementazione e gestione della piattaforma di sicurezza end-to-end per la rete del Super Bowl LVI, con un incremento dei tempi di attività registrati durante la partita del 100%.
La tecnologia Cisco mette in sicurezza il Super Bowl del Sofi Stadium di Inglewood, in California, che ora utilizza un’unica rete convergente, sicura e in grado di ospitare i grandi eventi sportivi mondiali.
L’architettura di sicurezza fornita da Cisco è una combinazione di hardware on-premise e software basato sul cloud -, tra cui Cisco Secure Firewall, Secure Malware Analytics e Umbrella -, integrati nella piattaforma cloud-native SecureX di Cisco.
In particolare, Secure Malware Analytics ispeziona rapidamente i file e i comportamenti sospetti per accelerare le indagini sugli incidenti. Cisco Umbrella combina invece diverse tecnologie di sicurezza in un’unica soluzione fornita dal cloud in modo che gli utenti siano protetti dai rischi basati su Internet, sia che si trovino dentro o fuori dalla rete. Umbrella previene così phishing, malware e ransomware indipendentemente da dove si trovi l’utente: dalla sede centrale, alle filiali, alle località remote.
Tutte le soluzioni sono alimentate dall’intelligence di Cisco Talos, grande organizzazione di analisi e protezione dalle minacce informatiche a livello globale.
Per evitare interruzioni durante il match, gli esperti di cybersecurity di Cisco Talos Incident Response e dei servizi Cisco Customer Experience (CX) supportano Nfl sul posto per prepararsi all’evento e rispondere alle potenziali minacce.
“L’esperienza di Cisco nella protezione di grandi eventi e l’approfondita conoscenza del panorama delle minacce informatiche ci hanno garantito un’ottima preparazione in vista del Super Bowl LVI – commenta Tomás Maldonado, chief information security officer di NFL –. Sono grato a tutti i componenti del team Cisco e al supporto che ci hanno fornito; la nostra collaborazione continuerà in futuro per perfezionare la nostra sicurezza di rete a protezione del più grande evento sportivo al mondo”.
“Siamo onorati che National Football League si sia affidata alla tecnologia e al talento di Cisco per proteggere tutte le attività più importanti che ruotano intorno al Super Bowl LVI – commenta Chuck Robbins, presidente e Ceo di Cisco –. Condividiamo la stessa visione, ossia che la connettività rimodellerà il settore sportivo e ridefinirà ciò che è possibile fare per elevare le esperienze sportive e dei fan, ed è nostro dovere garantire che sia fatto in modo sicuro”.
Nfl-Cisco, step futuri dell’alleanza
La collaborazione muove infatti ulteriori passi per elevare ulteriormente i livelli di sicurezza degli asset Nfl ed è già al lavoro sui processi. In particolare, nel suo primo anno da partner ufficiale, Cisco ha collegato la replay control room di ogni stadio Nfl all’Art McNally Gameday Central di New York City tramite l’infrastruttura di rete Cisco. Inoltre, quasi tutti i partner ufficiali della Lega e due terzi degli stadi Nfl si affidano oggi alla tecnologia Cisco.
La National Football League collabora inoltre con Cisco per creare una piattaforma di sicurezza ripetibile e portatile e un playbook per i futuri eventi della Lega. Questo per consentire a Nfl di implementare reti aziendali sicure e resilienti in modo rapido e semplice per i prossimi eventi.
Insieme a Cisco, la National Football League sta anche creando un modello ripetibile di sicurezza di rete facilmente utilizzabile in occasione di futuri eventi sportivi.
“La collaborazione con Cisco ci ha consentito di migliorare notevolmente le capacità della rete – spiega Skarpi Hedinsson, Cto di SoFi Stadium e Hollywood Park -. Grazie alla virtualizzazione e alla creazione di una rete iperconvergente, abbiamo potuto eliminare 80 o 90 server fisici per l’esecuzione di diverse operazioni, dai sistemi di controllo degli accessi a quelli dell’illuminazione. Oggi abbiamo 120 macchine virtuali che eseguono ogni singola applicazione tecnologica operativa nell’edificio, nonché alcune applicazioni tecnologiche aziendali. Allo stesso tempo, abbiamo notevolmente migliorato la gestibilità e la dotazione di sicurezza della nostra rete. Tutto ciò si traduce in nuovo tempo a disposizione da dedicare alle esperienze dei clienti”.
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