L’edizione di Francoforte di Hpe Discover 2022 chiude il ricco elenco di eventi di questo anno solare che ha visto incontrare di nuovo gli addetti ai lavori in presenza. Antonio Neri, presidente e amministratore delegato di Hpe, sfrutta l’occasione degli ultimi annunci, per raccontare di come “le partnership e le soluzioni di piattaforma stanno aiutando le aziende ad accelerare la modernizzazione data-first”, in particolare attraverso la piattaforma edge-to-cloud Hpe Greenlake che nasce per “ottimizzare i deployment delle aziende nel public cloud e completare la trasformazione hybrid cloud”. Spetta a Fidelma Russo, chief technology officer di Hpe, scendere nei dettagli delle panoramiche tecniche del “motore per l’innovazione” predisposto da Hpe per alimentare la piattaforma, ed approdare a quello che Neri definisce come l’obiettivo finale, ovvero la “cloud agility e la medesima esperienza finale nei diversi ambienti”.
La maturità di Hpe Greenlake
Hpe Greenlake abbraccia idealmente edge, private data center, co-location facilities e public cloud, per un’esperienza ibrida unificata ed un facile accesso al cloud.
Già oggi supporta oltre 65mila realtà con 2 milioni di dispositivi connessi e gestisce un exabyte di dati con funzionalità di automazione e orchestrazione dei carichi possibili da un unico punto di controllo.
Solo per tracciare i progressi nell’ultimo anno Greenlake questa primavera è maturata offrendo visualizzazione e accesso semplificato ai diversi servizi cloud anche in convergenza con Aruba Central, poi nel corso dell’estate sono arrivati i miglioramenti per la sicurezza, un nuovo portale, e strumenti per permettere agli sviluppatori di implementare funzionalità più approfondite per gestire risorse e carichi di lavoro su larga scala.
Gli sviluppi oggetto degli annunci a Discover Frankfurt 2022 si concentrano sulla modernizzazione data-first per i carichi di lavoro ibridi. E Hpe Greenlake per il private cloud enterprise può ora gestire cluster Kubernetes per Amazon Eks (Elastic Kubernetes Service) oltre al supporto per gli ambienti DevOps e gli ambienti di integrazione e distribuzione continua (CI/CD) dei clienti; vengono proposte sei istanze ottimizzate per i carichi di lavoro generici che offrono modalità di consumo pay-per-use semplificate. E’ migliorata l’analisi dei consumi per offrire un migliore utilizzo e analisi dei costi delle applicazioni per i tre principali hyperscaler attraverso showback semplificati e informazioni ricavabili dalla dashboard per aiutare i clienti a migliorare la capacità di pianificare e il budget nel loro ambiente ibrido.
Hpe Greenlake per Private Cloud Enterprise supporta poi l’implementazione self-service di carichi di lavoro bare metal, VM e container da un pool comune di risorse. Concretamente, utilizzando una console di interfaccia utente, un’Api e una interfaccia command-line (Cli) o Infrastructure-as-Code (IaC) gli sviluppatori possono avere accesso immediato al loro spazio di lavoro con la flessibilità di scegliere tra una varietà di sistemi operativi, stack di applicazioni containerizzate e servizi di integrazione della toolchain per una maggiore efficienza e visibilità.
Merita un’analisi a parte l’estensione dell’ecosistema partner. Tra gli annunci ripresi in a Francoforte, figlio dell’annuncio di sviluppo congiunto di inizio anno, quello di Hpe Greenlake che estende la “copertura” a Red Hat OpenShift Container Platform, oltre a Vmware (opzione annunciata a novembre). “I clienti riconoscono l’importanza di un modello operativo di cloud ibrido per la loro trasformazione digitale – commenta Vishal Lall, senior vice president e general manager, Hpe Greenlake Cloud Services Solutions – e Hpe Greenlake per Private Cloud Enterprise è ]…[ soluzione che offre le migliori funzionalità di cloud ibrido da edge a core e su più cloud, fornito come servizio cloud”.
La combinazione con Red Hat OpenShift vuole essere la proposta di una base coerente per lo sviluppo di applicazioni riducendo i costi e la complessità e migliorando stabilità e prestazioni in più ambienti IT. Si guadagna la gestione self-service dei container in ambienti edge, data center e cloud ibridi, con configurazioni di container standardizzate e ottimizzate, senza rinunciare alla flessibilità. Greenlake per Vmware coniuga invece i benefici della piattaforma con Vmware Cloud per una soluzione integrata basata su un semplice modello di consumo del cloud ibrido con pagamento in base all’utilizzo effettivo quindi. Sarà possibile integrare Vmware Cloud nel portafoglio Hpe Greenlake e quindi anche Greenlake per Private Cloud Enterprise.
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