Ad un approccio sostenibile non sono chiamate solo aziende tech, utility e finance. Anzi, lo sfruttamento delle risorse dell’ambiente è tema anche più importante quando proprio “il” territorio rappresenta la “materia prima” su cui si basa il business. E’ il caso, per esempio, di tutte le realtà che operano nel settore agroalimentare. Ed il bilancio di sostenibilità di Cielo e Terra è da questo punto di vista ben rappresentativo.

L’azienda nasce nel 1908. Si tratta di una cantina conosciuta per i marchi Cielo, Casa Defrà e Bericanto, una realtà che, solo nel 2022, ha superato i 62,5 milioni di euro di fatturato (utile netto di 1,9 milioni di euro, con vendite all’estero per oltre l’80%, presente in oltre 60 Paesi) e si caratterizza per un approccio socialmente responsabile, orientato alla trasparenza e alla sostenibilità. Dopo aver ottenuto la certificazione B Corp, l’azienda ha aderito al programma Viva, la sostenibilità nel vino, ed è diventata Società Benefit.
Tra le prime realtà vinicole ha introdotto il modello della lean organization (teoria che comprende metodologie gestionali volte alla riduzione degli sprechi e all’efficienza dei processi produttivi industriali), e l’azienda integra numerosi progetti con un piano di economia circolare che consente a questa realtà di  fronteggiare le sfide dei mercati mondiali.

La cantina vicentina ha deciso di presentare il suo primo bilancio di sostenibilità in occasione dell’evento organizzato da Iter SB, polo veneto per la consulenza green e benefit e nuova società per la cultura della sostenibilità frutto di sinergia tra Endevo Advisory Firm, Studio Melloni & Partners e TZ&A Studio Associato.

In questo caso transizione digitale ed ecologica, innovazione e responsabilità sociale sono i temi di convergenza alla base della collaborazione tra Cielo e Terra e Iter SB. Cielo e Terra, che affianca il primo bilancio alla tradizionale Relazione sulla Gestione Integrata pubblicata regolarmente dal 2017, si è impegnata a raggiungere l’obiettivo di una sostenibilità di filiera, creando una catena di approvvigionamento equa e sostenibile fino ad ottenere la certificazione B Corp nel 2020 e si è impegnata ad integrare nello statuto societario non solo gli obiettivi di profitto, ma anche la generazione di un impatto positivo sulle persone e sull’ambiente, con il fine di divenire una Società Benefit, attributo che caratterizza quelle realtà che nell’esercizio dell’attività d’impresa, oltre allo scopo di lucro, perseguono anche una o più finalità di beneficio comune.

Giampietro Povolo
Giampietro Povolo, Cfo e direttore Operations di Cielo e Terra

Ne sintetizza così il percorso Giampietro Povolo, Cfo e direttore Operations dell’azienda: “Il cammino intrapreso ha avuto inizio nel 2016, come naturale estensione di un ampio progetto che ha visto l’azienda impegnarsi in azioni volte al miglioramento dell’efficienza e alla promozione della sostenibilità a tutti i livelli”. Nel modello di business al centro le persone, il territorio e, naturalmente, il profitto.

Oltre ai risultati di business, già sintetizzati in apertura, “sono molte anche le informazioni non finanziarie presenti nel Bilancio di Sostenibilità: dalla riduzione dei consumi di acqua all’azzeramento dei rifiuti smaltiti in discarica al sostegno di molti progetti sociali e di formazione sul territorio”.

La matrice di materialità di Cielo e Terra
La matrice di materialità di Cielo e Terra

Nelle intenzioni di Cielo e Terra, sostenibilità e kaizen (composizione di due termini giapponesi che indicano cambiamento e miglioramento), sono metodi di lavoro incentrati sull’eliminazione degli sprechi e rispetto per le persone e diventano riduzione dell’impatto ambientale e costruzione di un ambiente lavorativo e sociale migliore. Tale approccio è compatibile con il profitto e con l’aumento del valore nel lungo termine.
Nella presentazione del bilancio, l’azienda documenta la sua predisposizione nel rispetto delle linee guida proposte dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (Csrd), che dal 2024 diventerà obbligatoriamente la normativa di riferimento per tutte le aziende europee che, come Cielo e Terra, superano determinate soglie di fatturato, attivo patrimoniale e numero di dipendenti, pur con alcune specifiche ereditate dal passato.

Per approfondire l’approccio alla sostenibilità di Cielo e Terra: 

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