Risponde a tutti i requisiti che l’immaginario collettivo associa alla Silicon Valley. Immersa nei colori del foliage autunnale, luogo di ricerca e di incontro, con spazi di lavoro ampi e accoglienti e altrettante aree di aggregazione, materiali sostenibili, attenzione al green, laghetto attorno.
La sede della Sap Academy for Engineering a San Ramon che ci accoglie – a margine del Sap Business Innovation Day – è un centro di formazione e d’incontro, realizzato con materiali, luci, energie rinnovabili. E’ Maxwell Wessel, chief learning officer di Sap – nei panni di managing director di Sap Bay Area, che gestisce 4mila dipendenti in California – a raccontare l’impegno dell’azienda nella formazione di talenti, e nello specifico di ingegneri, che in questi spazi si impegnano ad applicare loro competenze per il bene comune. “Voglio continuare ad andare oltre al codice, rimanere curioso, essere compassionevole, dimostrare coraggio, costruire comunità forti e inclusive. Rimarrò focalizzato sulla risoluzione dei problemi reali che renderanno il mondo un posto migliore”, recita l’insegna all’ingresso (The Sap Academy for Engineering Pledge, in foto).

Partiamo dalla formazione (“per abbattere le barriere”, precisa Wessel) per guardare poi alla strategia sul fronte della sostenibilità e della tecnologia. Che qui si respira.

Sap Academy for Engineering a San Ramones, California
Sap Academy for Engineering a San Ramon, California

Ricerca e formazione 

L’impegno di Sap è formare 2 milioni di persone entro il 2025, con attenzione particolare ai profili di software developer, data analyst e technology consultant. Attuando una strategia che si declina in quattro passaggi: popolare con più corsi il sito Sap Learning (1), preparare offerte personalizzate (2), sottoscrivere partnership con attori del mondo della formazione anche a distanza (come quella con Coursera annunciata durante il Sap TechEd) (3), pianificare all’interno della Sap Community percorsi di carriera. ”Oggi contiamo 24 milioni di persone che si connettono e condividono competenze sulla nostra community – continua Wessel, in precedenza anche Cio di Sap –. Il nostro Cto, Juergen Mueller, ha detto che tutte le aziende sono technology company, questo indica che c’è urgenza nel rendere la tecnologia diffusa, per chiudere il gap di competenze e creare opportunità per i lavoratori. È difficile trovare i talenti”.

Stando ai dati di mercato, la trasformazione digitale impatterà sui profili di un miliardo di talenti nei prossimi anni, per far fronte alla carenza di competenze lamentata dal 75% delle aziende, e per sanare quel gap tra uomini e donne che vede solo il 26% delle aziende IT gestite al femminile.

Il programma Sap learning ha la missione di creare opportunità attraverso lo sviluppo e la condivisione di esperienze e contenuti. “Il nostro impegno è accrescere il senso di sicurezza sul lavoro e garantire lavori ben pagati –  continua Wessel -. Le certificazioni sono una credenziale perché sostengono la crescita delle carriere di personale e partner ma l’attenzione deve essere riposta anche nel dare opportunità alle comunità più fragili: l’80% delle persone che frequentano i corsi trova lavoro dopo avere completato la certificazione”.

Sap Academy for Engineering a San Ramones, California
Sap Academy for Engineering a San Ramon, California

La sostenibilità è un viaggio

Il tema della sostenibilità si sposa in Sap anche con la capacità di misurare quanto le aziende siano davvero sostenibili e non sia solo una etichetta di facciata. Un impegno portato avanti da Joe Mulligan, Sustainability Industry principal di Sap Nord America, esperto in sostenibilità e in particolare in metriche Esg, che porta con sé un background nel manufacturing e nella supply chain (che proprio durante la pandemia si è dimostrata poco sostenibile). “La sostenibilità è la terza onda della trasformazione economica globale. La prima era la rivoluzione industriale, la seconda la rivoluzione digitale e oggi si parla di rivoluzione sostenibile. La invocano tutti: investitori, azionisti, autorità regolamentatorie. Le conversazioni che abbiamo con i C-level delle aziende toccano sempre il tema della responsabilità sociale. Si chiedono quale impronta l’azienda lascia all’ambiente con il proprio operato, in che modo migliora il mondo e la vita delle persone. Un’analisi e un approccio che abbiamo noi stessi adottato in Sap.
La riduzione delle emissioni globali, dei rifiuti e dell’ingiustizia sociale richiede un approccio basato sull’intero ciclo di vita delle imprese, che devono essere in prima linea. Il 48% delle aziende oggi sta implementando strategie di sostenibilità e questo è un tema preso molto in considerazione dalle nuove generazioni (Millennial e Gen Z) ma anche dagli investitori: il 34% degli stakeholder aumenterà i propri investimenti sostenibili nel periodo 2016–18 (fonte: McKinsey).

Sap Academy for Engineering a San Ramones, California
Sap Academy for Engineering a San Ramon, California – Joe Mulligan, Sustainability Industry Principal di Sap Nord America

Stando ai dati ufficializzati, il percorso fatto da Sap (vogliamo essere noi stessi più sostenibili raggiungendo obiettivi di zero emission per spingere il cambiamento climativo, zero inequality per equità sociale, zero waste per innescare economia circolare”) è di un’azienda che ha raggiunto lo score di 79 nel ranking di S&P Market intelligence (una media del punteggio in impegno per l’ambiente 89, il sociale 83 e la governance 72) con l’obiettivo di essere carbon neutral entro il 2023. “Ovviamente la sostenibilità è un viaggio, non una destinazione, e ci stiamo muovendo su quattro aree. Consideriamo innanzitutto la sostenibilità come parte nel nostro Dna (1) e dei nostri processi decisionali, che tracciamo e misuriamo avvalendoci di due metriche di sostenibilità (finance platform e Esg green platform) per lavorare in trasparenza. Accanto a questo le nostre azioni impattano sull’ambiente (2), sull’economia (3) che vogliamo sia circolare e sulla responsabilità sociale (4)”Per portare avanti l’impegno sul clima, serve che l’azienda incorpori una green line anche dentro i processi decisionali, per attuare l’economia circolare che si impegni a realizzare prodotti senza scarti (“un trend particolarmente sfidante”) e per attuare la responsabilità sociale che adotti soluzioni che rispondano alle sfide dell’Onu suddivide nei 17 obiettivi tra prosperità, persone, governance e pianeta.

“Sostenibilità è un mega trend che muove il mondo, riguarda il consumo eccessivo di beni, sfide climatiche e comportamenti errati. La questione è come le aziende vogliono raggiungere l’obiettivo, non che lo debbano raggiungere” conclude Mulligan. Il suggerimento è di raggiungere la sostenibilità attraverso 5 azioni: verificare che la sostenibilità sia presa in considerazione seriamente nella strategia aziendale e venga misurata ogni anno con la stessa importanza in cui si misurano i risultati finanziari (1). Dare evidenza ai consumi di ogni processo aziendale, in modo da renderli sostenibili individualmente e prendere decisioni rapide al riguardo, calcolando e condividendo i dati su emissioni, uso dell’acqua, riciclabilità, energia, non solo con i dipendenti ma anche con i fornitori, le associazioni di settore, le autorità di regolamentazione (2). Controllare le emissioni lunga l’intera filiera, fino al singolo livello di servizio, per evitare anche danni reputazionali dell’azienda (3). Abbracciare la circolarità dei beni per ridurre, riutilizzare, riciclare e recuperare i materiali, riducendo al minimo gli sprechi e accelerando l’adozione dei processi di economia circolare (4). Valorizzare le persone, rispettando diversità, diritti umani, definendo opportunità di apprendimento e crescita.  

Sap Academy for Engineering a San Ramones, California
Sap Academy for Engineering a San Ramon, California

La filiera è coinvolta

Il tema della sostenibilità lungo l’intera supply chain trova allineato David Vallejo, VP, global head of Supply Chain Planning, Manufacturing & Logistics di Sap, perché la drammatica esperienza della pandemia ha scoperchiato le criticità della fornitura di beni e servizi. “La resilienza della supply chain è una priorità, da tre anni tutto è cambiato: la supply chain guida l’economia e l’inflazione di oggi, legata alle inefficienze e alla carenza di materie prime, impatta sul business delle aziende” precisa, sottolineando come serva guardare i dati in real time, fare previsioni puntuali, analizzare i trend dei consumatori. “Ci sono 23mila sensori in un aeroplano, con due piloti a prendere decisioni. Ma cosa è rilevante per prendere le decisioni? – esemplifica Vallejo. Ci sono migliaia di segnali da considerare, ma non bisogna perdere di vista tre aspetti: i clienti, come produrre, come trasportare. Per questa ragione Sap ha completamente rivisto il modo in cui va pensata la supply chain, analizzando tutti i dati grazie all’AI per aiutare i clienti a prendere migliori decisioni, con tutte le informazioni a disposizione. Nella supply chain la parte più importare è la catena, con attori multipli che cambiano in real time i dati. Ad esempio capire l’inventario di un fornitore in real time permette di fare previsioni puntali sulle consegne a seguire”.

Sap Academy for Engineering a San Ramones, California
Sap Academy for Engineering a San Ramon, California – David Vallejo, VP, global head of Supply Chain Planning, Manufacturing and Logistics di Sap

Aree di innovazione future 

Ma la tecnologia impiegata è frutto di strategie e ripensamenti. Nel merito entra Yaad Oren, head of Sap Innovation Center Network, da 18 anni in azienda e che oggi ha la responsabilità globale sulla ricerca e sullo sviluppo portata avanti dai 10 global Innovation Center sparsi nel mondo, al lavoro sulle innovazioni per i prossimi 5-10 anni. “Quello che mi piace di questa azienda è che è appassionata di tecnologia, di business, ma anche delle persone che vi lavorano – esordisce Oren -. Non solo portiamo avanti lo sviluppo in modo non lineare dei prodotti, fermando i progetti in aria di fallimento ma sperimentiamo molto, consapevoli che non non prediciamo il futuro. Nessuno lo può fare per cui esploriamo tutte le tecnologie a disposizione, dal quantum computing, alla blockchain, al metaverso, e stiamo lavorando su 25 progetti innovativi”. 

“Ma sappiamo con chiarezza dove non vogliamo sviluppare – spiega -: nel mondo del gaming e nel mercato consumer. Vogliamo invece focalizzarci su tre aree: il futuro dei data analytics con un approccio di countinuous learning con utilizzo di advanced AI per analizzare i dati enterprise; il futuro del business process, sfruttando anche sistemi di apprendimento e simulazioni di scenari per capire se ha senso lo sviluppo di alcuni prodotti richiesti dai clienti; una collaborazione cross country, tra centri di ricerca e aziende nel mondo, per avere la capacità di comporre le soluzioni migliori e di agire in termini di composability, partendo non in modo astratto ma dalle necessità reali dei clienti. Noi lavoriamo sempre con i clienti”.

La ricerca può avere due sbocchi: portare a un progetto Sap che darà poi vita a una business unit dedicata (come è accaduto per gli studi sulla Sap process business intelligence, partiti due anni fa, che hanno dato vita a una nuova divisione), oppure a una soluzione ad hoc per i clienti che porta beneficio e che è affidata loro una volta sviluppata. “Il lavoro è fatto mettendo insieme sviluppatori e ricercatori – precisa -. La nostra R&D ha sede in Palo Alto e sta gestendo una varietà di progetti che alla fine non si trasformeranno necessariamente in prodotti”.

Sap Academy for Engineering a San Ramones, California
Sap Academy for Engineering a San Ramon, California – Yaad Oren, head of Sap Innovation Center Network

Molto interesse nella realizzazione di strumenti dedicati alle metriche della sostenibilità, alla sicurezza, alla privacy, all’encryption dei dati, (“Sap non è una security company ma le aziende, soprattutto quelle europe con il Gdpr, necessitano che ci sia un investimento attento su questi temi”), e in alcuni ambiti più sperimentali come quello dei crypto pagamenti.

Lo spostamento del business verso il cloud

Rimane l’impegno verso il cloud anche nella strategia finanziaria come precisa Utkarsh Bahadur, Svp & global head of revenue and Gtm Strategy di Sap, che guida la strategia a livello mondiale su fatturato e go to market, definendo azione di M&A, alleanze strategiche, modelli commerciali. “Stiamo vivendo una dicotomia: abbiamo una forte proposizione verso il cloud, anche se siamo estremante concentrati su mantenere il flusso di cassa corrente. La transizione verso il cloud apporta un forte contributo al nostro fatturato, e già possiamo affermare che siamo una cloud first company, ma ci sono industrie più conservative per l’adozione, come la pubblica amministrazione e il finance, anche per una forte componente regolatoria e per la tutela di alcuni meccanismi di sicurezza. Non possiamo non gestirle con molta attenzione. Il nostro fatturato viene raccolto per il 45% in Emea, per il 40% in Usa e per il resettante 15% A in Apj, tutti mercati che approcciano la migrazione al cloud in modo diverso”.

Sap Academy for Engineering a San Ramones, California
Sap Academy for Engineering a San Ramon, California

“La strategia cloud è chiara, cosi come l’impegno nella integrazione delle aziende acquisite”,  dopo anni in cui Sap ha investito in acquisizioni, finalizzate a portare valore in azienda. Rimane strategica la partnership con gli hyperscaler (“con i quali non possiamo competere” precisa) e alta l’attenzione verso nuovi mercati e verso i competitor.“Pur rimanendo l’Europa il continente storico di Sap con il 45% del fatturato, ci sono grosse opportunità commerciali nelle aziende di fascia entreprise in Usa, dove abbiamo competitor forti come Salesforce, nativa in cloud, o come Oracle arrivata nel cloud in un secondo momento, ma ognuna di queste realtà ha dal nostro punto di vista una specificità di offerta, non ha un basket di soluzioni ampio come il nostro. L’importante per noi è come approcciare il cliente e soprattutto nel mid market abbiamo l’ambizione di proporre la giusta soluzione al giusto prezzo”.  

Gli ingegneri che si formano all’accademia di San Ramon si muovono nel solco della strategia impostata dal management. Un altro muro all’ingresso riporta la citazione di Hasso Plattner, professore e fondatore di Sap: “Chiunque abbia successo, deve garantire che anche la generazione futura possa averne”. Valida ancora più oggi che la terza ondata della rivoluzione sostenibile tocca il futuro delle generazioni.

Sap Academy for Engineering a San Ramones, California
Sap Academy for Engineering a San Ramon, California
Sap Academy for Engineering a San Ramones, California
Sap Academy for Engineering a San Ramon, California

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