In vista delle opportunità che si stanno aprendo dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale, il mercato deve dotarsi di professionisti in grado di comprenderne le logiche, sviluppare applicazioni concrete e un approccio etico e responsabile all’utilizzo della AI generativa. Questo vale in particolare per l’Italia dove, secondo dati Istat, meno della metà della popolazione tra i 16 e 74 anni possiede competenze digitali almeno di base e solo il 23% degli italiani ha competenze digitali avanzate, rispetto alla media Ue del 26% (fonte: Desi). Il nostro paese ha inoltre raggiunto il più alto tasso di abbandono universitario al primo anno di sempre (il 7,3%) compromettendo ulteriormente la disponibilità di professionisti qualificati (Fonte: Mur).
Si inserisce in questo contesto Innovation Campus, un programma di alta formazione sviluppato da Samsung Electronics Italia in collaborazione con diversi atenei che fornisce agli studenti competenze digitali avanzate e soft skills su temi quali intelligenza artificiale e Internet of things applicate al mercato dei prodotti consumer electronics, machine learning e cybersecurity.
La nuova edizione di Innovation Campus, al via nelle prossime settimane, ha come tema portante Human Tech, ovvero uno sviluppo tecnologico dove l’uomo resta al centro e dove l’innovazione digitale è chiamata a migliorare la vita delle persone e non a sostituirsi all’ingegno e alla creatività umana. Il nuovo programma vede coinvolti quattro atenei distribuiti in tutto il Paese e specializzati nella formazione in ambito Stem: Università di Genova, Università di Pavia, Università di Pisa e l’Università del Salento, ai quali si aggiunge Camplus, network di residenze che ospita nei suoi Collegi Universitari di Merito accreditati dal Mur oltre 2.000 studenti provenienti da tutta Italia e dal mondo, situati in 7 città italiane.
Innovation Campus, programma
L’iniziativa consiste in un corso di alta formazione, focalizzato sui temi del digitale, che si integra ai percorsi universitari già avviati e per i quali possono essere riconosciuti crediti formativi. Il percorso prevede, inoltre, 3 moduli speciali tenuti da esperti sui temi dell’innovazione digitale per offrire ulteriori spunti agli studenti. I docenti sono in particolare: Riccardo Meggiato, esperto in informatica forense e cybersecurity, che affronta il tema della sicurezza informatica nell’attuale contesto; Paolo Bergamo, Ceo e presidente di OverIT, che mette a fattor comune la propria esperienza in Silicon Valley; Jacopo Perfetti, Co-fondatore di PromptDesign.it, che approfondisce il tema dell’AI generativa con un approfondimento sull’utilizzo di ChatGpt e Midjourney.
Oltre alla partecipazione a lezioni teoriche tradizionali, i ragazzi sono chiamati a sviluppare un progetto di gruppo, per mettere in pratica quanto appreso e avvicinarsi al mondo del lavoro. Il project work deve essere un’idea strutturata, in linea con il tema Human Tech, dove il digitale si mette al servizio dell’uomo, amplificandone le capacità e l’ingegno.
Il programma tende anche a potenziate le capacità di ideazione, gestione progettuale e problem solving, competenze trasversali altrettanto rilevanti per diventare professionisti preparati ad affrontare le sfide future.
Destinatari del progetto
Il corso è rivolto ai migliori studenti dei diversi atenei, provenienti dai corsi di laurea in materie tecnico-scientifiche, selezionati attraverso un test di ammissione scritto e un colloquio motivazionale.
Una commissione composta dai docenti dell’ateneo e dagli esperti Samsung premia con una borsa di studio del valore di circa 3.600 euro il gruppo di lavoro autore del Project Work ritenuto più interessante e innovativo; 1.500 euro vanno allo studente più meritevole.
“Il cambiamento del paradigma tecnologico a cui stiamo assistendo in questo ultimo anno ha evidenziato la necessità quanto mai urgente di competenze digitali avanzate – commenta Anastasia Buda, Corporate Citizenship & Internal Communication manager di Samsung Electronics Italia –. Lo skills mismatch è un tema che ci sta molto a cuore e su cui lavoriamo ormai da anni. Con il progetto Samsung Innovation Campus abbiamo collaborato con oltre 20 università italiane e formato oltre 10.000 ragazzi per prepararli ad affrontare le sfide future. Non solo attraverso l’acquisizione di skills digitali ma anche di competenze trasversali: con un cambiamento così dirompente, è infatti importante per noi contribuire alla formazione dei professionisti che uniscano alle competenze tecnologiche anche una visione che mantiene salda la centralità dell’uomo all’interno del processo tecnologico. Le persone non sono solo gli utenti finali di un’applicazione all’avanguardia ma sono la ragione ultima che deve far accelerare sull’innovazione”.
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