Il fascicolo sanitario elettronico in Lombardia sta seguendo gli step definiti a livello nazionale dal dipartimento della trasformazione digitale (sotto il coordinamento della Presidenza del Consiglio) e mira a creare un patrimonio di dati e documenti che richiede adeguamento di diversi sistemi, sia lato regionale sia nelle aziende sanitarie.
Ne parliamo con Lorenzo Gubian, direttore generale di Aria che, come in-house delle regione, progetta e gestisce infrastrutture fisiche e digitali, coordinando per il progetto Fse 2.0 sia attività tecniche sia di management. “Stiamo entrando nella parte clou del progetto, che richiede di installare componenti nuove previste dalla infrastruttura nazionale”. Così come per le gare in corso nell’ambito della telemedicina.
Rimane il change management il progetto più impegnativo per le aziende sanitarie (“Le stiamo accompagnando anche in sinergia con altri fornitori ed è indubbiamente un punto sul quale le aziende sanitarie sono molto stressate”) perché collegato a innovazioni importanti che impatteranno sul sistema di prenotazione regionale, sugli strumenti IT attualmente utilizzati, che verranno sostituiti da nuove tecnologie.
Anche il tema della migrazione delle aziende sanitarie pubbliche lombarde sul cloud nazionale è argomento delicato. “La maggior parte delle aziende sanitarie pubbliche ha scelto di portare i propri dati sul cloud regionale non su quello nazionale. Quindi non contrattualizzano direttamente con il Polo strategico nazionale (Psn) ma passeranno da Aria. Oggi abbiamo già sul nostro cloud 20 aziende sanitari pubbliche delle circa 40 presenti in Lombardia, ma abbiamo iniziato un processo per portare a bordo le altre che ci vedrà impegnati nella migrazione dei dati critici per i prossimo 14-18 mesi”.
Nella videointervista – raccolta al Digital Health Summit 2023 – maggiori dettagli.
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