Horizon Europe per il periodo 2025-2027 si basa sugli esiti dell’analisi approfondita condotta dai servizi della Commissione Europea, relativa alle mancanze e alle lacune all’interno delle aree di intervento previste nel progetto originale. Si parla di un piano sviluppato congiuntamente dai servizi della Commissione e progettato con il Parlamento Europeo, i Paesi membri, nonché oltre 2mila tra realtà e cittadini che hanno contribuito in varie fasi del processo di pianificazione strategica, anche attraverso una consultazione pubblica sui programmi quadro europei di ricerca e innovazione.

Ricordiamo che Horizon Europe, nato per sostenere la ricerca scientifica, è il successore di Horizon 2020 (2014-2020) e dei precedenti programmi quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico. Con l’approvazione, la Commissione ha incrementato del 50% la spesa scientifica dell’Unione nel periodo 2021-2027 e il 16 marzo 2021 il Consiglio dei ministri dell’Unione europea aveva dato il via a Horizon Europe 2021-2027, con una dotazione di 95,5 miliardi di euro, di cui il 35% destinato alla realizzazione degli obiettivi climatici. Ora anche Horizon Europe si avvia alla conclusione e nel prossimo triennio insiste su tre orientamenti strategici chiave: la transizione verde, la transizione digitale e la costruzione di un’Europa “più resiliente, competitiva, inclusiva e democratica”.

Lo schema base di Horizon Europe 2021-2027
Lo schema base di Horizon Europe 2021-2027

Si tratta di orientamenti che vogliono affrontare le principali sfide globali come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, la transizione digitale e l’invecchiamento della popolazione. Li lega anche un approccio di metodo per cui l’Europa si assume il ruolo di fare da guida nello sviluppo e nell’implementazione di tecnologie critiche, secondo principi generali che si applicano a tutti e tre gli orientamenti strategici chiave.

Ne spieghiamo i punti più importanti. Crescono gli impegni a tutela delle biodiversità per raggiungere l’obiettivo del 10% del bilancio totale di Horizon Europe per il periodo 2025-2027, impegni che completano gli obiettivi già fissati sostenuti dalle possibilità di spesa per il clima (35% nell’arco della durata complessiva di Horizon Europe) e per le principali attività digitali (13 miliardi di euro nello stesso periodo). Il piano strategico individua nove nuove European Partnership, partenariati cofinanziati e co-programmati con focus su: Brain Health, Forests and Forestry for a Sustainable Future, Innovative Materials for EU, Raw Materials for the Green and Digital Transition, Resilient Cultural Heritage, Social Transformations and Resilience, Solar Photovoltaics, Textiles of the Future, and Virtual Worlds.

Tra le novità del piano l’introduzione del New European Bauhaus (NEB). L’iniziativa vuole collegare il Green Deal europeo alla vita quotidiana dei cittadini e per farlo li invita a immaginare e costruire un futuro sostenibile. Riunisce quindi anche comuni, esperti, imprese, università e istituzioni per reimmaginare e realizzare congiuntamente gli ideali di sostenibilità e inclusione.

Questa componente di ricerca e innovazione sarà integrata per le sinergie necessarie con gli altri programmi UE. L’aggiornamento del piano affronta inoltre una serie di questioni specifiche, come l’equilibrio tra ricerca e innovazione e l’integrazione delle scienze sociali e umanistiche. Nel primo caso mira a sostenere in modo equilibrato le attività secondo diversi livelli di maturità e di preparazione tecnologica, che vanno da una prima fase di ricerca di innovazione, al deployment delle prime attività concrete fino alla realizzazione di veri e propri modelli regionali, living labs etc.

Horizon Europe 2025-2027
Origini e sviluppo di Horizon Europe 2025-2027

Prevede inoltre l’impegno nel rafforzare i progetti di ricerca collaborativa con bassi livelli di preparazione tecnologica e livelli di maturità nell’ambito di Pillar II, quello che riguarda le Sfide globali e la Competitività industriale europea. Da rimarcare anche la crescente attenzione verso l’effettiva integrazione di valutazioni sociali e umane in tutti i cluster, le mission e i partenariati. Questo si riflette nella segnalazione di focus specifici e nella richiesta di una valutazione del loro impatto sociale. Impatti sociali e umani saranno quindi considerati con attenzione in tutti i progetti. 
Gli orientamenti strategici costituiscono i principi guida di Horizon Europe, e saranno attuati attraverso i programmi di lavoro che definiscono le opportunità di finanziamento delle attività di ricerca e innovazione attraverso inviti a presentare proposte tematici e temi.

Il programma Horizon Europe per il 2025 sarà sviluppato seguendo gli orientamenti del piano strategico adottato e già ad aprile la Commissione chiederà feedback sul programma per l’anno prossimo, consultazione aperta a tutte le parti interessate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi l'articolo: