L’evento Pure Accelerate, a Las Vegas, smarca la volontà di Pure di offrire una piattaforma di data storage in grado di sfruttare i vantaggi dell’AI, ma anche l’infrastruttura più adatta a supportare in modo adeguato i carichi di lavoro basati sull’intelligenza artificiale, indirizzare la resilienza informatica, la richiesta di risorse per hybrid cloud e le modern application. A partire da una piattaforma storage semplice, coerente e di un’esperienza As a Service la proposta si adatta ad un’estesa gamma di casi d’uso. Al centro della proposta di piattaforma Pure Storage c’è l’architettura Evergreen. Offre aggiornamenti continui e non-disruptive, ed aiuta le imprese ad adattarsi a ambienti di business dinamici. Spiega Charles Giancarlo, presidente e Ceo di Pure Storage: “Pure sta ridefinendo lo storage aziendale con una piattaforma dati unificata pensata per le sfide e le opportunità che i leader IT incontrano oggi, come l’AI e la resilienza informatica”. Coerenza, resilienza e approccio Sla-driven, i tre aspetti caratterizzanti.
Ad indirizzare le esigenze di automazione e del tutto integrato nel sistema operativo Purity, Pure Fusion (self service storage as code) unifica i sistemi e ottimizza i pool di storage sia di dati strutturati sia di dati non strutturati, sia on-premise che nel cloud e la prossima generazione di Fusion sarà disponibile su tutta la piattaforma Pure, a livello globale. Disponibile poi anche AI Copilot per lo storage: rappresenta un modo nuovo di gestire e proteggere i dati utilizzando il linguaggio naturale. AI Copilot sfrutta gli insight dai dati di decine di migliaia di clienti Pure Storage per guidare i team IT attraverso ogni fase di investigazione di problemi complessi di prestazioni e gestione.
Tema interessante, quello dell’AI generativa applicata alla gestione dello storage, ma anche quello dello storage funzionale ai workload di AI. In un recente sondaggio commissionato da Pure Storage e condotto su 1.500 Cio e decision maker, a livello globale, il 98% dei rispondenti afferma che l’infrastruttura dati della propria organizzazione deve migliorare per supportare le iniziative con l’AI, che evolve così velocemente che l’IT fatica a tenere il passo e con le aziende, grandi e piccole, che sentono di essere bloccate in architetture di storage rigide che mancano di affidabilità (la stessa richiesta negli scenari enterprise), e lamentano l’incapacità di ridimensionare o aggiornare le prestazioni senza una pianificazione dell’infrastruttura complessa e rischiosa.
A questo proposito Pure Storage introduce nuove innovazioni nella platform che aiutano le aziende ad accelerare le implementazioni AI. Evergreen//One per l’AI è allora la prima proposta di storage as-a-service (STaaS) a supporto delle prestazioni Gpu nei workload AI. Fornisce prestazioni garantite per le Gpu per supportare carichi di lavoro di training, inference e Hpc, e introduce la possibilità di acquisire risorse in base alle esigenze dinamiche di prestazioni e throughput. Il nuovo Sla offre in modo univoco le prestazioni necessarie, aiuta a massimizzare l’utilizzo della Gpu e elimina la necessità di pianificazione o di sovradimensionare le risorse pagando per le prestazioni di throughput.
Inoltre, Secure Application Workspaces with Fine-Grained Access Controls combina la gestione dei container Kubernetes, significa multi-tenancy sicura e gli strumenti di governance delle policy per abilitare integrazioni avanzate tra dati mission-critical aziendali e cluster AI. Questo rende l’infrastruttura di storage trasparente per un accesso automatizzato alle funzionalità AI senza sacrificare sicurezza e controllo.
La collaborazione maturata nel tempo tra Pure Storage e Nvidia per un’infrastruttura pronta per l’AI, porta anche un’offerta certificata e chiavi in mano Nvidia Dgx SuperPod (prevista per fine 2024). Semplifica l’integrazione e la distribuzione di training e inferenze su larga scala e democratizza l’AI alle imprese desiderose di accelerare le loro iniziative in questa direzione.
L’efficienza energetica della proposta Pure (dell’85% superiore rispetto ai venditori di storage all-flash alternativi), risolve i vincoli di potenza nei grandi cluster AI come SuperPod. Tra i clienti della proposta Pure Storage anche ServiceNow: “Progetti che richiedono ad altre aziende tre anni, richiedono solo tre mesi utilizzando la piattaforma di storage dati enterprise di Pure”, dettaglia Keith Martin, VP Global Cloud Engineering dell’azienda.
Pure, sicurezza contro i ransomware ancora al centro
Affianco all’AI, gli annunci più importanti di Accelerate non potevano non inquadrare come prioritario il tema della sicurezza. L’intelligenza artificiale trasforma le operation ma non sempre in meglio. Il cybercrime utilizza l’AI per aumentare la frequenza e l’impatto degli attacchi informatici, specialmente con il ransomware. E le infrastrutture IT esistenti mancano della flessibilità necessaria per reagire rapidamente ai cambiamenti e proteggere i dati, oltre a garantire un rapido recupero in caso di necessità. Pure risponde con nuovi Sla per la piattaforma Pure Storage ad indirizzare recupero e resilienza informatica. Questi servizi innovativi mirano a rafforzare ulteriormente le organizzazioni nella gestione delle loro infrastrutture dati critiche, garantendo risultati concreti e riducendo i rischi.
Entriamo nei dettagli: Evergreen//One estende la copertura per il recupero dei dati dal ransomware e comprende anche scenari di disaster recovery. Si parla di un piano di recupero personalizzato, che comprende la fornitura di infrastrutture “pulite”; l’installazione in loco e servizi professionali aggiuntivi per il trasferimento dati, in linea con gli Sla sottoscritti, ma vede anche la collaborazione di Pure con le organizzazioni per sviluppare e mantenere una strategia di cybersecurity completa, strategica che include revisioni trimestrali per garantire l’aderenza alle best practice, valutazioni dei rischi e rimedi operativi. E’ compresa visibilità approfondita sui rischi di sicurezza a livello di flotta, sono comprese anche raccomandazioni pratiche per massimizzare la resilienza informatica. Basata su intelligence aggregata da oltre 10mila ambienti, la nuova proposta di security assessment poi presenta punteggi numerici da 0 a 5 che servono alla valutazione della postura di sicurezza dell’intera dotazione storage. Inoltre, sono offerte best practice per allinearsi agli standard Nist 2.0, migliorare la conformità normativa e ripristinare rapidamente le operazioni in caso di eventi di sicurezza.
Evolve anche la proposta di detection potenziata con l’AI. Permette di scoprire minacce come attacchi ransomware, attività insolite, comportamenti malevoli e attacchi Denial of Service attraverso anomalie nelle prestazioni. Espande il rilevamento ransomware basato generalmente sulla data reduction: il nuovo sistema infatti si basa su modelli di machine learning per identificare comportamenti anomali. I modelli analizzano gli ambienti dei clienti utilizzando dati storici per identificare pattern anomali, aiutando a identificare l’ultimo snapshot riconosciuto come buono per mitigare l’impatto operativo e ridurre i rischi. Per riequilibrare il consumo di storage, inoltre il nuovo Sla previsto in Evergreen//One offre la flessibilità richiesta e se non vi sono più necessità di capacità particolari per un sito specifico, se un data center viene consolidato, o se la performance di un sito è sovradimensionata, lo Sla consente alle organizzazioni di riequilibrare gli impegni ogni 12 mesi per ciascuna sottoscrizione Evergreen//One.
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