E’ arrivato alla quinta edizione il Rapporto Ascendant Digital Maturity 2024 di Minsait che vuole analizzare contesti di adozione e livelli di integrazione dell’intelligenza artificiale nelle operation delle aziende di diversi verticali e nelle PA. Lo fa in particolare nella sezione dedicata AI: Radiografia di una Rivoluzione in Corso. Sono considerate complessivamente oltre 900 organizzazioni di 15 diversi settori di attività nei diversi Paesi europei. Nel contesto estivo, cogliamo l’occasione per analizzare con i dati del report il verticale relativo a viaggi e turismo, con una prima considerazione.

I numeri raccontano infatti che l’ecosistema di questo verticale si sta muovendo verso un futuro in cui la tecnologia giocherà un ruolo di rilievo, ed in particolare proprio l’intelligenza artificiale (IA). L’impatto di questo abilitatore digitale sulla catena del valore del turismo tocca infatti attività fondamentali come la possibilità di identificare tendenze emergenti, la gestione delle prenotazioni e delle attività o il marketing trasformandole grazie all’implementazione di analisi predittive, ai sistemi di recommendation ed elaborazione automatizzata, nonché all’utilizzo degli algoritmi di segmentazione e ai chatbot in grado di personalizzare le interazioni.

Quattro su dieci delle aziende di questo settore rimarcano che uno dei motivi principali per integrare l’AI nelle attività è quello di migliorare conoscenza, relazioni ed esperienza clienti. Ancora più di rilievo il fatto che l’impatto della tecnologia nel turismo è tale per cui l’80% delle aziende sta già utilizzando l’AI in qualche area specifica delle proprie operation quotidiane. E più nello specifico, addirittura un’azienda su tre starebbe già sperimentando l’AI nel migliorare la gestione delle prenotazioni e la vendita dei servizi turistici, come i sistemi di raccomandazione iper-personalizzati.
“L’intelligenza artificiale – spiega Emilio Mora, Global head of Hospitality, Airlines and International Industry di Minsait si posiziona come un catalizzatore chiave per l’eccellenza operativa, l’innovazione e il miglioramento continuo nel settore dei viaggi e del turismo nei prossimi anni. Le aziende in grado di abbracciare e integrare efficacemente questa trasformazione con una visione strategica saranno meglio posizionate ]…[ in un panorama dinamico e competitivo”.

Emilio Mora
Emilio Mora, Global head of Hospitality, Airlines and International Industry di Minsait

La navigazione tra i numeri del report aggiunge che il 33% delle organizzazioni utilizza l’intelligenza artificiale per la gestione della logistica e delle operazioni di alloggio o per la promozione turistica. Oltre una realtà su cinque per migliorare la customer experience ed il servizio a destinazione, per la gestione della flotta e delle rotte, come dell’inventario. Non mancano casi di utilizzo per la gestione degli incident e il controllo delle operazioni di carico e scarico degli aerei, e merita una citazione di riguardo il ruolo dell’intelligenza artificiale nell’adozione di pratiche responsabili nel settore dell’ospitalità, per esempio in riferimento alle sfide della sostenibilità con casi d’uso Esg specifici, come l’implementazione di sistemi di gestione ambientale intelligenti negli hotel.

Soprattutto, viene fatto notare che in tutte le attività legate ai viaggi e al turismo, l’intelligenza artificiale è in grado di analizzare, trarre conclusioni e identificare modelli o sviluppare azioni. Il report non nasconde anche i riferimenti alle difficoltà nella realizzazione dei nuovi progetti. Incorporare tecnologia nei processi, proprio quando si parla di AI, vede come ostacolo la disponibilità di talenti con competenze avanzate e la mancanza di meccanismi di governance e sicurezza.

In previsione, la ricerca rimarca che l’ottimizzazione dei processi possibile con l’AI non solo aumenterà l’efficienza operativa e la produttività – tra i fattori che hanno favorito l’integrazione nel 67% delle aziende – ma consentirà anche al settore dei viaggi di migliorare significativamente la qualità e la personalizzazione dell’esperienza del cliente. Opportunità che aprono alla possibilità di una maggiore conversione e fidelizzazione, un aspetto strategico che nei prossimi anni farà la differenza.

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