Ottimizzare i workload e sfruttare i dati con soluzioni di archiviazione adeguate ed i servizi per la protezione di identità e informazioni: sono i temi chiave della data di Milano di Synology Solution Day 2024, evento che consente a clienti, Cio e partner di approfondire come le strategie di archiviazione efficaci possano favorire la crescita aziendale. La giornata offre una visione approfondita delle nuove soluzioni tecnologiche dell’azienda, con un’attenzione particolare alla sicurezza informatica, alla gestione dei dati ed all’efficienza operativa delle infrastrutture IT. Nel corso dell’evento, in particolare, Clara Saurí, Sales team leader per l’Europa meridionale, e Lorenzo De Rita, key account Manager per l’Italia e le Isole del Mediterraneo, illustrano come Synology stia affrontando le sfide del futuro e indirizzando l’innovazione tecnologica. 

I dati generano valore se l’IT è efficiente

E’ proprio Clara Saurí ad aprire l’evento sottolineando quanto sia cruciale, nell’attuale panorama competitivo, che le aziende puntino non solo sulla qualità dei loro prodotti e servizi, ma anche sull’efficienza operativa. “In un’epoca in cui i margini di profitto sono sempre più compressi e la competitività è globale, ogni inefficienza si traduce in una perdita di opportunità e vantaggio competitivo – spiega Saurí –. Per questo motivo, l’IT deve essere considerata non come un costo, ma come un vero e proprio fattore abilitante per migliorare la produttività, la sicurezza e l’adattamento alle nuove sfide tecnologiche”.

E l’efficienza è determinante non solo per “mantenere un’organizzazione fluida”, ma anche per “garantire una rapida risposta agli imprevisti e ai problemi che possono presentarsi, come i disastri naturali o gli attacchi informatici”. E’ importante quindi sfruttare il potenziale delle tecnologie emergenti, in particolare l’intelligenza artificiale generativa (GenAI). “Sta già trasformando molti settori, migliora la gestione delle informazioni e aiuta le aziende a diventare più efficienti – prosegue Saurí –. Già il 40% delle applicazioni attualmente in uso comprende in qualche modo elementi di AI, e entro il prossimo anno un terzo delle aziende adotterà tecnologie basate sull’AI nello sviluppo dei nuovi prodotti”.

Si parla quindi di elementi abilitanti che già ora permettono di automatizzare diverse attività ma sono utili anche per “consolidare grandi volumi di conoscenze interne in piattaforme facili da utilizzare, come i chatbot. Tecnologie inoltre che stanno già avendo un impatto significativo sulla continuità operativa, poiché permettono alle aziende di rispondere più velocemente agli imprevisti garantendo la fiducia dei clienti e minimizzando i danni economici.

Clara Saurí
Clara Saurí, Sales team leader per l’Europa meridionale

La proposta di Synology si inserisce in questo contesto e piace alle aziende italiane. Saurí: “L’azienda ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni. Solo nel 2023, l’azienda ha visto un aumento del 32% delle vendite in Italia, con una crescita del 46% nel settore b2b. In particolare, i progetti su larga scala hanno avuto un’accelerazione impressionante del 94%, un dato che evidenzia l’importanza delle soluzioni di Synology per le realtà italiane. “Il Paese – prosegue Saurí – è uno dei mercati con la crescita più veloce per Synology che vuole consolidare ulteriormente la sua presenza nel mercato della gestione dei dati”. Questa crescita è stata ulteriormente rafforzata dall’incremento del 65% dei risultati con i Synology SI/Var Partner e il relativo programma, un segnale che le aziende italiane stanno sempre più puntando sulle soluzioni cloud per migliorare la propria resilienza e garantire la continuità operativa.

Synology, protezione identità e gestione dati

Quattro i pilastri della proposizione: archiviazione e gestione dei dati, protezione,  produttività, videosorveglianza. Su due in particolare si concentra quindi De Rita che raccoglie il testimone: gestione e protezione dati. Ransomware e violazioni dei dati sono diventate una preoccupazione costante per le aziende e le minacce provengono sia dall’interno sia dall’esterno delle organizzazioni, rendendo necessarie soluzioni che possano gestire l’autenticazione e il backup in modo sicuro”. Synology C2 Identity, che fa parte della strategia di Synology per la gestione delle identità e degli accessi (Identity Access Management), consente alle aziende di autenticare in modo sicuro i propri utenti, gestire le identità e proteggere i dispositivi. “In particolare si distingue per la sua capacità di abilitare un approccio ibrido al tema, che integra soluzioni locali con i servizi cloud, fornendo una gestione centralizzata e sicura”. Un approccio che consente alle aziende di sfruttare i vantaggi del cloud senza compromettere la sicurezza o la gestione dei dati.

Synology C2 Identity
Synology C2 Identity

C2 Identity supporta circa 1.000 applicazioni pre-configurate, con la possibilità di personalizzare ulteriormente la gestione delle identità grazie al supporto per Saml 2.0. Questa flessibilità permette alle aziende di adattare la piattaforma alle singole specifiche esigenze, senza dover fare affidamento su soluzioni standardizzate e rigide. C2 Identity aggiunge inoltre un layer di sicurezza proprio attraverso l’autenticazione multifattoriale, anche con la biometria. Comprende inoltre funzionalità avanzate per la gestione delle password, grazie a un sistema di cifratura end-to-end con il framework Aes-256 e propone un vault personale per ogni utente, che permette di gestire le proprie credenziali in modo sicuro e separato dal resto del team, garantendo al contempo la possibilità di condividere in modo sicuro le password con i membri autorizzati del gruppo.

Disaster recovery e continuità operativa

Sia Clara Saurí sia Lorenzo De Rita tengono al centro come bussola il tema della continuità operativa. Saurí: “Quanto velocemente ci riprendiamo da un disastro o da un attacco informatico è fondamentale per garantire la fiducia dei clienti e minimizzare i danni economici”, ma spetta a De Rita approfondire il concetto introducendo le riflessioni sulla soluzione ActiveProtect Manager (presentato alla vigilia dell’estate). Si tratta di un sistema avanzato di disaster recovery che permette alle aziende di proteggere i loro dati e infrastrutture in caso di eventi imprevisti; è una piattaforma ibrida singola basata su abbonamento che combina più pacchetti Dsm con relative caratteristiche e funzionalità in un’unica proposta. Utilizzando un’unica dashboard è possibile quindi configurare, proteggere, monitorare tutti i dispositivi endpoint, siano essi dispositivi desktop locali, server, macchine virtuali o tenant cloud.

Lorenzo De Rita
Lorenzo De Rita, key account Manager per l’Italia e le Isole del Mediterraneo di Synology

“Questa soluzione include funzionalità di deduplica che riducono la latenza del 99% e migliorano l’efficienza dei backup, permettendo di eseguire operazioni di ripristino su larga scala anche in ambienti complessi”, dettaglia De Rita. Può supportare fino a 2.500 infrastrutture on-premise e 150mila account cloud, caratteristica che rendono la proposta ideale per le aziende che gestiscono grandi volumi di dati e hanno necessità di garantire la continuità operativa. Un’altra funzionalità interessante di ActiveProtect Manager è il supporto per la virtualizzazione, che permette di proteggere le macchine virtuali in modo automatico. Ad esempio, “quando una nuova macchina virtuale viene creata in un ambiente virtualizzato come Hyper-V, ActiveProtect Manager estende automaticamente la sua protezione a quella macchina”, assicurando che sia sempre inclusa nelle politiche di backup e disaster recovery. Questo livello di automazione è essenziale per ridurre al minimo gli errori umani e garantire che nessun componente critico venga lasciato scoperto. 

La declinazione sul campo dei benefici di ActiveProtect Manager si incarna in particolare nelle nuove appliance (arrivo in Italia previsto nel primo trimestre 2025) DataProtection. Rack che costituiranno una linea di prodotti separata, da aggiungere alle unità DS e RS esistenti di Synology. Parliamo di unità di backup pure. Dovrebbero essere prepopolati con unità della serie Hat3300 ma con più Ram, oltre a un’architettura Cpu familiare già della gamma Nas. Tra i principali vantaggi la possibilità di pre-configurare l’hardware per scopi di backup con un sistema operativo dedicato per backup, ripristino, ripristino istantaneo, replica e deduplica. In particolare poi, i dispositivi DP avranno anche una caratteristica di particolare interesse: a seconda della scelta, le configurazioni di archiviazione saranno impostate automaticamente per ogni modello.

Quindi, raid, cache Ssd, hot spare sono configurati automaticamente per utilizzare l’intero dispositivo nel modo mogiliore. Una proposta di backup all-in-one così strutturata permette, per una sintesi conclusiva, un deployment in pochi minuti, di rilevare e ripristinare dati danneggiati, verificare i backup e testare la strategia di disaster recovery in un ambiente sandbox con VM integrate, di proteggere i dati con l’immutabilità nativa isolando i dati con backup air-gapped, di sfruttare il ripristino bare-metal o a livello di file per ripristinare i dati o esegui il ripristino P2V o V2V per recuperare istantaneamente le informazioni.

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