Mai come negli ultimi mesi le aziende, in ottica di apertura, hanno valicato confini che fino ad anni fa erano ben marcati. Succede nel software, nel mondo cloud, nell’hardware, tra partner, tra associazioni, tra i Paesi. Ribadisce il concetto di fondo che un mercato più sano per tutti ragiona in ottica di coopetion e di alleanze e non solo di competizione.
Chi non ha stretto alleanze con i principali hyperscaler?
Chi non ha firmato partnership con i principali fornitori di chip, Nvidia su tutti per la brama di potenza richiesta dall’AI?
Chi non ha contratti con più system integrator o partner per portare avanti i progetti di sviluppo della propria azienda?
Trend che registriamo ad ogni chiacchierata con Cio o aziende, lo raccontano sui palchi i Ceo nelle convention internazionali e seppure nella competizione sempre marcata (tutte le aziende cavalcano contestualmente le medesime onde, dal multicloud a quella degli agenti AI nell’ambito della GenAI) la necessità di lavorare insieme per indirizzare l’innovazione è una buona pratica. Ma anche per proteggersi insieme da una diversa concorrenza.
E’ di questi giorni la notizia che Intel (in una fase critica) e Amd hanno creato un gruppo di consulenza per definire il futuro dell’architettura x86, la più utilizzata nel mondo data center e pc, dando concretezza anche a una storia di collaborazione industriale tra le due aziende che negli anni le ha viste confrontarsi su come mitigare vulnerabilità di sicurezza all’interno dell’ecosistema x86 o creare standard di connettività come l’Usb, indipendente dai loro processori.
Il nuovo gruppo di advisory – battezzato x86 Ecosystem Advisory Group – ha tra i fondatori chi dell’interoperabilità tra piattaforme hardware e software si è fatto portavoce: i due luminari Linus Torvalds e Tim Sweeney.
E lavorerà insieme a una carrellata di tutto rispetto di dieci vendor del settore, che ha costruito la propria fortuna sul mercato x86 e che non vuole subire contraccolpi dall’avanzata di altri chipmaker: Broadcom, Dell, Google, Hewlett Packard Enterprise, HP, Lenovo, Meta, Microsoft, Oracle e Red Hat. “Siamo sulla soglia di uno dei cambiamenti più significativi nell’architettura e nell’ecosistema x86 degli ultimi decenni, con nuovi livelli di personalizzazione, compatibilità e scalabilità necessari ai bisogni dei clienti odierni e del futuro – ha dichiarato Pat Gelsinger, Ceo di Intel – Siamo orgogliosi di avere al nostro fianco Amd e i membri fondatori dei questo advisory group, per innescare il futuro dell’informatica, e apprezziamo profondamente la partecipazione di così tanti leader del settore”.
Il neo gruppo definirà per gli sviluppatori un set di istruzioni e interfacce architetturali unificate per la creazione di soluzioni innovative e scalabili sulla piattaforma x86, per migliorare la compatibilità, la predicibilità e l’omogeneità dei prodotti x86, da oltre quattro decenni fondamento dell’informatica moderna. Estendendo la collaborazione a tutti i settori, data center, cloud, client, edge e dispositivi embedded. Ma forse lavorerà anche intimorito dalla crescita progressiva della piattaforma Arm, che dal mondo mobile sta scalando su pc, workstation e data center minacciando la leadership x86. Ma di questo non si fa cenno.
Di fondo sono tre gli obiettivi che l’advisory group si è dato nello statuto.
• Migliorare la varietà e la compatibilità fra hardware e software, accelerando la capacità dei clienti di beneficiare di funzionalità nuove e all’avanguardia.
• Semplificare le linee guida architetturali per migliorare l’omogeneità del software e le interfacce fra le diverse proposte di prodotto basate su x86 di Intel e Amd.
• Consentire maggiori e più efficienti integrazioni di nuove funzionalità nei sistemi operativi, framework e applicazioni.
“Costituire l’x86 Ecosystem Advisory Group garantirà che questa architettura continui ad evolversi come piattaforma prediletta degli sviluppatori e dei clienti – ha aggiunto Lisa Su, Ceo di Amd -. Siamo entusiasti di riunire insieme il settore per dare una direzione ai progressi futuri e ad espandere il successo x86 per i decenni a venire”.
Trovo che la scesa in campo di tutti i Ceo del settore per commentare l’accordo (e proteggere i propri mercati) sia degna di nota. Da Hock Tan, Ceo di Broadcom, che pone l’accento sulla strategia legata all’acquisizione di Vmware quasi un anno fa a Thomas Kurian (ceo di Google Cloud) che sottolinea l’approccio pan-industry al quale devono guardare gli sviluppi delle nuove tecnologie x86.
Ogni dichiarazione ha la propria sfumatura. Ma al di là dell’orgoglio di essere tra i membri fondatori (scontato), ogni Ceo indirizza tra le righe il proprio business, dove vorrà che l’advisory board concentrerà il proprio operato. Innovare tutelandosi. Rimane di fatto un’alleanza che fa bene all’intero settore. A tutti, anche alle aziende non firmatarie.
Per i curiosi… le dichiarazioni dei Ceo
Hock Tan, Ceo di Broadcom: “Siamo a un bivio nella storia dell’informatica. Le decisioni architettoniche x86 che prendiamo oggi influenzeranno modelli di programmazione, framework e sistemi per i decenni a venire. Broadcom non vede l’ora di prestare la sua prospettiva di settore all’x86 Ecosystem Advisory Group come pioniere nello sviluppo del silicio e nella virtualizzazione x86 con VMware“.
Michael Dell, Ceo di Dell Technologies: “Dell ha una lunga storia di collaborazione con la piattaforma x86. Non vediamo l’ora di collaborare con Intel, Amd e altri membri dell’x86 Advisory Group per continuare a guidare l’innovazione per i nostri clienti e partner”.
Thomas Kurian, Ceo di Google Cloud: “Google è entusiasta di unirsi a questo x86 Ecosystem Advisory Group per contribuire a dare forma al futuro dell’informatica. Adottare un approccio pan-industry garantisce implementazioni coerenti, in linea con l’impegno di Google nel promuovere l’innovazione e fornire la migliore esperienza possibile per i nostri sviluppatori e utenti. Semplificando e standardizzando nell’ecosistema x86, possiamo sbloccare nuovi livelli di prestazioni, efficienza e facilità d’uso, accelerando in definitiva lo sviluppo e l’adozione di tecnologie all’avanguardia”.
Antonio Neri, Ceo di Hewlett Packard Enterprise: “Hpe è orgogliosa di essere un membro fondatore dell’x86 Ecosystem Advisory Group, contribuendo a dare forma a un’architettura futura coerente con nuove funzionalità innovative che soddisfano le mutevoli esigenze informatiche dei clienti.”
Enrique Lores, Ceo di HP: “Siamo onorati di unirci a Intel, Amd e altri membri del gruppo consultivo per far progredire l’architettura x86. In HP, crediamo che il futuro del lavoro richiederà una tecnologia che stimoli la crescita e la soddisfazione sia per i dipendenti che per le aziende per cui lavorano. Costruire un ecosistema x86 più efficiente, sicuro e personalizzabile contribuirà ad accelerare questa evoluzione”.
Yuanqing Yang, Ceo di Lenovo: “Lenovo è lieta di essere uno dei membri fondatori di questo importante nuovo gruppo consultivo, dato il nostro ruolo nel settore negli ultimi dieci anni. Quando lavoriamo insieme come ecosistema del settore, ne traiamo tutti beneficio, ma ancora più importante, lo fanno anche i nostri clienti. Non vedo l’ora di condividere la nostra competenza tecnica mentre acceleriamo collettivamente il crescente mercato x86 su client, edge e cloud“.
Satya Nadella, Ceo di Microsoft: “x86 è stato fondamentale per l’informatica moderna per oltre quattro decenni e vogliamo assicurarci che continui a evolversi e a portare benefici a tutti in futuro. Riunendo partner di tutto il settore, l’x86 Ecosystem Advisory Board svolgerà un ruolo fondamentale nel dare forma alle future funzionalità architettoniche x86 e aiuterà a guidare la coerenza del software e le interfacce standard“.
Safra Catz, Ceo di Oracle: “L’architettura x86 ha avuto un profondo impatto sul settore informatico, guidando le innovazioni attraverso un’evoluzione costante. In qualità di partner di lunga data sia di Amd che di Intel, Oracle è orgogliosa di essere un membro fondatore dell’x86 Ecosystem Advisory Group. Ci impegniamo a soddisfare le esigenze dei clienti offrendo progressi tecnologici e promuovendo la collaborazione nell’ecosistema“.
Matt Hicks, Ceo di Red Hat: “Red Hat ritiene che il cloud computing ibrido rappresenti la strada da seguire per un IT innovativo, dalle applicazioni e dai servizi cloud-native all’intelligenza artificiale e ai carichi di lavoro intelligenti. La base di questi grandi balzi in avanti è la scelta dell’architettura, in particolare architetture standardizzate e ben definite come x86. Siamo lieti di essere un membro fondatore dell’x86 Ecosystem Advisory Group e non vediamo l’ora di servire come parte dell’avanguardia del settore nel promuovere le tecnologie x86 come pietra angolare del futuro innovativo dell’IT”.
Non ho trovato la dichiarazione di Mark Zuckerberg, Ceo di Meta (la decima azienda tra i fondatori del progetto). Cercherò meglio.
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