Il panorama del cloud computing in Europa vive in questi anni una fase di rapida trasformazione con la crescente adozione delle tecnologie cloud da parte di aziende di ogni dimensione. Secondo il report IDC MarketScape 2024 dedicato al mercato europeo del cloud IaaS (Infrastructure as a Service), il 60% delle organizzazioni ha già focalizzato la maggior parte dei propri budget IT su soluzioni di cloud pubblico, mentre circa il 24% delle aziende adotta un approccio ibrido, combinando cloud pubblici e privati. Si registra inoltre un aumento esponenziale dell’adozione di servizi database, come pure la migrazione di applicazioni e dei workload di analisi dei dati in cloud. Tuttavia, nonostante il cloud computing sia una realtà consolidata, le aziende in Europa si trovano ancora agli inizi del loro percorso verso la maturità nel cloud. Ancora oggi, infatti, le richieste di servizi cloud sono solitamente guidate da esigenze specifiche e puntuali piuttosto che da una pianificazione strategica a lungo termine, e molte organizzazioni soffrono di una carenza di competenze interne nel settore cloud.
Ecco perché nel prossimo biennio, l’obiettivo delle aziende sarà quello di raggiungere una gestione proattiva del cloud con risorse adeguate. Proprio per questo tra gli aspetti critici per il futuro del cloud in Europa restano la sovranità digitale e la crescente regolamentazione sui dati. Da qui la previsione degli analisti riguardo l’aumento della domanda di soluzioni cloud che possano garantire sovranità dei dati e rispondere alle esigenze normative locali. Con le preoccupazioni per la sostenibilità e la resilienza operativa che sono diventate una priorità per la scelta delle soluzioni cloud.
IDC inoltre consiglia di porre attenzione a criteri come l’ottimizzazione della spesa, selezionando fornitori che possano aiutare a controllare i costi del cloud, evitando spese eccessive dovute a risorse inutilizzate e collaborando con partner in grado di offrire strumenti per monitorare e ridurre i costi nel lungo periodo. Ma anche alla sostenibilità.
Con l’entrata in vigore di normative sempre più stringenti, come il Green Deal europeo, le organizzazioni devono cercare fornitori che mettano l’efficienza energetica e idrica dei data center – come la gestione delle risorse e i modelli di economia circolare – al centro della strategia. Ma sarà anche importante considerare come criterio l’approccio al tema dell’AI per cui andranno scelti fornitori cloud che offrono infrastrutture potenti e scalabili per supportare tali progetti. Questo include risorse computazionali significative e ambienti preconfigurati per semplificare lo sviluppo e la distribuzione di modelli GenAI. Ultimo, ma molto importante l’espansione dell’infrastruttura localizzata. Le organizzazioni con esigenze diversificate a livello geografico devono lavorare con fornitori che stanno espandendo la loro infrastruttura in più regioni per ridurre la latenza e migliorare le prestazioni.
Ecco che in questo contesto, Aruba Cloud si presenta oggi come un player rilevante, che guarda con aperto interesse all’espansione europea. Classificata tra i major players nel report IDC, Aruba Cloud è già una delle realtà più solide nel panorama IaaS in Europa, posizionandosi subito al seguito di hyperscaler come Aws, Microsoft Azure e Google Cloud, e a fianco di altri attori europei come OvhCloud.
Aruba Cloud, major player europeo con radici italiane
Sebbene la sua forza risieda principalmente ancora nel mercato italiano, dove è leader di mercato, Aruba Cloud ha già esteso la sua presenza in tutta Europa, con una rete di infrastrutture tecnologiche che si estende, oltre che in Italia, in Germania, Francia, Repubblica Ceca e Regno Unito, Polonia. Questa rete riflette la crescente ambizione dell’azienda di giocare un ruolo di primo piano non solo a livello locale, ma anche all’estero.
Secondo l’IDC MarketScape 2024, Aruba Cloud mantiene un virtuoso equilibrio tra una forte specializzazione locale e la naturale esigenza di un’infrastruttura in espansione, guadagnando una reputazione solida per la sicurezza e la sovranità dei dati. L’azienda è infatti riconosciuta per il suo approccio alla sovranità digitale, un aspetto – come abbiamo visto – sempre più importante in Europa, dove le organizzazioni sono molto attente a mantenere il controllo dei propri dati all’interno del continente.
Le unicità di Aruba Cloud al servizio dell’Europa
Un elemento chiave che emerge dal report IDC è la capacità di Aruba Cloud di rispondere efficacemente alle esigenze di sovranità e sicurezza dei dati, elementi centrali per molte organizzazioni europee, in particolare nel settore pubblico e in quello delle Pmi. Questa caratteristica è particolarmente evidente nelle infrastrutture di Aruba Cloud, che garantiscono un controllo completo sui dati, un aspetto critico per le aziende che devono conformarsi alle normative.
Aruba, infatti, gestisce autonomamente i suoi data center, con una filiera prevalentemente italiana e completamente comunitaria per quanto riguarda la gestione delle informazioni. Questo le permette di garantire la sovranità completa sui dati, con le soluzioni che non solo rispettano le normative italiane ed europee, ma che sono anche progettate per rispondere alle best practice internazionali in termini di sicurezza. Aruba è poi anche tra i primi firmatari del codice di condotta Cispe per i servizi cloud, un ulteriore riconoscimento del suo impegno a mantenere elevati standard di sicurezza e trasparenza nella gestione dei dati. In un mercato in cui la sovranità digitale è diventata una priorità assoluta per molte organizzazioni, specialmente nel settore pubblico, questa attenzione di Aruba Cloud alla sicurezza rappresenta un punto di forza distintivo.
Focalizzazione tecnologica e interoperabilità
Un altro elemento che distingue Aruba Cloud nel panorama europeo è il suo approccio basato su tecnologie open source e standard di mercato. IDC riconosce l’importanza di questa scelta, che permette ai clienti di evitare il rischio del vendor lock-in, offrendo al contempo una maggiore flessibilità e possibilità di integrazione. L’adozione di tecnologie open source, come OpenStack, e standard, come VMware, consente alle aziende di migrare i propri carichi di lavoro tra diverse piattaforme cloud in modo più fluido, un aspetto che risulta particolarmente apprezzato dalle organizzazioni che operano in ambienti multi-cloud. Questa apertura verso standard tecnologici open ha un impatto significativo anche sulla sicurezza delle soluzioni offerte, permettendo ad Aruba Cloud di mantenere un alto livello di trasparenza e interoperabilità. Inoltre, grazie all’utilizzo di tecnologia open source, Aruba è in grado di mantenere i costi di gestione ridotti, offrendo così soluzioni cloud economicamente vantaggiose per le Pmi e per le grandi imprese che necessitano di scalabilità e flessibilità.
Un’infrastruttura resiliente e sostenibile
Le infrastrutture Aruba sono progettate secondo i più alti standard di sicurezza e affidabilità, rappresentano il fulcro delle sue operazioni cloud e sono uno dei principali punti di forza riconosciuti da IDC. I data center di nuova generazione di Aruba, costruiti secondo il modello tecnologico modulare e scalabile, garantiscono alta resilienza e ridondanza, essendo situati in zone geograficamente sicure dal punto di vista sismico e idrogeologico. Sono poi conformi agli standard ISO 27001 e sono progettati e costruiti per soddisfare ed eccedere gli standard previsti dalla normativa Rating 4 ANSI/TIA-942. I data center utilizzano energia proveniente da fonti rinnovabili, inclusi impianti idroelettrici e pannelli fotovoltaici. Questo approccio green by design non solo risponde alle crescenti richieste di sostenibilità da parte delle aziende europee, ma si allinea anche agli obiettivi fissati dall’Unione Europea nel Green Deal, che mira a fare dell’Europa il primo continente carbon-neutral entro il 2050. Ed Aruba ha già fissato l’obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2030, e l’utilizzo di energie rinnovabili nei suoi data center è una componente chiave di questa strategia.
Servizi su misura per le Pmi e il settore pubblico
Un altro punto di forza di Aruba Cloud, riconosciuto da IDC, è la sua capacità di offrire soluzioni su misura per le piccole e medie imprese e per il settore pubblico. L’azienda ha sviluppato un’offerta flessibile e scalabile che può essere facilmente adattata alle esigenze specifiche di ciascun cliente, garantendo al contempo elevati standard di sicurezza e sovranità dei dati. Questa attenzione alle esigenze locali e specifiche si riflette nella capacità di Aruba di offrire soluzioni cloud che rispondono alle normative settoriali e nazionali, rendendola un partner di fiducia per aziende che operano in contesti altamente regolamentati. In particolare, IDC sottolinea come Aruba sia stata in grado di posizionarsi come fornitore privilegiato per il settore pubblico in Italia, grazie alla sua capacità di garantire la totale sovranità sui dati e una conformità alle normative italiane ed europee che pochi altri provider possono offrire. Questa caratteristica, combinata con la sua attenzione alla sicurezza e alla sostenibilità, rende Aruba Cloud una scelta ideale per le organizzazioni che operano in settori sensibili, come la sanità, la finanza e la pubblica amministrazione, oggi anche in UE, oltre i confini nazionali.
Infrastruttura espandibile, attenzione alla latenza e controllo sui dati
Uno dei requisiti fondamentali per molte organizzazioni europee, soprattutto quelle che operano in più regioni, è poi la necessità di infrastrutture cloud che possano garantire una bassa latenza e un’elevata disponibilità. IDC sottolinea come Aruba Cloud sia riuscita a rispondere efficacemente a queste esigenze grazie alla sua rete di data center distribuiti a livello europeo. I data center di Aruba sono interconnessi con i principali hub continentali, garantendo non solo un’elevata disponibilità, ma anche prestazioni ottimizzate in termini di latenza per i clienti che operano in più regioni. Inoltre, la presenza di infrastrutture localizzate consente ad Aruba di rispondere alle esigenze locali, Paese per Paese, permettendo alle organizzazioni di mantenere i propri dati all’interno del territorio nazionale o europeo.
Tariffe competitive e ottimizzazione dei costi
Dopo un periodo di adozione accelerata delle tecnologie cloud, le organizzazioni europee stanno ora cercando di ottimizzare i propri investimenti in questo settore, prestando maggiore attenzione ai costi. IDC riconosce ad Aruba Cloud la capacità di offrire soluzioni competitive in termini di costi, che consentono alle aziende di ridurre la spesa complessiva per il cloud, senza compromettere la qualità dei servizi.
Le tariffe di Aruba sono particolarmente apprezzate dalle Pmi, che spesso cercano soluzioni economicamente vantaggiose ma che non vogliono rinunciare a standard elevati di sicurezza e performance. Inoltre, grazie all’utilizzo di tecnologie open source e standard di mercato, Aruba è in grado di mantenere i costi di gestione ridotti, offrendo soluzioni scalabili che possono essere adattate facilmente alle esigenze in evoluzione dei clienti.
Aruba Cloud, vocazione europea
Un ulteriore elemento che contribuisce al posizionamento di Aruba Cloud nel panorama europeo è la sua partecipazione a progetti strategici – come Gaia-X, l’iniziativa europea per la creazione di un’infrastruttura cloud federata e sicura – e l’impegno in ambito europei su più tavoli ed iniziative. IDC sottolinea come questa partecipazione sia un segnale dell’impegno di Aruba a contribuire alla costruzione di un ecosistema cloud europeo che promuova la sovranità digitale e riduca la dipendenza da fornitori extraterritoriali. Aruba è infatti parte attiva nei principali tavoli europei e internazionali, contribuendo al cambiamento in ambiti chiave come la sovranità dei dati, la sostenibilità e l’innovazione tecnologica. Questo ruolo di leadership in iniziative strategiche europee non solo rafforza la posizione di Aruba nel mercato IaaS, ma le permette anche di influenzare lo sviluppo delle future politiche cloud in Europa.
Sebbene Aruba Cloud abbia registrato una crescita significativa e sia posizionata come un fornitore di cloud di riferimento in Italia, affronta alcune sfide nell’espansione verso il mercato europeo più ampio. La relativa limitatezza infrastrutturale – rispetto ai grandi hyperscaler che dispongono di una presenza capillare in tutto il continente, – potrebbe essere erroneamente letta come minore capacità di soddisfare le esigenze di grandi aziende con necessità globali o che richiedono un’ampia copertura geografica e servizi a bassa latenza in più paesi. Questa apparente limitazione deve invece essere vista come un’opportunità per Aruba Cloud. Il mercato europeo è sempre più incline a favorire fornitori locali e sovrani che possano garantire una gestione dei dati conforme alle normative europee e una maggiore attenzione alle specifiche esigenze locali. In questo contesto, Aruba Cloud può capitalizzare la sua forte presenza in Italia e nei mercati limitrofi, dove la sovranità dei dati, la conformità e la sicurezza sono priorità.
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