La recente indagine Cio Survey PA condotta da NetConsulting cube nel 2024, rivela dati interessanti sull’adozione di tecnologie avanzate nella pubblica amministrazione (PA) italiana, sia a livello centrale che locale. L’analisi evidenzia non solo quali siano le aree di miglioramento e quelle di attenzione su cui le organizzazioni pubbliche si stanno concentrando ma anche su quali dovrebbero investire maggiormente tempo e risorse.
Il 34% degli enti ha implementato tecnologie volte a migliorare l’esperienza dei cittadini. Questo dato relativamente basso suggerisce che molti enti devono ancora migliorare la qualità e la facilità d’uso dei servizi pubblici digitali. Un’interazione digitale con i cittadini più efficiente è cruciale per la modernizzazione dei servizi pubblici. L’adozione di soluzioni di piattaforme di e-government, di applicazioni mobili e di portali web user-friendly permettono ai cittadini di accedere ai servizi in modo più semplice e rapido, aumentando la soddisfazione e la partecipazione civica. Investire nella citizen experience è infatti essenziale per costruire un rapporto di fiducia tra la PA e i cittadini.
Solo il 35% delle amministrazioni pubbliche dichiara di disporre già di un livello avanzato di adozione di soluzioni per la gestione e l’analisi dei dati. Questo suggerisce un sottoutilizzo del potenziale dei dati nella PA, che impatta negativamente sulla capacità di migliorare i servizi pubblici e prendere decisioni informate. L’adozione limitata rappresenta una sfida, ma anche un’opportunità di miglioramento. Le amministrazioni possono utilizzare i dati per monitorare le performance, identificare inefficienze e sviluppare politiche basate su evidenze concrete e investire in data management e analytics permetterebbe di sfruttare meglio le informazioni disponibili, guadagnando in trasparenza ed efficacia decisionale.
Il 38% delle amministrazioni ha implementato tecnologie per migliorare l’employee experience. Sebbene non prioritario rispetto ad altre aree, tale dato riflette una crescente attenzione verso l’ottimizzazione del lavoro interno, specialmente in un contesto post-pandemia. Migliorare l’esperienza digitale dei dipendenti può aumentare l’efficienza e la soddisfazione lavorativa. Le tecnologie digitali per i dipendenti che includono strumenti di collaborazione, piattaforme di gestione dei progetti e soluzioni di automazione dei processi, contribuiscono a creare un ambiente di lavoro più agile e produttivo, riducendo i tempi di risposta e migliorando la qualità dei servizi offerti.
Quelli relativi alla sicurezza informatica sono progetti già realizzati per il 42% delle amministrazioni. Sebbene questo dato sia incoraggiante, indica anche che una porzione considerevole di enti deve ancora rafforzare le proprie difese. In un’era sempre più digitale ed in cui i criminali informatici fanno sempre più ricorso all’AI per trovare falle e vulnerabilità nei sistemi, la cybersecurity è essenziale per proteggere dati sensibili e garantire la continuità operativa. Le amministrazioni devono adottare soluzioni avanzate per prevenire attacchi, rilevare intrusioni e rispondere rapidamente agli incidenti, non solo per protegge le informazioni, ma anche per aumentare la fiducia dei cittadini nei servizi digitali offerti dalla PA.
Il 51% delle amministrazioni ha dichiarato un livello elevato di adozione del cloud computing. Questo dato riflette una rapida integrazione del cloud nelle infrastrutture della PA, evidenziando una consapevolezza diffusa dei benefici operativi, di flessibilità e scalabilità che questa tecnologia offre. L’adozione del cloud computing permette alle amministrazioni di migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi e aumentare la capacità di risposta alle esigenze dei cittadini. Inoltre, il cloud facilita l’integrazione di nuove tecnologie e servizi digitali, accelerando la trasformazione digitale nel settore pubblico. La migrazione al cloud è vista anche dalla PA come una strategia chiave per modernizzare i sistemi IT e migliorare la resilienza e la sicurezza delle infrastrutture.
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