Potrebbe sembrare un dato confortante quello relativo alla crescita della spesa IT per il 2025. Per esempio se fosse legato a nuovi investimenti infrastrutturali e architetturali, oppure all’ammodernamento delle tecnologie, o a investimenti legati all’evoluzione in chiave digitale di operations e processi. Purtroppo non è esattamente così, o meglio, è così solo in parte. E’ la lettura dei dati Gartner relativi alle proiezioni per il 2025 sulle voci di spesa per l’IT a confermarlo. Entriamo quindi nei dettagli.
Secondo le più recenti previsioni degli analisti nel 2025 la spesa IT a livello mondiale dovrebbe raggiungere il valore di 5,61 mila miliardi di dollari, con un incremento del 9,8% rispetto al 2024, crescita quindi vicina ad un’impronta double digit.
I segmenti che includono sistemi per i data center, hardware e software registreranno una crescita a due cifre nel 2025, in gran parte dovuta agli aggiornamenti hardware per l’intelligenza artificiale generativa. Ma anche in questo caso sono opportuni i distinguo, perché gli aggiornamenti non sarebbero in grado di marcare uno scarto netto decisivo, ancora, in termini di funzionalità AI. Guardiamo ai numeri. La crescita di spesa per i sistemi data center è ancora a doppia cifra nel 2025 (+23,2%) , ma rallenta rispetto al 2024 (+39,4%). Cresce la spesa software, ma con circa due punti percentuali di scarto. Ben al di sotto quindi della crescita media del comparto nel suo insieme. Riaccelera, invece, la spesa hardware (da +6% nel 2024 a +10,4% di crescita nel 2025) che comunque resta sensibilmente inferiore a quella software. E quasi raddoppia quella per i servizi IT. Le previsioni di Gartner ipotizzano una crescita che passerebbe dal +5,6% nel 2024 al +9% nel 2025.
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La lettura dei numeri di John-David Lovelock, distinguished VP analyst di Gartner, è illuminante e vuole in particolare rimarcare il problema di fondo di quella che può essere definita una crescita “distorta”: “Mentre i budget per i Cio stanno aumentando, una parte significativa di essi compenserà semplicemente gli aumenti di prezzo all’interno delle loro voci di spesa ricorrente. Ciò significa che, nel 2025, la spesa nominale rispetto alla spesa IT reale sarà distorta, con incrementi di prezzo che assorbiranno parte o tutta la disponibilità del budget”. E, infatti, a parte poche eccezioni, tutte le principali categorie riflettono prezzi più alti del previsto, spingendo i Cio a rinviare e ridimensionare le loro reali aspettative di investimento.

Di fatto la GenAI è vero che sta influenzando la spesa IT, ma, proprio per i rilievi di Lovelock, la spesa che cresce non sarà concentrabile come si vorrebbe sui progetti di sviluppo con le GenAI, mentre le funzionalità ancora non determinano un cambio di paradigma.
Alcuni rilievi, per esempio proprio riguardo l’hardware. I nuovi pc pronti per l’AI non avrebbero ancora a bordo, secondo l’analisi, applicazioni per cui è ‘indispensabile’ l’AI o che con l’AI sarebbero in grado di offrire un cambio di paradigma nell’experience, o che richiedano ed utilizzino effettivamente risorse hardware premium. E così mentre sia i consumatori che le aziende acquisteranno pc, tablet e telefoni cellulari abilitati all’AI, di fatto tali acquisti non vedranno poi realmente le aspettative degli acquirenti influenzate dalla funzionalità GenAI. Lovelock parla quindi dell’ingresso del mercato AI in una delle tipiche fasi previste nelle analisi Gartner relative agli hypecycle, ovvero il momento della disillusione: “La GenAI sta scivolando verso the trough of disillusionment, il che riflette le aspettative in calo dei Cio per GenAI, ma non la loro spesa per questa tecnologia”. Da qui le considerazioni specifiche proprio per il mercato che a noi più interessa, ovvero quello dei data center.
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Nel 2025, la spesa per server ottimizzati per l’AI addirittura raddoppierà rispetto a quella per server tradizionali, fino a toccare i 202 miliardi di dollari. Ad aprire i budget saranno soprattutto le aziende di servizi IT e gli hyperscaler che rappresentano insieme oltre il 70% della spesa nel 2025. Non solo: entro il 2028, gli hyperscaler gestiranno server ottimizzati per l’intelligenza artificiale per un valore di 1.000 miliardi di dollari, ma non nei solchi del loro modello di business o del mercato IaaS tradizionale. Lovelock: “Gli hyperscaler stanno cambiando rotta per entrare a far parte del mercato dei modelli di intelligenza artificiale, un mercato che di suo è oligopolistico“.
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