Oggi l’accelerazione dello sviluppo tecnologico sta creando le condizioni per dei salti generazionali nell’innovazione aprendo nuove possibilità per la società e il mondo del lavoro. Un fenomeno che, anche in funzione di questioni geopolitiche e di fattori economici e ambientali, spinge gli investimenti sul digitale, con l’intelligenza artificiale sempre più presente nei piani strategici a lungo termine delle imprese. Nell’inquadrare lo scenario, Nokia guarda pertanto avanti, individuando i trend tecnologici che influenzeranno maggiormente l’industria tecnologica globale nei prossimi dieci anni.
L’impulso dell’AI rimodella lo scenario
L’AI si confermerà la forza trainante dell’innovazione nel prossimo decennio, rimodellando il modo di vedere la tecnologia. Sono molti gli studi a cui si rifà Nokia che lo confermano. Secondo Goldman Sachs Research, le innovazioni nell’AI generativa hanno il potenziale per generare un aumento di 7 trilioni di dollari nel Pil globale e aumentare la crescita della produttività dell’1,5% in un periodo di 10 anni. Abi Research prevede che l’AI contribuirà a circa 450 miliardi di dollari di valore in vari settori verticali entro il 2030. Secondo il World Economic Forum, l’AI creerà circa 97 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2025.
L’impatto dell’AI si avvertirà in ogni settore, anche in quelli finora meno protagonisti della trasformazione digitale. Dai dispositivi alle piattaforme, l’influenza dell’AI sarà preminente in tutto l’ecosistema tecnologico, oltre ad un elemento centrale per altri trend che influenzeranno il settore dell’hardware, del software e le scoperte scientifiche.
Per l’utente finale, cambierà il modo di interagire con la tecnologia, seppure gli smartphone resteranno il punto di riferimento per la connettività personale. L’interazione con il linguaggio naturale, inclusa una maggiore enfasi sui comandi vocali, sarà sempre più integrata negli agenti smart, i sistemi di intrattenimento personalizzato e la robotica.
Agenti AI supportano lo spatial computing
L’AI supporta oggi il fenomeno dello spatial computing, ovvero la tecnologia che connette gli ambienti digitali e quelli del mondo reale, fondendo contenuti digitali come video, app, documenti o giochi con ubicazioni e oggetti fisici, creando un ambiente coinvolgente e reattivo.
In futuro, la crescente implementazione dello spatial computing richiederà agenti AI sempre più in grado di comprendere le intenzioni in base alla semantica e ad azioni fisiche. Le tecnologie dei sensori si evolveranno per rilevare sia emozioni che gesti umani, mentre mappe 3D, gemelli digitali e paesaggi sonori personalizzati diventeranno fondamentali per fornire in questo contesto un’esperienza fluida.
Hardware e quantum in prima linea
Mentre l’era tecnologica precedente era stata dominata dal software, in futuro l’hardware rafforzerà il proprio ruolo, prevede Nokia. I fornitori di apparecchiature e semiconduttori rimarranno tra le aziende più importanti del mondo, occupando posizioni apicali nell’ecosistema tecnologico. Un indirizzo orientato in gran parte dall’AI, in quanto i modelli più sofisticati richiederanno potenza di elaborazione sempre più avanzata.
I ricercatori stanno ampliando i confini della computazione quantistica e man mano che questa insieme alla rete e alla rilevazione matureranno, le tecnologie quantistiche impatteranno in modo considerevole su molti aspetti della società e dell’economia, anche a livello privato. Saranno quindi diverse le applicazioni specifiche a cui sarà possibile applicare le tecnologie quantistiche 2.0. Innanzitutto, una rete quantistica più sicura proteggerà le comunicazioni e i dati, a favore della privacy. Tra i settori che maggiormente potrebbero beneficiare, Nokia annovera la neuroscienza, con progressi nella psicologia clinica e nella comprensione dei disturbi neurologici. Il gemello digitale quantistico, simulando le complesse interazioni tra molecole di farmaci e agenti patogeni, potrebbe inoltre aiutare le aziende farmaceutiche a creare antibiotici migliori e più resistenti. Nella chimica, si potrebbero progettare batterie migliori per i veicoli elettrici o fertilizzanti che riducano al minimo il loro impatto sull’ambiente. Al servizio dell’infrastruttura globale, queste soluzioni potrebbero simulare veicoli, container, macchine o linee di trasmissione.
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“Tra vent’anni, non ci sarà un computer quantistico in ogni ufficio, né tutti si collegheranno all’Internet quantistica per svolgere il proprio lavoro quotidiano – afferma a tale proposito Michael Eggleston, data and devices research department head di Nokia Bell Labs –. Ma per applicazioni specifiche, le tecnologie quantistiche potrebbero avere un impatto sbalorditivo. Potremmo creare una sicurezza robusta per comunicazioni e dati. Potremmo costruire computer quantistici in grado di superare in termini di calcolo i più potenti supercomputer classici. E potremmo comprendere fenomeni ora ancora indecifrati, ampliando la nostra comprensione del mondo naturale”.
Il software resta cruciale
Se l’hardware potrà godere di una rinnovata importanza, il software continuerà a essere il fattore fondamentale per implementare nuove idee e promuovere il cambiamento, sostiene Nokia. L’AI e l’apprendimento automatico saranno fondamentali per il progresso nel campo del software, ma l’attenzione sarà sempre più incentrata sul modo in cui i sistemi software interagiscono con i dati. La gestione del rischio per la privacy e la conformità normativa saranno i campi di focus prioritario per gli sviluppatori di software, stimolando innovazioni nel campo della privacy differenziale e dei dati sintetici.
I progressi nella tecnologia quantistica condurranno a un maggiore interesse per lo sviluppo di software quantistici. Inizialmente, tali applicazioni verranno eseguite su sistemi ibridi di computer quantistici e potenza di calcolo classica basata su cloud. Le diffuse vulnerabilità dei sistemi di crittografia saranno un probabile risultato di una potenza di calcolo quantistico più accessibile.
Ciò si tradurrà in nuovi approcci nel campo della sicurezza informatica e a nuovi sviluppi nella crittografia post-quantistica e nelle reti quantum-safe.
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“I vantaggi dell’era quantistica saranno molteplici – ha recentemente dichiarato Martin Charbonneau, head of quantum-safe networks di Nokia –. Tuttavia, dobbiamo anche pensare all’impatto sulla connettività e sulla sicurezza della rete, se vogliamo trarre vantaggio dalla continua digitalizzazione. Una rete quantistica sicura deve infatti fornire una solida sicurezza di difesa attraverso la crittografia su diversi livelli per garantire che la connettività sia affidabile, proteggendo le nostre infrastrutture dai cryptographically relevant quantum computer (Crqc) di domani”. I Crqc, sono i computer quantistici capaci di violare tutti i sistemi di crittografia a chiave pubblica attualmente in uso, che si prevede troveranno piena applicazione tra 10 e 25 anni.
Reti AI-Native tra le tecnologie dirompenti
La tecnologia di rete si trasformerà rapidamente in due distinte direzioni, sia evolutiva sia dirompente. Le tecnologie evolutive saranno incentrate sul miglioramento delle reti esistenti per soddisfare le crescenti richieste di traffico dati e di efficienza, mentre le tecnologie dirompenti esploreranno nuovi paradigmi al di là di quanto era ritenuto possibile con le reti tradizionali. Tali tecnologie dirompenti includono reti AI-Native, reti satellitari non terrestri, comunicazione Internet quantistica e rilevamento integrato.
Anche l’architettura di rete sta cambiando, migrando verso un modello “rete di reti” che incorpora host neutrali, soluzioni di spettro condiviso e reti decentralizzate. Tale cambiamento ottimizzerà sempre più le risorse di rete e migliorerà la flessibilità.
Infine, Nokia sottolinea come l’impatto di questi trend non sarà uniforme in tutte le aree geografiche. In tempi di flussi geopolitici, mai come oggi l’innovazione è infatti oggetto di una competizione globale tra nazioni e regioni rivali e molti ritengono che l’industria tecnologica europea stia perdendo terreno rispetto al Nord America e all’Asia. Ciò rende necessario che l’Europa incoraggi l’innovazione in tutto il continente e non perda ulteriore terreno; essenziale dunque creare un quadro normativo e politico adeguato che bilanci rischi e libertà di innovare.
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