Il traffico di dati legati alla crescita dei device in ambito IoT, che spinge sulla sperimentazione delle reti 5G, è uno degli argomenti che alzano il livello di sicurezza delle reti. Così come Il panorama delle minacce in evoluzione e gli ambienti di deployment multi-cloud stanno richiedono sempre più servizi applicativi che forniscano performance, scalabilità e sicurezza in modo automatizzato.
Sono gli ambiti in cui F5 Networks mostra qui al MWC 2018 il suo impegno, annunciando una gamma di soluzioni in ambito IoT, 5G e NFV pensata per i service provider che devono affrontano le sfide legate al crescente traffico di dati per ottimizzare le funzioni di rete ma, nello stesso tempo, per ottimizzare i costi, ridurre il total cost of ownership e facilitare la protezione end-to-end multilivello su dispositivi, reti e applicazioni.
“I service provider stanno disaggregando sempre più l’hardware dal software nelle proprie reti, adottando la virtualizzazione e l’automazione” sostiene Kara Sprague, SVP e Application Delivery Control General Manager di F5 Networks, partendo da un dato di un recente rapporto F5 che dimostra come i service provider si debbano adattare in modo rapido alle nuove realtà digitali: secondo il report State of Application Delivery, più della metà dei service provider (55%) ritiene che l’IoT sarà la tendenza più impattante nei prossimi 2-5 anni e circa l’83% dichiara di avere in corso progetti di trasformazione digitale. Di questi progetti, il 56% influenza il sistema IT, l’orchestrazione e l’automazione dei processi.
Proprio nell’ambito dell’automazione dei processi, un nuovo progetto volto ad aiutare le aziende e l’industria IT ad adottare l’automazione in maniera più efficace è stato sottoscritto da F5 nell’ottica di garantire sia la riuscita del processo con il mantenimento delle performance operativa ma soprattutto la crescita nell’ambito delle competenze IT, “dove ancora oggi ci sono molte carenze e c’è una pressione forte sui team IT tradizionali” precisa Sprague.
L’iniziativa chiamata Super-NetOps di F5 , “la prima del settore in Emea”, ha la volontà di scuotere la comunità delle network operations (NetOps) per facilitare una collaborazione più solida con gli sviluppatori (DevOps) e alimentare una letteratura di best practice da condividere per per spronare nuovi livelli di automazione e mostrare un ritorno significavo sugli investimenti.
“L’obiettivo del programma è sviluppare le competenze necessarie a standardizzare i servizi applicativi critici e fornire toolchain automatizzate – continua Sprague -. C’è un gap quando si parla di prassi lavorative e collaborazione tra team di NetOps e DevOps. Vogliamo ispirare una nuova forza lavoro di professionisti Super-NetOps che siano in grado di supportare proattivamente la necessità delle aziende di uno sviluppo e una distribuzione rapidi e automatizzati”.
Ad oggi il progetto Super-NetOps esplora in un corso online le metodologie DevOps, i concetti di automazione, orchestrazione e infrastructure-as-code. Nei prossimi mesi, includerà le metodologie di deployment automatico incentrate sulla sicurezza, per il ruolo nascente di DevSecOps.
In ambito 5G, F5 sta facendo nuovi accordi di licenza enterprise e sta implementando un’offerta iSeries Cloud-Ready, che consente ai clienti di portare gli investimenti già in essere anche nel cloud. Le stesso report State of Application Delivery evidenzia il ruolo crescente delle implementazioni multi-cloud in Emea per ottimizzare le applicazioni, automatizzare e abbracciare la trasformazione digitale le nuove sfide operative e di sicurezza associate. “La sicurezza rimane una preoccupazione fondamentale in ambito cloud – precisa Cindy Borovick, Business Intelligence Director di F5. -In Emea applicare in modo coerente le policy di sicurezza rispetto a tutte le applicazioni aziendali è stato considerato l’aspetto più impegnativo e frustrante della gestione degli ambienti multi-cloud (42%)”. Il 39% campione ritiene che la sfida maggiore sia proteggere le applicazioni dalle minacce esistenti ed emergenti. “Il report giunge alla conclusione che questa situazione abbia portato all’aumento da parte delle organizzazioni delle implementazioni di Web Application Firewall, con la scelta da parte del 61% degli intervistati di utilizzare la tecnologia a protezione delle proprie applicazioni” conclude Borovick.
Gli annunci al MWC 2018
• In ambito NFV, il lancio globale dell’hardware BIG-IP serie i15000, che offre prestazioni high-end per sicurezza e servizi in un fattore di forma compatto (2 RU). E la nuoca high-Performance virtual editions (VEs) che consente ai service provider di massimizzare le prestazioni e ridurre i costi negli ambienti cloud e NFV.
• In ambito sicurezza, il lancio di Firewall IoT device-aware che consente agli operatori mobile di gestire e controllare le policy di sicurezza tramite Gi LAN per dispositivo IoT.
• In ambito 5G, GTP (GPRS Tunneling Protocol) Session Director: la soluzione offre agli operatori mobile un controllo migliore sul modo in cui le sessioni degli iscritti sono distribuite su elementi core mobile, particolarmente utile per la gestione delle soluzioni aziendali IoT e MVNO.
• In ambito IoT, una soluzione F5 per aiuta i service provider e le imprese a scalare e proteggere broker, piattaforme e applicazioni IoT (IoT MQTT)
• In ambito sicurezza e mitigazione dei DDoS, nuove soluzioni basate sull’analisi comportamentale e l’autoapprendimento, che sfruttano l’intelligenza artificiale e le tecniche di machine learning per i profili DDoS L4 e L7.
• In ambito sviluppo, presentato SDK mobile anti-bot, che garantisce che solo gli utenti umani (utilizzando un dispositivo mobile reale con un’app mobile valida) possano accedere alle API delle app mobili e proteggere dagli exploit dei bot.
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