La camiceria sartoriale da uomo di Alessandro Gherardi è un’azienda fondata nel 2001 a Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo, specializzata nella produzione di capi di alta sartoria. Il brand è distribuito attraverso una selezionata rete di negozi multimarca sia sul territorio italiano che all’estero. Il fatturato si aggira sui 17 milioni di euro, di cui il 35% realizzato in Italia e il 65% nei mercati esteri, in crescita del 14% nel 2017 rispetto al 2016. La società ha recentemente deciso di consolidare la propria rete distributiva nei mercati in cui già opera, come Europa, USA, Canada, Australia, Corea, Giappone e Russia e sta anche valutando di espandersi in nuove aree.
Per raggiungere l’obiettivo, il fondatore Alessandro Gherardi ha pensato di combinare la sua esperienza consolidata in 45 anni di attività nella produzione della classica camicia da uomo con la digitalizzazione, dando vita al primo caso italiano di implementazione della Blockchainin ambito Fashion.
Il partner: 1Trueid
Nel 2017, Gherardi si rivolge alla startup digitale 1Trueid (anch’essa italiana) e alla sua partner Sait per avviare il progetto definito “Su Misura Smart”: un servizio innovativo che permette ai clienti di personalizzare le proprie camicie nei minimi dettagli e di usufruire dei vantaggi della tecnologia NFC 1TrueID, basata su etichette dotate di chip NFC – Near Field Communication.
La soluzione cloud di 1Trueid rende possibile la creazione e l’attribuzione di un’identità digitale (una sorta di DNA digitale) a ciascun prodotto, rendendolo unico nel suo genere e, grazie anche alla funzionalità propria della Blockchain, tracciabile fin dalle prime fasi della sua realizzazione.
Il progetto è stato anche presentato all’edizione 2018 del Connections Summit in California, che ha lo scopo di rendere consapevoli le aziende di come le tecnologie NFC, RFID, e AIDC stanno rendendo il mondo sempre più connesso.
Implementazione e funzionamento della tecnologia
La prima fase di implementazione della tecnologia prevede che, durante la produzione, un tag NFC 1TruelD venga cucito sotto l’etichetta del marchio della camicia. Successivamente, il tag 1TrueID NFC viene programmato con l’inserimento dei dati unici specifici della singola camicia. In particolare, questa operazione viene eseguita direttamente sul prodotto finito, tramite l’apposito dispositivo NFC writer.
Infine, l’ultima fase è costituita dalla stiratura della camicia realizzata e dal suo successivo confezionamento nella scatola.
Per consentire l’interazione diretta tra cliente e produttore, la società 1Trueid ha sviluppato inoltre un’applicazione per dispositivi mobile, chiamata appunto Alessandro Gherardi – “Su Misura”, che guida l’utente con semplici indicazioni. Mediante l’impiego della app e avvicinando lo smartphone all’etichetta dell’articolo, grazie alla tecnologia NFC, il cliente ha accesso ad ogni singolo dettaglio della produzione della sua camicia personalizzata, compresa la forma dei polsini, maniche e colletto.
I vantaggi
Primo tra questi, è la possibilità di avere uno strumento tecnologico anticontraffazione. La lettura del codice univoco che costituisce il DDNA (Digital DNA) del prodotto innesca un’attività di verifica della veridicità del codice stesso, mediante la de-criptazione e la pubblicazione dei dati informativi del prodotto (Storytelling). Il cliente ha così la garanzia di autenticità e unicità della sua camicia.
Il capo acquistato è inoltre tracciabile, in quanto la lettura dei dati contenuti all’interno del codice generato mostra l’intera filiera dalla produzione alla consegna al cliente finale.
A ciò si aggiunge la garanzia per il cliente di una assoluta sicurezza e trasparenza: i dati relativi al prodotto sono infatti raccolti e registrati su una Blockchain, perciò non possono essere modificati o manomessi.
È inevitabile, infine, che si venga a creare una nuova dimensione della customer experience, sia nella fase di acquisto che di post-vendita.
Il concetto di storytelling, che consiste appunto nel raccontare una sorta di storia del prodotto fin dalla sua prima fase di realizzazione, coinvolge maggiormente il consumatore, che instaura, così, un’interazione continua e diretta con il brand. A beneficiare di grandi vantaggi è però naturalmente il produttore stesso, che può avere accesso non solo alle informazioni statistiche riguardanti le interazioni tra il consumatore e i propri prodotti, ma anche relative allo storico degli acquisti effettuati dai clienti e creare una scheda profilo del cliente per facilitare le future operazioni di vendita. La semplificazione dei processi riduce inoltre notevolmente i costi relativi alla gestione degli ordini, nell’ottica di un’ottimizzazione della performance aziendale.
Questo progetto dimostra che il connubio costituito dal mondo della moda sartoriale di alta qualità e dal mondo rigido e determinato del digitale è non solo possibile, ma anche vincente. Forse non ci rendiamo ancora conto, ma siamo appena ad un passo da una nuova definizione di moda: adeguarsi a questo nuovo standard rappresenterà in futuro una vera sfida per le aziende produttrici.
© RIPRODUZIONE RISERVATA