L’approccio di Siemens sul mercato italiano, a 120 anni dalla sua presenza in Italia, è stato completamente rivoluzionato negli ultimi mesi. Non solo per la nuova struttura organizzativa che Siemens si è data a livello mondiale (frutto della Vision 2020+) articolata in tre Operating Companies (Gas and Power, Smart Infrastructure e Digital Industries) e in tre Strategic Companies (Siemens Healthineers, Siemens Gamesa e la pianificata Siemens Alstom, dedicate rispettivamente al mondo della sanità, all’energia eolica e dell’infrastruttura ferroviaria). Ma anche per la nomina del nuovo Ceo italiano, Claudio Picech (classe 1967, ex manager Abb, in Siemens dal 2014 come responsabile della divisione Energy Management) con l’impegno di crescere sia in termini di fatturato sia di marginalità, “di due punti percentuali quest’anno”.
Una strategia allineata con le decisioni del gruppo, nato 170 anni fa, che sotto la guida di Joe Kaeser, presidente e Ceo mondiale di Siemens AG, ha accelerato la riorganizzazione dando vita a tre Operation Companies con maggiore libertà imprenditoriale, mantenendo alto il focus sui temi dell’elettrificazione, dell’automazione e della digitalizzazione. “Meno gestione da parte del quartier generale e più libertà per i nostri business ci renderà più forti e flessibili verso clienti e stakeholder – aveva dichiarato al varo del nuovo corso -. I giorni in cui progetti, prodotti, software e società di servizi, ognuno con le proprie specifiche esigenze, potevano essere gestiti centralmente ed efficientemente sono ormai finiti”.
Trasformazione in corso
La nuova organizzazione, avviata lo scorso primo ottobre, diventerà pienamente operativa entro il 31 marzo 2019 anche in Italia, dove Siemens abita i nuovi uffici nella omonima via dalla scorsa primavera, focalizzando le proprie attività su fabbriche digitali, stabili efficienti, energie pulite. “L’espansione del gruppo sarà concentrata sulle attività di digitalizzazione nei prossimi anni – precisa Picech incontrato di recente a Milano – e si spingerà sempre più verso nuove aree di crescita, con investimenti mirati in nuovi settori, come quello dei servizi IoT, della gestione dell’energia distribuita e delle soluzioni per le infrastrutture della mobilità elettrica”.
In pratica le precedenti divisioni Building Technologies (BT), Energy Management (EM), Power and Gas (PG), Digital Factory (PD) e parte di Process Industries and Drives (PD) confluiranno completamente all’interno delle tre nuove Operating Companies in modo più focalizzato e integrato. “Siamo convinti che questo sia il momento giusto per definire in modo sostenibile il nostro futuro – dichiara – e così facendo saremo più veloci a supportare i nostri clienti nel raggiungimento dei loro obiettivi, non solo in tema di digitalizzazione. Per i nostri collaboratori, la Siemens della prossima generazione significherà più libertà personale e creativa e maggiori opportunità di assumersi responsabilità”. Lo smart working è oramai pratica assodata per tutti i dipendenti che alternano lavoro da remoto a lavoro nella nuova sede, che mette a disposizione i gardini esterni anche durante il fine settimana (impreziositi dalla scultura “Le ali” di Libeskind, ospitata nel 2015 nel decumano di Expo).
Continuerà la crescita per acquisizioni. Nel mondo della digitalizzazione industriale e dell’IoT Integration Services, Siemens porterà a termine nel primo trimestre del 2019 l’acquisizione di mendix che permetterà ai clienti MindSphere di sviluppare le proprie app in modo più veloce e a costi significativamente più bassi. “Per il 2025, si prevede che il mercato dei servizi Internet of Things raggiunga tassi di crescita annui dai 10 ai 15 punti percentuali – precisa Picech – e a livello mondiale Siemens pianifica di assumere circa 10.000 collaboratori in questa area entro il 2025”. Un ambito in cui anche in Italia si continuerà ad investire.
© RIPRODUZIONE RISERVATA