Emanuele Baldi, amministratore delegato di Lenovo Italia, guida la filiale nel nostro paese con focus sui tre ambiti attorno ai quali l’azienda si è riposizionata e ristrutturata negli anni scorsi. “Diamo continuità verso una direzione ben precisa – puntualizza in una chiacchierata recente a Milano -: vogliamo continuare ad essere punti di riferimento nel mondo del Pc dove l’intento è difendere le quote di mercato acquisite e guadagnarne nuove; costruire nuovi business nati dalle acquisizione del 2014 in ambito Data Center e Mobility; e infine continuare ad investire sulle nuove tecnologie innovative, smart device e cloud”.
Lenovo oggi conta 54.000 dipendenti a livello mondiale, con un fatturato complessivo di 45 miliardi di dollari raccolto in 160 Paesi via canale. Un business che ha visto gli ultimi trimestri profittevoli in ambito pc, “anche se il mercato soffre”, con un andamento meno entusiasmante in ambito data center dove Baldi ammette che Lenovo non è ancora riuscita ad essere profittevole “nonostante cresca del 58% anno su anno”.
La divisione Mobility ha invece raggiunto il break even, quella parità di bilancio ricercata dall’acquisizione del 2014 di Motorola e ottenuta anche grazie alla riduzione dei costi e alle specializzandoci nel modo di lavorare.
Trasformazione intelligente
Il riferimento al modo nuovo di lavorare in azienda è comune a Lenovo e ai clienti. “Cambia radicalmente l’approccio al lavoro con strumenti tecnologci completamente diversi rispetto al passato – continua Baldi -. L’arrivo dei millennial nel mondo del lavoro è un acceleratore verso nuove modalità di lavoro”.
Non esiste più un rapporto uno a uno tra postazione di lavoro e dipendente, non solo per questioni di risparmio di costi ma soprattutto per rispondere alla nuova mentalità attorno alla quale ruotano le organizzazioni “giovani“, che permettono di lavorare da qualsiasi luogo. “È uno shift culturale: la capacità di efficienza dell’individuo diventa fondamentale nel mondo del lavoro oggi” dove la collaborazione tra persone in luoghi fisici separati è abilitata da connessioni smart e veloci, dallo smart working e porta a creare ambienti di lavoro concepiti attorno alle huddle room, sale riunioni minimali in cui i colleghi si incontrano per riallinearsi sui progetti costruiti a distanza. Negli Stati Uniti si registra una decrescita del 30% delle superfici degli uffici dal 2010 a oggi. “È ormai qualche anno che questi cambiamenti si concretizzano nella Digital Transformation che, nella visione di Lenovo, è soprattutto una Intelligent Transformation” precisa Baldi, spostando il lavoro da un ambiente tradizionale e uno innovativo.
Sicurezza trasversale
Si parla oggi di “digital wardrobe”, un concetto che identifica gli strumenti digitali che rispondono alle esigenze specifiche di ciascuno, senza separazione tra vita privata e lavorativa, ma che nello stesso tempo alza l’attenzione sulle questioni di sicurezza. “Un attacco in media ogni 14 secondi fa sì che la sicurezza sia parte del nostro dna, spingendoci a realizzare soluzioni avanzate a livello enterprise, messe a fattore comune su tutta la nostra offerta – precisa -. In questo modo garantiamo agli utenti che utilizzano i nostri prodotti una protezione totale, dai dispositivi fino all’identità: un unico scudo”.
Per i notebook, Lenovo continuerà su tre pillar: competitività in termini di costo, design per meglio coniugare utilizzo privato e lavorativo, format più appetibili come ultraslim e convertibili. “Nel core business pc, responsabile della fetta principale del nostro fatturato, continueranno gli investimenti in sicurezza, design, parte computazionale – puntualizza -. Abbiamo investito molto in questi anni sui prodotti e sulle tecnologie innovative, come realtà aumentata e 5g, e abbiamo pesantemente rilanciato tutta la linea ThinkPad che ha compiuto 25 anni lo scorso anno”.
Al CES 2019 di Las Vegas, appena conclusosi, Lenovo ha annunciato famiglie di dispositivi intelligenti che vanno ad arricchire il portfolio di prodotti partendo proprio dal concetto di Intelligent Transformation, dall’idea che le persone possano migliorare il modo in cui vivono, giocano, lavorano. “L’Intelligent Transformation consiste nell’unire l’attenzione al cliente con la sua esperienza d’uso – conclude Baldi – e il tutto serve anche per attrarre i migliori talenti nelle aziende”. Un percoso che Lenovo ha compiuto anche nella filiale italiana negli ultimi mesi, portando a bordo nuovi profili.
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