Più le aziende sono complesse, più hanno bisogno di soluzioni agile, per lo sviluppo di applicazioni, che siano in grado di accelerare i processi di business. E quanto più i processi di trasformazione agiscono in profondità, tanto più le aziende spingono sull’adozione di piattaforme di sviluppo low-code, l’ambiente che permette di creare attraverso moduli e interfacce grafiche, invece di programmare scrivendo codice sorgente.
E’ questo l’ambito di azione di Appian che alla base della propria proposta ha una soluzione PaaS specifica per la “costruzione” di applicazioni di classe enterprise. Una unica piattaforma di sviluppo low-code – definita anche Digital Transformation Platform – che aiuta le aziende ad approcciare la trasformazione in modo agile e veloce, in un modello in cui l’IT dialoga con il business. Senza costringerle a rinunciare al software che hanno in casa ma estendendolo con nuove funzionalità.
Trasformare senza codice
La proposta di Appian è una platform low-code che permette lo sviluppo di nuove app ma si differenzia per sei aspetti cardine: permette un design applicativo basato su drag-and-drop (1) per costruire l’app pronta per il deployment e “riutilizzabile” nei suoi componenti base (2), su qualsiasi device o architettura (3); facilita l’esperienza congiunta e la collaborazione tra dipartimenti di business e IT (4), abilitando quindi l’orchestrazione (5). Di fatto, la piattaforma permette di mantenere il pieno controllo sui dati (6).
In questo modo la soluzione crea un unico layer sopra il parco applicativo e dà un’unica vista, non andando a sostituire le applicazioni che un’azienda ha, ma arricchendole. In questo modo Appian arriva a offrire l’automazione di qualsiasi processo end-to-end senza dover scrivere codice specifico, ad hoc.
E’ la visibilità sui dati a 360 gradi che permette alle aziende di evolvere da un approccio orientato al processo (nato con Appian 20 anni fa) a un approccio “dato centrico” in cui Appian ha trasformato se stessa, in modo proattivo. La vista sui dati permette all’utente di capire come agire e il dato unificato (che nel mondo Appian prende il nome di Appian Records) snellisce i processi.
Visibilità sui dati
Una caratteristica quest’ultima che ha permesso alla proposta di Appian di essere collocata in alto a destra nei quadranti di Gartner e Forrester per quanto riguarda le suite di Business Process Management, Low Code, Case Management e Process Automation.
Con un unico fine: ridurre la mole di lavoro dei reparti IT e migliorare la collaborazione tra le varie linee di business.
L’originalità della proposta di Appian è da individuare nelle due caratteristiche cardine indicate e cioè le potenzialità intrinseche delle soluzioni low-code Intelligent Automation, Unified Data, Digital Workforce (RPA) e AI.
Appian combina quindi business process management, intelligenza artificiale, robotic process automation, dati e integrazioni per fornire un vantaggio competitivo che permetta di differenziare il proprio approccio da quello dei competitor.
Una soluzione per tutte le industry
Lo fa mettendo a disposizione un’unica vista della combinazione dei dati dai diversi sistemi (Crm, Erp, Accounting, DB) e per questo risponde alle esigenze delle aziende di diverse industry: finance, sanità, PA, manifatturiero, utility, telco e trasporti.
Il risultato è la possibilità per le aziende di accelerare i tempi di commercializzazione e innovare in modo agile, soprattutto rimanendo reattive e pronte ai successivi cambiamenti.
Nel caso in cui si sviluppi da zero è possibile arrivare al deployment di nuove app sicure con una velocità fino a 20 volte superiore rispetto agli strumenti di sviluppo tradizionali.
ma è anche possibile estendere le possibilità delle tecnologie legacy sfruttando i benefici della piattaforma low-code, riducendo i tempi di programmazione, testing e implementazione.
La piattaforma permette infatti di collegare, unificare ed orchestrare le applicazioni di business già esistenti, consolidando dati e processi per semplificare le operation e garantire la governance dei rischi.
La Appian Garantee stabilisce in 8 settimane il tempo medio di sviluppo di una prima applicazione mediamente complessa, per qualsiasi azienda di qualsiasi vertical.
Il dato unificato
Il vantaggio dell’Intelligent Automation è palpabile. Tutte le modifiche apportate infatti si riflettono in modo immediato, senza interferire con le operazioni aziendali. In pratica: si sviluppa una volta sola e si è pronti per il deployment indipendentemente dalla destinazione (Web, Mobile, cloud, on-premise, ambiente ibrido).
Entriamo nei dettagli
Quando le informazioni sono in continua crescita è facile perderne il controllo perché inevitabilmente si generano silos e punti ciechi, viene meno la visibilità. L’approccio di Appian, invece, è quello di dare massimo risalto e visibilità ai dati attraverso gli Appian Record, Advanced Content Management, Real-Time Analytics e Case Dashboards più articolati. In particolare gli Appian Record tipologia.
Questo permette di poter fare a meno di ricorrere ai progetti di consolidamento che rubano tempo, mentre le informazioni sono già disponibili e tutte accessibili a vista. Si sviluppa così la collaboration perché si dispone di informazioni contestualizzate con dati strutturati, in un unico posto, ed è più facile trasformare le informazioni in azione.
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