Nell’anno fiscale 2018, la piattaforma Exadata ha battuto i record di vendita ed è stata adottata per gestire carichi di lavoro di tipo diverso, come Oltp, analytics, IoT, e in diversi settori, come finanza, retail, elettronica e telecomunicazioni.
Il 77% delle aziende della classifica globale Fortune 100 utilizza Oracle Exadata.
Ora la nuova Exadata Database Machine X8, già disponibile, offre sensibili miglioramenti a livello hardware – con i nuovi processori Intel Xeon e storage integralmente flash Pci express Nvme – e software, per livelli elevatissimi di prestazioni e disponibilità.
Inoltre si candida ad essere la casa, il fondamento, l’ambiente ideale per far girare Oracle Autonomous Database, il primo DB in grado di autogestirsi, e per le applicazioni in cloud al servizio dei processi aziendali (Erp, Crm, Customer eXperience).
L’Autonomous Database sfrutta il machine learning per fornire un database “self-driving, self-securing e self-repairing” (quindi che si gestisce, protegge e ripara da solo). Per questo rappresenta un sistema molto più affidabile e sicuro per migliorare la produttività di aziende e sviluppatori.
La relazione tra Autonomous Database e Exadata X8 è molto stretta. La spieghiamo in dettaglio facendo tesoro anche delle parole di Riccardo Romani presales manager per il sud Europa di Oracle Cloud Systems.
Come fondamenta per Oracle Autonomous Database, il nuovo Exadata X8 porta un livello elevato di utilizzo del machine learning nei Database Oracle – on premise o in cloud – richiedendo agli utenti uno sforzo minimo per il set up. Oracle Exadata e Oracle Recovery Appliance aiutano le aziende a ridurre i costi, semplificare l’operatività, aumentare la sicurezza e migliorare le performance dei loro ambienti Oracle Database.
Romani spiega nel dettaglio i benefici e le potenzialità di Autonomous Database con Exadata X8: “Autonomous Database (in questi contributi ne spieghiamo in dettaglio la natura) è l’ultima versione del DB relazionale Oracle con AI integrata per ottimizzarsi in modo autonomo e mettersi in sicurezza in modo autonomo in grado di parlare un linguaggio umano in modo comprensibile anche all’interlocutore di business, Exadata è un’architettura convergente, dotata di storage e capacità di calcolo ad altissime prestazioni. Noi la suggeriamo come ambiente d’elezione per fare girare Autonomous Database. Fornisce ora prestazioni di livello ancora più elevato ed è il complemento ideale quindi per l’Autonomous Database che comunque è disponibile anche in public cloud”.
Così gli utenti possono sfruttare Oracle Autonomous Database nell’offerta cloud, oppure portarla in un ambiente infrastrutturale come Exadata X8 collocabile all’interno dei propri datacenter, eventualmente anche affiancata ad altri sistemi, e anche nel caso siano di altri vendor, quindi in un ambiente eterogeneo.
Exadata X8 introduce una gamma di funzionalità basate su machine learning. Per esempio Automatic Indexing che grazie all’apprendimento automatico ottimizza costantemente il DB al variare degli schemi d’uso. L’intero processo è automatico e migliora le prestazioni complessive.
Soprattutto, il processo è basato sulla medesima tecnologia adottata dall’Autonomous Database e permette quindi di non perdere più tempo ad ottimizzare manualmente gli indici. E’ automatizzato anche il monitoraggio delle prestazioni, una funzionalità che fa tesoro dell’intelligenza artificiale Oracle, e mette a frutto best practice ed esperienza nel triaging delle prestazioni maturate dai DB nel mondo reale. L’obiettivo è rilevare e risolvere i problemi senza l’intervento umano.
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