Il 5G rappresenta per le aziende un acceleratore fondamentale della digital transformation, in grado di supportare nuovi servizi ma anche di potenziare quelli già in essere.
Il suo uso può infatti superare i limiti delle attuali soluzioni di connettività, generando casi d’uso che abilitano l’Intelligent Industry, come analytics in tempo reale, videosorveglianza, controllo da remoto della produzione distribuita, movimenti abilitati dall’IA e operazioni da remoto attraverso l’utilizzo di AR e VR.
Un comparto industriale nel quale le aziende intendono investire entro due anni dalla diffusione sul mercato del 5G ma nel quale c’è il concreto rischio di non trovare in futuro le risorse con gli skill necessari. Una criticità particolaremente sentita in Italia, dove oltre al ritardo culturale verso la digitalizzazione si registra la mancanza di competenze adeguatamente formate per affrontare il cambiamento.
5G Academy, al via la prima edizione
Capgemini si propone di colmare questo gap di competenze dando il via alla prima edizione della 5G Academy, programma di formazione italiano in ambito 5G e digital transformation realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, Tim e Ptc (Parametric Technology Corporation).
La 5G Academy adotta un approccio di learning-by-doing, orientato sia all’analisi dei trend di mercato dei comparti healthcare, manufacturing, media & entertainment e insurance e delle tecnologie abilitate dal 5G, sia allo sviluppo proattivo di use case e business model innovativi applicati a settori diversi.
“La creazione della 5G Academy nasce dall’esperienza di Capgemini e dal suo impegno per la promozione della digital transformation, con l’obiettivo di formare figure in possesso delle competenze necessarie a guidare in modo strategico le aziende, così che possano sfruttare appieno le opportunità offerte dalla tecnologia 5G”, commenta Raffaele Guerra, transformation consulting director di Capgemini Business Unit Italy.
Candidati e modalità di formazione
Il corso coinvolge 30 laureandi e laureati non solo nel settore scientifico-tecnologico ma anche in economia e scienze umanistiche e con propensione al digitale e all’imprenditorialità.
Il percorso di formazione ha una durata totale di sei mesi, nei quali sono inseriti due mesi di progetti sul campo supportati dai partner per lo sviluppo di business case.
In particolare, Ptc fornisce soluzioni IoT, e Tim, oltre a garantire l’accesso all’infrastruttura, mette a disposizione i propri esperti per docenze e testimonianze sulla “5G Society”.
La coordinatrice didattica è la professoressa Antonia Maria Tulino e i docenti coinvolti provengono sia dal mondo accademico (Federico II e altre rinomate università nazionali ed internazionali) sia da quello dell’industria e dei servizi.
I partecipanti hanno inoltre la possibilità di essere assunti all’interno di Transformation Consulting, la business unit di Capgemini in Italia dedicata alla digital transformation.
Le attività didattico-sperimentali si svolgono nel Complesso Universitario San Giovanni, considerato un esempio di “buona pratica” per l’utilizzo dei fondi europei e simbolo della Terza Missione e del Trasferimento Tecnologico dell’Ateneo.
Grazie ai suoi tratti distintivi – sperimentazione avanzata, multidisciplinarità e contaminazione – il CeSMA – Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati è la struttura operativa insediata nel complesso che cura l’organizzazione e lo sviluppo della 5G Academy.
“Nata con l’obiettivo di creare la workforce del prossimo futuro sulle tecnologie 5G e relative applicazioni, la 5G Academy può essere annoverata tra le soluzioni innovative di formazione che l’Ateneo Federiciano di Napoli sta avviando da alcuni anni con grandi espressioni del mondo imprenditoriale”, dichiara Leopoldo Angrisani, direttore CeSMA – Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati.
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