Per contribuire alla costruzione di una food chain più sicura, intelligente e sostenibile, Wenda ha creato una piattaforma digitale che aiuta gli stakeholder della distribuzione alimentare a capire e governare i dati di catena del freddo e del caldo, e più in generale i dati di tracciabilità e freschezza, agendo e modellandosi sulle varie fasi delle supply chain attraverso l’integrazione IoT con i diversi hardware e software di tracciabilità.

Da questi, la piattaforma raccoglie e analizza automaticamente i dati per fornire insight e statistiche su catena del freddo e freschezza ai manager nei punti vendita, nei centri di distribuzione, nelle piattaforme distributive, nelle cucine, nei centri cottura e nelle sedi centrali, facilitandone la collaborazione.  Per capire come, invece, è necessario fare un piccolo salto indietro.

Wenda, l’idea di una food chain sicura

Wenda è una startup tecnologica nata a Bologna nel febbraio 2015 grazie alla sinergia tra Mattia Nanetti, Coo e Cmo dell’azienda, e Antonio Catapano, Ceo e Cto. Il nucleo è composto da un team multilingua di professionisti innovatori, sia giovani sia esperti, con competenze significative nell’integrazione di sistemi e tecnologie, che consente a Wenda di gestire una soluzione scalabile dal respiro internazionale.

La startup è stata accelerata da Maersk, UniCredit Startlab e Intesa Sanpaolo; ha ricevuto fondi dal fondo agrifood di Rockstart, uno dei maggiori acceleratori di startup in Europa, da Digital Magics, principale incubatore certificato di startup italiano, da un investitore industriale e un investitore tedesco esperto in data science. 

Spiega Nanetti: “Da subito la mission di Wenda è contribuire a creare una food chain più sicura, intelligente e sostenibile grazie all’apporto di soluzioni innovative che fanno leva su tecnologie di ultima generazione quali big data analytics e IoT”.

Mattia Nanetti, co-founder, Coo e Cmo di Wenda
Mattia Nanetti, co-founder, Coo e Cmo di Wenda

Attualmente, Wenda punta a dare ai propri clienti visibilità dei dati di catena del freddo e tracciabilità lungo i vari processi della supply chain. Le linee future di sviluppo di Wenda consistono nell’elaborazione di algoritmi di machine learning per analitiche predittive (ovvero, strumenti digitali che utilizzano i dati per prevedere eventi futuri, facilitando i processi di decision-making in tempo reale e di pianificazione anticipata riguardanti strategie e performance) dedicate al calcolo delle probabilità di deterioramento di un prodotto quando attraversa la distribuzione.
Prosegue Nanetti: “Sono in corso di sviluppo anche algoritmi per analitiche prescrittive che, basandosi sulla grande quantità di dati sin qui raccolti, possano fornire informazioni precise per indicare proattivamente e in tempo reale eventuali azioni correttive, garantendo la migliore scelta aziendale al verificarsi di determinate condizioni o eventi avversi”.

Oggi la piattaforma creata garantisce visibilità end-to-end della filiera e trasforma i dati in informazioni utili a orientare le decisioni aziendali in modo da aumentare i profitti, tagliare i costi di gestione della sicurezza alimentare, accrescere fiducia, trasparenza e sostenibilità nella filiera, ottimizzare i processi logistici, potenziare i processi di decision-making, e dimostrare a enti regolatori e compagnie assicurative il rispetto delle norme vigenti. La piattaforma offre svariate funzionalità per avere a disposizione tutti i dati necessari rapidamente, senza dover coordinare strumenti analitici complicati e lunghi processi gestionali.

Come funziona

Da una singola dashboard si possono seguire le condizioni del prodotto, acquisendo visibilità completa dei punti di rischio nella supply chain, assicurando la migliore cura possibile al prodotto e conservandone l’integrità. Il sistema per la gestione degli allarmi, notifica in automatico il responsabile in caso di problemi fornendo tutte le informazioni necessarie per prendere decisioni basate sui dati; permette inoltre di gestire ed assegnare gli allarmi in piattaforma ai propri collaboratori.

La piattaforma è accessibile a livelli differenziali all’interno dell’azienda, facilitando così sia la collaborazione tra i vari dipartimenti sia la governabilità delle operazioni da parte dei manager. Inoltre, tutti i documenti di viaggio sono disponibili in un cloud wallet dedicato, pronti per l’eventuale condivisione con partner e clienti, o per mostrare il rispetto delle procedure a enti regolatori e compagnie assicurative.
“Infine – specifica Nanettia differenza di altri data logger e sistemi di tracciabilità disponibili sul mercato, la soluzione di Wenda non va a impattare su funzionamento e compatibilità del sistema, che sono, infatti, sempre garantiti dalle caratteristiche avanzate di integrazione che rendono la piattaforma una soluzione digitale IoT universale”. Tra i clienti ci sono vari attori della distribuzione alimentare, nello specifico importatori/distributori, ristorazione collettiva, distribuzione organizzata e Gdo. Wenda segue anche diverse aziende produttrici e logistiche. Sono per esempio CamstBaladinKettle, Produce España, Acquamare ed altri. Tutti accomunati da manager che pongono una particolare attenzione alla qualità del lavoro per portare un prodotto più fresco e sicuro nelle mani del proprio cliente.

Wenda, punti di forza nella moderna supply chain

La logistica in generale, e le supply chain globali in particolare, hanno vissuto un’evoluzione esponenziale negli ultimi decenni, che ha visto un grande salto in avanti della velocità con cui i dati vengono scambiati e una profonda evoluzione delle procedure di controllo. Nanetti: “Se guardiamo all’analisi dei trend di sviluppo della tracciabilità nella supply chain, siamo partiti dalle scritture manuali a lato dei colli che sono state sostituite dai codici a barre con l’avvento dell’era digitale. Il passo successivo è stato compiuto con le tecnologie Rfid (Radio Frequency Identification) e Nfc (Near Field Communication), che garantivano maggiore efficienza e velocità per scansionare i prodotti”.

Antonio Catapano
Antonio Catapano, Ceo e Cto di Wenda

Oggi lo sviluppo globale della connettività delle reti Internet fa sì che gli attori delle supply chain del settore food & beverage, che trasportano o immagazzinano prodotti deperibili o sensibili, orientino la propria attenzione verso soluzioni IoT per il monitoraggio delle spedizioni o delle celle frigorifere in tempo reale, per assicurarsi che il rispetto dei delicati parametri di freschezza e sicurezza alimentare sia sempre garantito.

I vantaggi di Wenda sono spiegati da Nanetti proprio a partire da questo punto. “Queste tecnologie sono sempre di più e sono tendenzialmente scollegate tra loro, non permettendo una fruizione dei dati rilevati, perché sparsi su diverse piattaforme (a volte anche cartacee), e rendendo impossibile una presa di decisione rapida e proattiva. Ciò porta a costi, inefficienze e impossibilità di promuovere in maniera trasparente il proprio prodotto. Qui, la piattaforma Wenda, si pone come layer intelligente che raccoglie tutti questi dati, li normalizza ed analizza”.

I dispositivi che rilevano la posizione della merce in ingresso, stoccaggio, uscita o spedizione, e ne monitorano i parametri fondamentali (temperatura, umidità, etc.) inviano dati in tempo reale alla piattaforma, creando una rete intelligente di punti di controllo. Questa rete riesce a dare risposte puntuali alle domande di miglioramento dei processi che vengono da molteplici attori della distribuzione del food & beverage.

Commenta il Coo: “Ecco, a mio avviso, uno dei principali punti di forza di Wenda si basa proprio sull’utilizzo della rete per ottenere visibilità delle supply chain termosensibili e minimizzare i rischi di gestione del food waste, facendo leva sull’IoT e sulle big data analytics. Il ragionamento è il seguente: se non conosco lo stato del mio prodotto in tempo reale lungo tutta la catena e attraverso i vari processi, non potrò apportare correttivi nel caso in cui si verifichino scostamenti dai valori ottimali di integrità tali da causarne il deterioramento. Allo stesso tempo, non potrò evitare né sprechi di cibo inutili né ulteriori emissioni inquinanti dovute all’eventuale ripetizione dell’operazione di trasporto”.

Oltre a garantire minori costi di gestione e maggiore velocità nelle operazioni di controllo, in questo modo si può anche strutturare una food chain improntata alla sostenibilità, che sarà la chiave di volta delle future soluzioni digitali.

Leggi tutti gli approfondimenti dello Speciale Logistica 2020

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi l'articolo: