Con l’evoluzione e la crescita dei progetti di trasformazione digitale cresce anche il consumo dei dati. Che si tratti dell’erogazione di nuovi servizi online, o semplicemente di nuovi progetti in cloud, la trasformazione dei processi interni ed esterni e la capacità di prendere le giuste decisioni richiedono la valorizzazione delle informazioni e porta le organizzazioni di ogni grandezza a raccogliere, proteggere ed analizzare grandi quantità di dati per ottenere un vantaggio sui competitor.
Infinidat, nata nel 2011, si qualifica come storage data company e vuole aiutare i clienti a raggiungere i propri obiettivi con soluzioni storage di classe enterprise, ma anche con il relativo software per la gestione, la protezione e la replica sincrona. Per esempio tutte le interfacce di gestione necessarie per i sistemi InfiniBox sono integrate in una Restful Api completa, mentre attraverso un’interfaccia basata su Html 5 permette di gestire operazioni complesse, come il provisioning, la replica o la creazione di policy di servizio in pochi passaggi.
Il vendor è consapevole di come l’automatizzazione di funzioni quali il provisioning, la gestione e l’integrazione applicativa permettano di rendere più efficienti i sistemi riducendo l’impegno operativo e le complessità e su questo lavora. On-premise come in cloud.
Per esempio Infinidat dispone di soluzioni certificate sulle più importanti applicazioni, per gli ambienti e i provider di cloud pubblico come Aws, Azure, Commvault, Oracle, Openstack, Veeam, Vmware, etc. E affianca a questo la possibilità di integrazione con le implementazioni esistenti nel cloud privato, in altri cloud pubblici e nei contesti ibridi attraverso il kit di strumenti host PowerTools.
Il core della proposta è rappresentata dai sistemi storage InfiniBox sviluppati per soddisfare esigenze di elevata capacità dei clienti, proprio ad assecondare il trend che vede in continua crescita a doppia cifra i dati generati e archiviati dagli utenti.
A questo proposito arriva l’upgrade alla versione 5.0.11 del software di InfiniBox, gratuito per tutti i clienti che hanno un contratto di supporto attivo. La release offre nuove funzionalità per il miglioramento delle prestazioni complessive, l’affidabilità e una migliore protezione dei dati su Elastic Data Fabric, la visione di Infinidat dei moderni Data Center. I miglioramenti riguardano soprattutto la replica active-active configurabile su Consistency Group e il supporto per lo standard federale Fips-140-2 sulla protezione dei dati. Non solo, con l’update Infinidat pone le basi per la prossima generazione di Neural Cache, il motore che gestisce l’ottimizzazione della cache sui suoi sistemi.
Oggi, in un unico rack, Infinidat offre oltre 5 Petabyte di capacità effettiva e gli annunci odierni riguardano oltre al software anche la disponibilità di risorse. Per quanto riguarda le risorse hardware, Infinidat annuncia di aver superato i 6 Exabyte in capacità globale di storage installato. In pochi mesi Infinidat incrementa da 5 EB a oltre 6 EB la propria offerta.
Il dato riflette la rapida crescita nel mercato dei sistemi di storage di grandi dimensioni e ad alta affidabilità, sempre con un focus specifico per le soluzioni mission-critical. L’azienda vuole sottolineare la capacità storage maggiore rispetto agli otto principali vendor di array all-flash (Afa) del 2019. In questo ambito, sui nove mesi precedenti, Infinidat fa registrare una crescita del 50% più rapida.
E’ un dato che attesta la continua domanda di sistemi su scala petabyte e che per Infinidat significa e determina un’accelerazione della crescita sia dal punto di vista del portfolio clienti che dello storage installato. Brian Carmody, chief technology officer di Infinidat, commenta: “I clienti sono focalizzati sull’implementazione di soluzioni commerciali in grado di creare un vantaggio competitivo e migliorare l’efficienza operativa, semplificando l’infrastruttura di storage“. Il vendor ad essi offre disponibilità dei dati a 7 nove dopo la virgola, vicinissima quindi al 100%.
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