L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 sta modificando le abitudini di cittadini e imprese, non solo a livello italiano ma globale. Nel mondo lavorativo, in queste settimane, lo smart working è diventato per molti l’unica via praticabile, un’ancora di salvezza per tante realtà che possono oggi mantenere in funzione i propri servizi o intere attività.
Scenario attuale, investimenti futuri
Non tutte le aziende sono però sufficientemente in grado di adottare un modello di lavoro agile e affrontare questo passo necessario. Le risposte delle imprese sono infatti diversificate: c’è chi avendo già avviato un percorso di organizzazione dei processi in modalità digitale, pur nelle difficoltà, sta gestendo l’operatività; c’è chi invece non si era ancora attrezzato e sta provando, ove possibile, a farlo ora, dotando rapidamente i propri dipendenti di strumenti necessari per lavorare da remoto. A registrare i cali di produttività più drastici, sono invece quelle imprese che privilegiando ad oggi la relazione diretta con clienti e interlocutori, sono in maggiore difficoltà.
E’ Danilo Cattaneo, Ceo di InfoCert – Tinexta Group, a illustrare questo scenario incerto e a sottolineare l’importanza di mettere in campo nuove risorse e strategie per il futuro. “Occorrono urgentemente delle contromisure digitali per arginare la crisi contingente – spiega -, ma anche e soprattutto investimenti per il futuro prossimo, quando bisognerà impegnarsi per rilanciare la competitività”.
In qualità di Certification Authority e di gestore accreditato AgID dell’identità digitale, InfoCert, in questo momento rafforza la propria vicinanza a cittadini e imprese per far fronte alle loro esigenze. E le aziende rispondono:“Stiamo avendo testimonianza diretta di questa urgenza diffusa attraverso l’impennata di richieste per le nostre soluzioni di Digital Trust che ci arrivano da realtà di ogni dimensione sia del mondo enterprise che Pmi e studi professionali, già nostre clienti o potenziali tali”.
Gestire i processi da remoto
Perché dunque investire da subito? Gestire i processi da remoto, oltre che per affrontare l’attuale situazione di emergenza, può certamente rappresentare un beneficio per il business. Lo smart working va infatti ben oltre il concetto di telelavoro o lavoro da casa. La flessibilità è il suo punto di forza, legato principalmente al concetto di produttività sulla base degli obiettivi e non sugli orari lavorativi, con vantaggi in termini di gestione del tempo e di riduzione dello stress per i dipendenti, oltre che di una maggiore sostenibilità ambientale per la collettività. Lato aziende, la possibilità di gestire meglio gli spazi e di avere vantaggi in termini di contenimento dei costi è evidente.
Per gestire con efficacia lo smart working sono però indispensabili due elementi: quella cultura aziendale orientata ai risultati, di cui sopra, e soluzioni tecnologiche adeguate, che permettano all’azienda e ai dipendenti di gestire da remoto il lavoro e i rapporti con colleghi e clienti.
InfoCert, strumenti a supporto
Sul secondo fronte, InfoCert può dare senza dubbio delle risposte ad imprese e cittadini, attraverso i propri strumenti, alcuni particolarmente utili in questo momento di emergenza.
Tra questi, al servizio delle grandi aziende, Meeting Book per la gestione integrale e da remoto delle riunioni dei Consigli d’Amministrazione. Si tratta di un fascicolo del CdA digitale che consente ai partecipanti di seguire la presentazione dei documenti, chiedere aggiunte o modifiche e di condividere gli atti in esame o in lavorazione.
Le soluzioni evolute basate su Posta Elettronica Certificata e Firma Digitale sono un altro strumento con cui grandi imprese, Pmi e professionisti possono concludere transazioni digitali da remoto con pieno valore legale e senza interagire di persona. Tutti strumenti la cui acquisizione avviene digitalmente. La firma digitale, ad esempio, viene “consegnata” in modo virtuale e rilasciata a distanza grazie al riconoscimento web e può dunque essere attivata e utilizzata semplicemente da uno smartphone.
Anche il cittadino, grazie a un messaggio PEC, può interloquire con il proprio Comune o con un fornitore, ad esempio per le utenze domestiche, senza dover uscire di casa per spedire una raccomandata.
L’applicazione Dike GoSign, gratuita, rappresenta uno strumento particolarmente utile nella situazione attuale. Una soluzione di firma remota che non richiede l’uso di lettori smart card o chiavette Usb; il rilascio è effettuato a distanza grazie alla procedura di riconoscimento web, utilizzando la fotocamera del pc o dello smartphone.
Solidarietà e formazione
Come segnale di maggiore vicinanza e supporto a cittadini e imprese, InfoCert intensifica le proprie azioni, aderendo ad iniziative benefiche. Come Solidarietà Digitale, un’iniziativa promossa dal Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione con AgID, attraverso la quale vengono offerte gratuitamente per un periodo limitato le soluzioni Legalmail (PEC) e Dike GoSign.
Prevista anche, grazie al supporto degli esperti di compliance di InfoCert, la realizzazione di “video-pillole” sui canali social (YouTube e Linkedin, in particolare) per divulgare basi normative, vantaggi e modalità d’uso delle soluzioni per coloro vogliono acquisire maggiore dimestichezza con il digitale.
Dalla prospettiva di chi guida un’azienda come InfoCert, Cattaneo conclude: “Sono certo che, una volta che tutto questo sarà alle spalle, l’Italia si riscoprirà migliore. Le nostre aziende saranno più consapevoli di essere parte di un Paese che è già un campione del digitale a livello internazionale su alcune tematiche, ma che fino ad oggi sembrava quasi non accorgersene. E sarà migliore da molti punti di vista: indubbiamente di identità nazionale e di coesione e solidarietà comunitaria, ma anche di innovazione digitale. E questo in termini sia di adozione delle soluzioni abilitanti sia di maggiore consapevolezza del loro valore”.
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