Rittal, oltre ad offrire infrastrutture IT, software e servizi, fornisce soluzioni per gli armadi di comando, la distribuzione dell’energia e i sistemi di climatizzazione. I suoi sistemi sono impiegati in diversi settori industriali nel mondo, per esempio nell’ingegneria meccanica ed impiantistica, ma anche dall’industria del food, oltre che ovviamente da IT e telco che, per esempio, sfruttano l’offerta dell’azienda di armadi configurabili e le soluzioni di raffreddamento intelligenti.
E’ per questo di particolare interesse il progetto in corso che prevede, entro la fine del 2020, l‘installazione di una rete 5G privata nel nuovo stabilimento di Haiger in Germania, per avviare i primi progetti pilota finalizzati al monitoraggio ed all’analisi della produzione. Si tratta quindi di un progetto 5G che prende vita in un ambiente di produzione reale ed industriale. Entriamo nei dettagli.
Lo scenario
Nello stabilimento di Haiger (circa 24.000 metri quadrati con oltre 100 macchine e componenti di sistema) vengono prodotti ogni giorno 9.000 armadietti compatti AX e contenitori di piccole dimensioni KX. E l’impianto lavora ogni anno circa 35.000 tonnellate di acciaio. I sistemi di controllo già collegano macchine e sistemi di movimentazione dando vita ad una rete di comunicazione che rispetta gli standard di Industria 4.0. E con la gestione digitalizzata degli ordini a garantire la disponibilità continua di prodotti e accessori. Lungo tutta la filiera, “da cliente a cliente”, Rittal fornisce quindi dati end-to-end, configurazione e progettazione on-site, e i servizi di consegna e assistenza post-vendita.
I vantaggi del 5G
Sfruttando l’assegnazione della frequenza 5G, con la nuova tecnologia wireless, Rittal vuole accelerare e semplificare la trasmissione dei dati in alcuni ambiti specifici, per esempio nel confronto basato su video del numero di pezzi con i dati degli ordini memorizzati e nell’implementazione passo-passo dei dati analitici per la manutenzione predittiva.
Il 5G permette di elaborare i dati ad una velocità fino a cento volte superiore rispetto allo standard Lte attuale, un vantaggio importante per quanto riguarda i sistemi di controllo da remoto dei processi di produzione, tanto più e proprio in uno scenario Industria 4.0. Sfruttando quindi a velocità fino a 10 Gigabit, Rittal pensa in futuro di raccogliere in velocità i dati generati da sensori, robot, macchine e componenti in un data center all’Edge o in cloud – ad Haiger è già operativo il data center edge/cloud ad alta disponibilità Oncite, per analizzarli sfruttando l’AI.
Il progetto
Ne parla Carsten Röttchen, managing director International Production di Rittal: “Con l’introduzione della tecnologia mobile 5G possiamo sfruttare ancora di più il potenziale e i vantaggi della digitalizzazione dei nostri processi produttivi. E vogliamo spingere la digitalizzazione al livello successivo per aumentare la flessibilità e l’efficienza nelle nostre linee di produzione. Nello specifico prevediamo che l’aumento della banda, la bassa latenza, la capacità di connessione real-time, gli elevati livelli di disponibilità e affidabilità consentiranno una ulteriore ottimizzazione dei processi di produzione e dopo l’esecuzione dei primi test saremo in grado di integrare la tecnologia 5G nelle attività critiche di produzione e controllo“.
Prossimi passi
Per esempio, proprio con il supporto dei sistemi esperti Kbs che apprendono in modo continuo, sarà possibile in futuro ridurre ulteriormente i tempi di fermo macchina, pianificare le manutenzioni con il dovuto anticipo e ridurre le interruzioni nel sofisticato processo di produzione. E dopo la messa a punto del caso d’uso internamente, Rittal pensa di offrire la tecnologia 5G come componente del data center Oncite anche ad altri clienti. Ora per i passi successivi fino al completamento dell’installazione della tecnologia per effettuare i primi test servirà attendere la fornitura di device idonei, in ogni caso si prevede di completare questa fase entro il 2020.
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