Sono i giorni degli US Open di tennis. E’ tra i tornei più prestigiosi del circuito (fa parte del Grande Slam), e quest’anno, come tante altre manifestazioni sportive previste negli ultimi mesi, si svolge per la prima volta in assoluto a porte chiuse nella “bolla” di New York. Il 17 giugno, 75 giorni prima dell’avvio, è stato infatti annunciato che il torneo si sarebbe tenuto senza la presenza dei tifosi sugli spalti.

La United States Tennis Association (Usta), che organizza il torneo, si trova quindi a pensare in corsa come “arricchire” l’esperienza da remoto degli spettatori per consentire di vivere, almeno in parte, l’emozione della partecipazione sfruttando le tecnologie digitali e quindi si impegna ad ideare, sviluppare, testare e dare vita a nuove esperienze digitali per i fan.

Il contesto e la sfida

Il pubblico ha patito durante il periodo di lockdown l’assenza dello sport anche dei palinsesti della programmazione televisiva; a lockdown concluso è ora lo sport a soffrire l’assenza del pubblico che a sua volta – secondo lo Studio Morning Consult e Ibm Sports e Tech promosso negli Usa a luglio 2020 con un sondaggio tra 2.000 appassionati – ritiene che un’esperienza digitale interattiva agli eventi, per quanto virtuale, sia di fondamentale importanza, anche rispetto all’epidemia ancora in corso. Con una prevalenza di pareri, in questo senso, da parte delle generazioni più giovani (Gen Z e Millennial).

Usta si affida quindi al suo partner tecnologico storico, Ibm appunto con cui lavora da quasi 30 anni, chiedendo di sviluppare la possibilità per gli spettatori di vivere nuove esperienze sfruttando l’AI di Watson e le tecnologie del cloud ibrido, in particolare per animare con dibattiti virtuali e approfondimenti la voglia di confronto tra gli appassionati che solitamente si scatena sulle tribune e negli open space di Flushing Meadows.

Kirsten Korio, Usta US Open 2020
Kirsten Korio, managing director, Ticketing, Hospitality and Digital Strategy, Usta

Spiega Kirsten Corio, managing director, Ticketing, Hospitality and Digital Strategy, USTA: “I servizi digitali dell’US Open vogliono rendere fruibile il torneo a milioni di tifosi in tutto il mondo, e quest’anno le nuove esperienze di Ibm offriranno ancora più dati sui giocatori. Le possibilità di interazione per i fan ampliano le possibilità di coinvolgere gli appassionati di tennis e sport, esigenza che quest’anno è ancora più importante. Abbiamo per questo spostato le nostre piattaforme e le esperienze in un nuovo ambiente virtuale, per coinvolgere i fan ovunque si trovino”.

Le nuove soluzioni che di seguito raccontiamo vengono sviluppate da Ibm iX, agenzia di digital design, e sono disponibili sulle piattaforme Official US Open, tra cui USOpen.org e US Open app. Un team di esperti di design e tecnologia di Ibm iX utilizza virtualmente, con il team digitale dell’Usta, Ibm Garage Methodology per creare le nuove esperienze dei fan e velocizzarne l’implementazione.

US Open, la partecipazione a distanza

Due su tre delle nuove idee per offrire una migliore esperienza digitale al pubblico si basano sulle tecnologie di riconoscimento ed elaborazione del linguaggio naturale (Natural Language Processing, Nlp) di Ibm Watson e l’elaborazione su una ampia varietà di set di dati eseguiti su più cloud. La prima idea è quindi quella di offrire ai fan la possibilità di prendere parte a competizioni sportive iconiche a distanza e alimentare i dibatti su USOpen.org. A partire dai temi più caldi, Ibm utilizza le potenzialità in ambito Nlp di Watson Discovery per analizzare milioni di fonti e di notizie, e sfruttare i dati, strutturati e non, per proporre argomenti pro e contro un determinato tema di interesse.

Noah Syken Vice Presidente di Sports & Entertainment Partnerships IBM
Noah Syken, vice presidente Sports & Entertainment Partnerships Ibm

Oltre a Open Questions with Watson Discovery – questa prima proposta di particolare interesse proprio perché comprende la possibilità di innescare il dibattito su domande aperte – la seconda idea sviluppata da Usta e Ibm riguarda la possibilità per i tifosi di diventare esperti sui giocatori e sulle partite di cartello prima dell’inizio del match reale, non semplicemente grazie alla possibilità di consultare i dati raccolti da articoli, blog e opinioni ma – e questo rappresenta il passo in avanti dell’idea Match Insights with Watson Discovery – beneficiando della tecnologia Natural Language Generation di Ibm in grado di tradurre i dati strutturati (in questo caso le statistiche) in forma narrativa. In queste prime due idee Nlp è fondamentale per alimentare le capacità dell’AI e consente di interpretare e associare le tendenze e le intuizioni legate all’analisi di grandi quantità di dati (compresi quelli contenuti in grafici, tabelle, Pdf). 

AI Sounds, un aiuto per le TV

La terza idea si discosta invece dalle prime due per una serie di aspetti. Prima di tutto perché in questo caso è il pubblico “reale” delle trascorse edizioni ad essere protagonista e perché a beneficiarne saranno le squadre di produzione presenti realmente a New York (all’edizione a porte chiuse) e, per esempio, l’emittente televisiva americana Espn. Con la tecnologia AI Highlights di Ibm, l’idea alla base di AI Sounds prevede di associare alle azioni dei giocatori di questa edizione i suoni reali raccolti nelle precedenti edizioni scaturiti come reazione da azioni e gesti atletici simili a quelli che si presentano sui campi da gioco. Infatti, nelle edizioni precedenti di US Open, AI Highlights ha sfruttato Ibm Watson per classificare il livello di esaltazione rilevato in ogni clip e creare un filmato che evidenziasse in tempo quasi reale e classificasse le reazioni specifiche dei tifosi, in modo da assegnare un punteggio a ciascun clip.

Un ambiente cloud su misura

Per quanto riguarda la piattaforma hybrid cloud utilizzata, le soluzioni provengono da una varietà di set di dati e Api eseguiti sul cloud pubblico di Ibm e su cloud privati. In particolare Usta utilizza Red Hat OpenShift per indirizzare la continuità dell’esperienza tra i diversi cloud. In questo modo Usta beneficia della flessibilità e della scalabilità necessarie per eseguire i carichi di lavoro remoto preservando la sicurezza e garantendosi il livello di produttività necessario. Per esempio, gli statistici dell’Usta, solitamente posizionati a bordo campo per fornire dati e informazioni in diretta per ogni punto giocato, sono ora invece collegati in esterna e assistono alle partite su feed a bassa latenza così da essere lo stesso in grado di fornire le informazioni sui match ai fan come se fossero sul posto. 

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