Le aziende oggi chiedono di poter sfruttare le risorse tecnologiche disponibili, nel modo più efficiente, risparmiando, ma vogliono beneficiare di tutti i vantaggi promessi dalle stesse, a seconda dei diversi carichi di lavoro.
In un contesto come quello attuale di esplosione dei dati e del numero di applicazioni, con l’incremento della complessità dell’architettura IT che si espande dal data center, al cloud, fino all’edge, queste esigenze rappresentano importanti sfide.
Idc evidenzia come i team IT possano oggi impiegare appena il 20% del proprio tempo per innovare e siano impegnati per il rimanente 80% a riuscire a tenere efficienti i sistemi. Invece sarà sempre più importante, già nel prossimo futuro, lavorare per ridurre i costi operativi, crescere in agilità, essere più efficienti.
Obiettivi facilmente raggiungibili, per esempio, eliminando i silos infrastrutturali e “consolidando” il data center.
Con minori risorse hardware e software da monitorare e gestire, i dipartimenti IT possono liberare risorse operative per nuovi progetti. E’ possibile farlo a patto di disporre di una piattaforma consolidata, affidabile e consistente, che non comporti però costi extra per la gestione e ovviamente non aggiunga ulteriore complessità all’interno del data center.
FlexPod, i vantaggi di una CI matura e innovativa
A questo proposito l’approccio scelto da Netapp con Cisco con la proposizione di una piattaforma di Converged Infrastructure (CI) come FlexPod, da circa dieci anni continua ad offrire importanti vantaggi alle aziende che l’hanno scelta, per un mercato – quello delle CI – che ha superato abbondantemente già nel 2018 i 16 miliardi di dollari a livello globale (fonte: Idc). In questo mercato FlexPod conta 9.500 clienti nel mondo, 6.000 petabyte venduti, 13 miliardi di fatturato raccolto, con oltre 200 test di validazioni.
Le infrastrutture convergenti assicurano deployment veloci, sono facili da gestire e consentono una significativa riduzione dei costi e del Tco. Soprattutto, un approccio “convergente” come quello proposto da NetApp e Cisco – con architetture IT pronte a “incorporare” anche i vantaggi del cloud pubblico – permette ai team IT di disporre in poco tempo di un’efficiente ambiente di hybrid cloud.
In pratica, le aziende possono sfruttare i vantaggi del private cloud nel proprio DC e, con l’adozione di una Converged Infrastructure di classe enterprise, integrare le risorse disponibili con quelle necessarie, per specifici carichi di lavoro, attinte dai diversi public cloud, in modo da sfruttare tutti i vantaggi del cloud ibrido nel modo migliore, a seconda delle esigenze.
Per esempio, FlexPod permette di integrare in maniera efficiente machine learning e intelligenza artificiale anche negli ambienti hybrid cloud e si qualifica come piattaforma progettata per soddisfare l’adozione di servizi cloud avanzati, e di gestione agile dei dati dall’edge al core al cloud in modo da ridurre drasticamente i costi del data center.
Composto da tecnologie di archiviazione, rete e server prevalidate, FlexPod è progettato per aumentare la reattività dell’IT alle esigenze organizzative, ridurre i costi di elaborazione e fornire la massima affidabilità operativa ed il minimo dei rischi. Semplificando la distribuzione di dati e applicazioni, l’azienda può scegliere dove eseguire servizi e carichi di lavoro, se a livello periferico, principale o nel cloud.
Si beneficia quindi di un’infrastruttura ottimizzata, con archiviazione e fabric connessi al cloud e si riducono così i costi del DC. Non solo, risulta più facile orchestrare i dati dall’edge, al core e in cloud.
Le aziende possono inoltre avvantaggiarsi del supporto di partner e system integrator in grado di accompagnare il percorso di trasformazione beneficiando del supporto completo per tutto lo stack IT da un unico fornitore e di una piattaforma matura come FlexPod che offre insight avanzati e un’interfaccia di gestione coerente su tutti i carichi di lavoro.
In occasione del webinar Back to the future: Hybrid cloud, Edge Computing, ML, AI: 10 anni di innovazione per l’infrastruttura convergente a prova di futuro sarà possibile scoprire come FlexPod si è evoluta per aiutare il business, i benefici dello switch to FlexPod o di un refresh di FlexPod già operativi, e come le aziende possano avvantaggiarsi di una scelta basata sulla Converged Infrastructure Cisco e NetApp, anche nel confronto con le architetture Hci, tanto più in uno scenario come quello attuale di continua crescita del cloud ibrido delineato da Emanuela Teruzzi, direttore responsabile di Inno3.
Il webinar, in particolare, rappresenta un’occasione per approfondire i vantaggi offerti da FlexPod, grazie alla presenza di Alberto Degradi, Infrastructure Leader Cisco Italia e Roberto Patano, Senior Manager Solution Engineering, NetApp Italia sulla scorta dell’esperienza sul campo di chi affianca le aziende poi nella realizzazione dei progetti, grazie alla partecipazione di Andrea Giuliani, Head of Design & Delivery VEM Sistemi.
Per saperne di più partecipa al webinar: Back To The Future
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