Ricavi complessivi in aumento del 14%, per quasi 4,5 miliardi di euro per Esprinet nel 2020, Ebitda adjusted in crescita del 24% anno su anno, con un utile netto complessivo pari a 31,8 milioni di euro, ed in crescita del 35% rispetto ai 23,6 milioni di euro nel 2019, mentre in Italia si registra una crescita delle revenue del 9% rispetto al 2019 per 2.722 milioni di euro.
Sono questi alcuni dei numeri che giustificano la soddisfazione di Alessandro Cattani, AD di Esprinet, che commenta: “Concludiamo un 2020 che possiamo definire come il miglior anno della nostra storia. Ciò ha per noi una valenza ancora più significativa se letto unitamente al contesto globale delineatosi. Siamo riusciti ad essere al fianco delle imprese, dei clienti e dei consumatori finali ]…[ evitando interruzioni nella catena del valore, garantendo livelli di resilienza e qualità del servizio offerto e progettando la configurazione ottimale necessaria per affrontare al meglio gli effetti di lungo periodo di questo nuovo modo di operare”.
Esprinet prosegue ora l’attività nel solco della sua Roce driven strategy – la strategia che punta ad incrementare il rendimento del capitale investito, come indice economico dell’efficienza e della redditività dell’azienda – con, già nel cassetto, un Roce (Return On Capital Employed) al 25,1% rispetto al 9,8% maturato nel 2019.
A valore le acquisizioni strategiche nell’ambito advanced solutions (Dacom e Idmaint a gennaio 2021 che fanno seguito a quella di Gti Group in Spagna nel corso del 2020)
Più in dettaglio, infatti, nel segmento advanced solution il gruppo ha maturato ricavi pari a 597,5 milioni di euro (+7% rispetto al 2019, in un mercato che cresce però del 6%), con una crescita del 38% nei ricavi relativi a software, servizi e cloud – legata al consolidamento di Gti Group nel quarto trimestre 2020 – che compensa la diminuzione dei componenti hardware ( in calo del 6%). Proprio grazie alle acquisizioni strategiche, il gruppo incrementa la sua posizione nel segmento evidenziando ricavi pro-forma per l’anno 2020 che sarebbero stati pari a circa 787 milioni di euro.
Per quanto riguarda invece il segmento dell’elettronica di consumo i ricavi di Esprinet sono cresciuti del 10% per la ripresa del comparto smartphone (15%) e degli elettrodomestici (15%), e per aver maturato una crescita del 20% nei ricavi del segmento IT client, proprio grazie alla crescita delle vendite dei pc (25%). Il confronto con i dati Context, per il 2020 vede invece il mercato degli IT client registrare una crescita del 16%, trainata dal forte aumento della domanda di pc (+27%), mentre i driver della crescita nell’elettronica di consumo sono stati appunto gli smartphone (+4%) e gli elettrodomestici (+16%).
“I risultati ottenuti – prosegue Cattani – ci permettono anche di annunciare non solo la proposta all’assemblea prevista per il 7 aprile 2021 di riprendere la distribuzione di un dividendo, precauzionalmente sospesa nel 2020, ma anche di proporre un innalzamento del pay out al 50% dal 25-30% del passato, e la sua applicazione anche agli utili del 2019 in modo da recuperare la mancata distribuzione dell’anno scorso”.
Il ruolo della distribuzione sembra essere stato esaltato nel 2020 in relazione alla crescita della domanda di digitalizzazione cui ha corrisposto un incremento sensibile dell’utilizzo di prodotti e servizi anche da parte dei consumatori, da mettere in stretta relazione con le pratiche di lavoro remoto. Tutti i settori industriali che puntano sui digital enabler (cloud, big data, 5G, IoT, AI) per alimentare la propria strategia, sollecitano effettivamente la distribuzione ed il canale anche per quanto riguarda la corretta implementazione delle tecnologie nei progetti.
Vi sono comunque importanti distinguo nella geografia dei risultati di Esprinet. Per esempio proprio in Italia, l’azienda è cresciuta nei ricavi del 9%, in un mercato che ha registrato, secondo Context una crescita dell’11%, mentre in Spagna (+21%) l’azienda è andata ben oltre le performance di un mercato in crescita del 13%, e ancora meglio Esprinet ha fatto in Portogallo.
Completano il quadro dei risultati un margine commerciale lordo pari a 122,5 milioni di euro che evidenzia un aumento dell’11% rispetto al 2019 (110,5 milioni di euro) per effetto dei maggiori ricavi; Ebit pari a 23,9 milioni di euro, in crescita del 39% rispetto a 17,1 milioni di euro nel 2019 e un utile netto pari a 9,4 milioni di euro (+104% rispetto a 4,6 milioni di euro nel 2019).
Per il 2021, nonostante il clima di perdurante incertezza per il settore tecnologico ove opera, gli analisti prevedono la continuazione della positiva dinamica della domanda nel segmento consumer durante la prima parte dell’anno, mentre per il secondo semestre si ritiene che possa riprendere in modo più sostenuto la domanda del segmento business e corporate.
Esprinet ritiene pertanto che il 2021 possa beneficiare, come di fatto avvenuto nel 2020, di favorevoli condizioni di mercato, anche se continua a pesare l’incertezza sui tempi di messa a regime degli incrementi di capacità produttiva degli impianti di produzione di componentistica elettronica che da mesi limitano la disponibilità in quasi tutte le categorie di prodotto (dei limiti della supply chain, soprattutto nel comparto pc, abbiamo parlato in un contributo dedicato). In uno scenario ancora in piena evoluzione Esprinet ha deciso di presentare la guidance per l’esercizio 2021 nel prossimo mese di maggio, alla luce anche della performance del primo trimestre.
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