Rispetto ad un anno fa il paradigma evolutivo delle aziende è completamente cambiato. Oggi accelerare il rilascio delle applicazioni, semplificare i processi, spremere valore dai dati per creare nuove occasioni di business e spingere sui progetti di trasformazione digitale – in un’espressione rinforzare la propria “cyber resilienza” – sono i nuovi mantra dei Cio e non a caso anche i temi chiave di Micro Focus Universe 2021 la cui offerta di confronto e formazione (oltre 95 sessioni in due giorni, con 172 esperti disponibili online) si innesta in modo preciso al crocevia di queste esigenze.
Micro Focus è tra le dieci maggiori aziende software al mondo, matura 3,3 miliardi di ricavi all’anno e conta 40mila clienti a livello globale (ben 98 su 100 aziende della lista Fortune 100), serviti grazie alle competenze di 12mila dipendenti e dei 6.500 global partner (sono in tutto 7.500 i partner dell’azienda). Non è puramente indicativo, infine, il dato secondo cui negli ultimi 12 mesi l’azienda ha rilasciato oltre 500 nuovi servizi, ma un esempio concreto dei vantaggi offerti dalle tecnologie di delivery automation e di sviluppo DevOps applicati internamente.
“La pandemia – spiega Gonzalo Usandizaga, presidente Sales Emea e Latam di Micro Focus – ha contribuito davvero allo shifting del paradigma. Agilità, capacità di scalare servizi e app in tempi rapidi, ma anche l’attenzione per la sicurezza nello sviluppo, come nel rilascio applicativo sono fondamentali per le aziende e tra le richieste più vive che raccogliamo sul campo dai clienti“.
Tanto più perché si è innalzato il livello della complessità da gestire. In uno scenario in cui il cloud ibrido è essenziale per essere “resilienti” ed il multicloud un ambiente favorevole per operare, resta evidente che la disponibilità di una postura di “intelligent cybersecurity”, la gestione delle identità, la protezione di dati e app – anche considerato il costo dei data breach – sono aspetti mandatori da affrontare.
Entra nel dettaglio Roman Schubiger, VP CyberRes (business line di Micro Focus): “Le sfide legate alla cybersecurity si sono moltiplicate in relazione anche al cambiamento nelle modalità operative attuali: il workplace è diventato “elastico”, l’utilizzo del cloud computing ha esteso l’esposizione delle aziende ed anche per questo le vulnerabilità applicative sono ancora più rischiose, in un contesto poi di maggior pressione anche per quanto riguarda i regolamenti relativi alla gestione dei dati ed alla privacy“.
Cloud, app, workplace e l’esposizione agli attacchi possono quindi essere considerati elementi caratterizzanti, dal punto di vista IT, di quella che sarà la nuova normalità. Micro Focus si vuole proporre in questo contesto come player globale accanto ai clienti per offrire la cyber resilience necessaria ai progetti di trasformazione digitale.
L’approccio di Micro Focus evidenzia l’importanza delle capacità in ambito advanced threat detection and response e si declina su tre pilastri principali: una proposta zero trust nella governance delle identità ed in fase di autenticazione, privacy by design – garantita dalla capacità di individuare, classificare e proteggere i dati – e l’adozione di DevSecOps come modello per individuare in modo efficace e rapido le vulnerabilità nel ciclo di sviluppo del software. Sopra a tutto, Micro Focus colloca le risorse di Intelligent Adaption e cioè la possibilità di abilitare lo scenario di cyber resilienza facendo leva sulle potenzialità dell’automazione e del machine learning.
Su questi aspetti si inseriscono anche le principali novità di Micro Focus Universe 2021. La più importante è legata al rilascio di Optic (Operations Platform for Transformation, Intelligence and Cloud). Per l’azienda si tratta di offrire la possibilità di accelerare le operazioni IT sfruttando l’intelligenza integrata nella piattaforma proposta in modo da riuscire a sfruttare il cloud in modo ottimale, superando la complessità della trasformazione dell’IT e quindi estendendo le best practice operative mantenendo effettivamente l’agilità del cloud.
Le funzionalità di Optic, che rappresenta l’evoluzione della proposta Micro Focus in ambito Itom, aiutano a comprendere meglio la sua reale utilità. Optic offre automazione dei processi unificata e quindi il miglioramento della produttività senza bisogno di dover ricorrere alla scrittura di codice personalizzato; funzionalità di discovery e mappatura della topologia degli ambienti cloud e on-premise, per una migliore gestione degli stessi basata su configurazioni coerenti; un’unica interfaccia self-service supportata da agenti virtuali intelligenti, per migliorare i tempi di risposta; opzioni di deployment flessibili per gli ambienti cloud, a container, o locali e viene infine proposta con licenze flessibili e funzionalità “modulari” in modo da non dover pagare per funzionalità non utilizzate.
“L’intelligenza di Optic permette di normalizzare, archiviare e dare un senso a tutti i dati prodotti dalla varietà di strumenti presenti negli ambienti IT – spiega Travis Greene, Micro Focus senior director of Itom Product Marketing – e in questo modo consente di risparmiare tempo e denaro. In pratica, l’intelligenza incorporata si traduce in una migliore analisi con algoritmi perfettamente sintonizzati per le fonti di dati riconosciute all’interno di Optic“.
La piattaforma consente di individuare, monitorare, gestire e governare i servizi cloud “in tandem con quelli on-premise”, in questo modo è più facile tenere sotto controllo i costi e valutare quali potrebbero essere le migliore scelte da fare in cloud. La piattaforma di fatto unifica la gestione delle prestazioni e della disponibilità per tutte le applicazioni e infrastrutture cloud ibride e locali, e resta aperta a nuove possibilità di utilizzo con le opzioni di distribuzione multicloud.
Per quanto riguarda invece la sicurezza dei dati, Micro Focus annuncia l’integrazione di Voltage SecureData con Snowflake, per consentire ai clienti di spostare i carichi di lavoro in modo trasparente e sicuro sulla piattaforma Snowflake senza compromettere i dati aziendali e nel rispetto delle normative sulla privacy. Allo stesso tempo i clienti che già utilizzano Snowflake acquisiscono le funzionalità di analisi dei dati sicure offerte da Voltage SecureData.
In questo modo la possibilità di unificare, integrare, analizzare e condividere i dati, precedentemente infruttuosi nei silos, offerta da Snowflake, incontra – grazie all’integrazione con Voltage SecureData – le esigenze di analisi sicura di DB, data lake e delle altre risorse informative. E’ possibile quindi proteggere dati sensibili in Snowflake, utilizzando il formato Nist standard, preservando l’encryption etc. nel rispetto della compliance per la privacy, e senza impatto sugli investimenti infrastrutturali già compiuti per analytics, data science e BI.
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