MongoDB, più che come semplice database NoSql, è evoluto nel tempo (la prima versione è nata nel 2009) come una vera e propria data platform, e continua a svilupparsi facendo leva su un’ampia comunità di sviluppatori (sono più quasi 25mila i clienti in oltre 100 Paesi). Il software è stato scaricato oltre 155 milioni di volte e, per quattro anni di seguito, MongoDB è stato classificato da Stack Overflow come “il database più desiderato dagli sviluppatori”. Ora sarà possibile utilizzarlo anche come servizio gestito sul cloud di Ovh, ed entra quindi nel portafoglio dell’offerta PaaS Ovh nel public cloud.
I trend di mercato attuali vedono un numero crescente di realtà migrare infrastrutture e software, compresi i database, verso i servizi gestiti in cloud. Con una tendenza evidenziata da Idc: una grande organizzazione europea su quattro intende diventare non solo utilizzatrice, ma anche produttrice di software entro il 2023. Queste aziende, comprese quelle in settori altamente regolamentati, devono quindi essere in grado di potersi focalizzare sulla creazione e sulla veloce innovazione in ambiente cloud, pur rimanendo conformi alle normative.
L’obiettivo è sfruttare i vantaggi di agilità insiti nel cloud computing e permettere ai propri sviluppatori di concentrarsi sulla creazione di valore, piuttosto che sull’amministrazione del database che di suo non aggiungere alcun valore.
“Il cloud non è più solamente un obiettivo per le organizzazioni europee. Sta diventando un’esperienza e un nuovo modello di business – spiega in particolare Archana Venkatraman, associate research director, cloud data management, Idc Europe. “Abbracciare il cloud, rimanere agili e spingere maggiormente sui servizi digitali è la chiave che consente a queste aziende di svilupparsi. Tuttavia, esse si trovano a dover bilanciare l’innovazione in cloud con la necessità di destreggiarsi in un complesso ambiente normativo e sono quindi alla ricerca di innovazione rapida e servizi completamente gestiti che possono aiutarle a concentrarsi sulla creazione di software e applicazioni, non sulla gestione dell’infrastruttura di base”. L’integrazione tra i database cloud-native per le applicazioni cloud-native e i fornitori di cloud europei ha quindi, secondo Idc, il potenziale per rendere molto più facile alle organizzazioni la generazione di valore, attraverso le scelte migliori per le applicazioni cloud, garantendo al contempo l’allineamento con le iniziative di federazione e sovranità dei dati come Gaia-X.
Alcune delle caratteristiche della piattaforma MongoDB si adattano in modo molto coerente proprio a soddisfare le esigenze attuali di sovranità, conformità e sicurezza. Da qui l’interesse di OvhCloud che insieme a MongoDB ha stretto la partnership per offrire ai clienti europei MongoDB As a Service, in modalità completamente gestita all’interno della propria offerta cloud.
La partnership tra i due player rende quindi gli obiettivi di trasformazione più semplici da raggiungere e consente agli sviluppatori di attivarsi in tempi rapidi sui nuovi progetti, beneficiando del rapporto prezzo/prestazioni e della prevedibilità dei costi, grazie al sistema verticalmente integrato di OvhCloud.
Inoltre, MongoDB offerto come servizio su OvhCloud è sviluppato puntando su sicurezza e privacy, così che le organizzazioni possano bilanciare la loro necessità di innovazione con la sovranità dei dati e la conformità alle leggi ed ai regolamenti dei diversi settori. Interviene così sul tema Jerome Deloziere, area vice president, southern europe di MongoDB: “Ogni organizzazione è definita da software e dati. La velocità di innovazione è fondamentale per soddisfare le esigenze dei cittadini, dei consumatori e dei clienti. Presto, queste organizzazioni avranno accesso a un servizio MongoDB completamente gestito su OvhCloud e potranno costruire, distribuire ed eseguire in modo sicuro potenti applicazioni sulla piattaforma dati cloud]…[”.
L’architettura di sicurezza della data platform ospitata su OvhCloud offre quindi crittografia a livello di singolo campo lato client, diritti di accesso granulari, l’auditing e le policy di data placement, per consentire ai clienti di adempiere correttamente alle attuali normative sui dati, tra cui il Gdpr, e allinearsi con altre iniziative aperte, trasparenti e di sovranità digitale, tra cui Gaia-X, Dsa e Dma.
Proprio in relazione alle iniziative sulla sovranità digitale come Gaia-X, la disponibilità di MongoDB sulle infrastrutture OvhCloud permette quindi anche ai clienti dei settori con regolamentazioni stringenti, come la sanità, la finanza e la pubblica amministrazione, di poter gestire meglio anche le app più avanzate in cloud, con il pieno controllo sui dati.
I vantaggi della partnership si riflettono per i clienti sulla possibilità di “proteggere le loro risorse nel rispetto delle normative europee grazie al cloud sicuro e affidabile di OvhCloud – dettaglia Sylvain Rouri, chief sales officer di OvhCloud – accelerandone al contempo il ritmo di innovazione, grazie all’utilizzo della piattaforma di database leader per sfruttare i dati“.
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