Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza considera prioritario il tema della transizione digitale ed ecologica, in linea con la grande attenzione al tema che deriva dall’Unione Europea, orientandosi verso lo sviluppo sostenibile ed uno scenario di Carbon neutrality al 2050.
Per il settore energy e utility il Pnrr è un’opportunità irrinunciabile per accelerare i processi di digitalizzazione in corso nel comparto; per beneficiare dei fondi in arrivo occorrerà però definire un piano di investimenti e trovare dei partner lato offerta con le competenze necessarie per supportare efficacemente le aziende del settore nella realizzazione di progetti di digitalizzazione nelle aree indirizzate dal Piano.
In questo scenario Atos, società francese di servizi IT, possiede una verticalizzazione storica sul settore energy e utility e vanta un portfolio di clienti di rilievo in Italia e all’estero. Le esperienze di progetti di digitalizzazione nelle principali utility italiane rappresentano dei casi di eccellenza che Atos esporta nel mondo. Grazie alle competenze verticali maturate e alle esperienze di rilievo realizzate in ambito internazionale, Atos rappresenta il partner ideale delle aziende del settore Energy & Utilities per indirizzare le opportunità di digitalizzazione offerte dal Pnrr.
Scopriamo con Antonio Picilli, dal 2020 responsabile del mercato Energy & Utilities per la Region Southern Europe (Francia, Iberia e Italia) di Atos e Global Executive Partner di Enel, quali sono i principali progetti di digitalizzazione realizzati da Atos nel settore Energy e Utilities.
L’hyperautomation semplifica i processi
“Atos ha realizzato diversi progetti di digitalizzazione innovativi per clienti del settore energy e utility in Italia che possono essere esportati e replicati in altri paesi del mondo dove le aziende sono presenti” racconta Picilli. Ne è un esempio un progetto di digitalizzazione dei processi di business realizzato da Atos per una delle maggiori utility italiane.
“Il nostro cliente aveva una serie di processi di business legati alla gestione dei clienti (contratti, anagrafiche, fatturazione, ecc.) che richiedevano la necessità di attività umane molto cost-intensive – parliamo di decine di milioni all’anno – e presentavano un rischio elevato di errore derivante dall’attività umana”, spiega Picilli.
Attraverso le tecnologie di Hyperautomation, uno dei pilastri dell’offerta di Atos e ambito indirizzato dal Pnrr, il progetto ha consentito all’azienda di: ridurre del 20% i costi sostenuti per svolgere le attività manualmente; gestire decine di migliaia di ticket/documenti con un livello di precisione di oltre il 99%
“Questi risultati sono stati ottenuti dopo sei mesi di verifica della fattibilità del progetto in cui sono stati reingegnerizzati tutti i processi di business dell’area contact center, billing e credito. Questo ha permesso uno snellimento dei processi e un’automazione delle singole fasi di questi processi di business. Il progetto è costato al cliente alcuni milioni di euro, investimento che è stato recuperato nei primi 8 mesi di execution”.
Questo progetto è stato un caso di successo italiano che il cliente ha già replicato in alcuni dei paesi esteri in cui opera.
Analytics per profilare i clienti
Un’innovazione disruptive nel settore energy e utility riguarda l’adozione dei nuovi sistemi di Smart Metering di seconda generazione che permetteranno di analizzare con precisione l’andamento dei consumi di energia giornalieri, con dati di misura rilevati ogni 15 minuti.
Anche su questo ambito innovativo, Atos è in grado di supportare le aziende nella realizzazione di progetti con l’obiettivo di migliorare la conoscenza del cliente, attraverso un’analisi più dettagliata e in tempo quasi reale dei consumi, con la possibilità di identificare e profilare dei cluster su cui fare offerte e proposte mirate e personalizzate.
“Per una grande utility italiana abbiamo progettato un data lake che potesse contenere tutte le informazioni sui consumi dei clienti acquisite nell’arco di un anno. Combinando i dati rilevati dagli smart meter di seconda generazione con una tecnologia avanzata di analytics, l’azienda è stata in grado di costruire delle offerte ad hoc per cluster di clienti o perfino per singolo utente, in un’ottica pay per use” spiega Picilli.
Anche questa esperienza, nell’arco del 2022, verrà esportata in tutti i Paesi dove il cliente di Atos opera come distributore e venditore di energia.
Digital Twin per simulazioni virtuali
Oltre alle esperienze già citate a livello italiano, Atos sta realizzando dei progetti di rilievo in Europa basati sulla tecnologia del Digital Twin, ovvero la creazione del gemello virtuale di un oggetto che integra IoT, Intelligenza Artificiale, Machine Learning e Analytics.
“Per un cliente francese stiamo realizzando il gemello virtuale di un reattore nucleare di nuova generazione. Siamo partiti a marzo 2020 con lo sviluppo di un super computer (HPC) e dei modelli virtuali da cui abbiamo realizzato una replica virtuale del reattore per poter effettuare tutte le attività di simulazione senza la necessità per l’azienda di costruire un prototipo fisico” racconta Picilli. “Questo progetto consentirà all’azienda di risparmiare materiali e ridurre i tempi di realizzazione del reattore. La sperimentazione durerà ancora alcuni anni: solo quando tutti gli algoritmi impiegati nelle simulazioni daranno risultati positivi si passerà alla realizzazione dell’oggetto fisico”.
In ambito Digital Twin, Atos ha in corso anche un’altra iniziativa indirizzata al settore Energy & Utilities: l’azienda sta sviluppando internamente un simulatore, basato sulla rappresentazione virtuale di una rete elettrica, che permetta alle utilities di testare la propria rete e fare simulazioni di carico.
Gestire gli impianti critici offshore
Infine, tra le esperienze più significative di respiro europeo realizzate da Atos, Picilli segnala il progetto sviluppato per la francese Ailes Marines, società di Iberdrola. “L’azienda sta realizzando un campo eolico offshore situato in mezzo all’oceano. Nella fase di costruzione, Iberdrola aveva la necessità di gestire e monitorare tutte le infrastrutture critiche e le comunicazioni, in qualsiasi condizione atmosferica” spiega Picilli. “Abbiamo proposto ad Iberdrola un nostro sistema proprietario per gestire le comunicazioni in ambienti critici e abbiamo realizzato sulla piattaforma offshore sia la parte di gestione e monitoraggio della piattaforma, sia la gestione delle comunicazioni critiche”. Il sistema continuerà ad essere operativo anche dopo l’ultimazione del campo eolico, che vedrà la sua piena operatività nel 2023.
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