Nell’ultimo anno, il nostro Paese è stato duramente colpito dalla crisi pandemica. L’Italia è stato il primo Paese in Europa a dover affrontare la pandemia e questo ha generato impatti negativi – sia a livello economico che sociale – maggiori rispetto agli altri Paesi europei. Nel 2020, infatti, il prodotto interno lordo si è ridotto dell’8,9%, a fronte di un calo medio nell’Unione Europea del 6,2%.

Per rilanciare la crescita dopo la pandemia, l’Unione Europea ha lanciato un piano di investimenti pubblici nazionali dotato di risorse mai viste prima: 750 miliardi di euro ripartiti tra i diversi stati membri. Lo scorso 22 giugno l’approvazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) Italia Domani ha posto le basi per l’erogazione dei fondi europei destinati all’Italia, 191,5 miliardi di euro entro il 2026.

Le riforme previste sono raggruppate in 6 missioni, ciascuna delle quali rappresenta un’area tematica di investimento:

  • Missione 1: Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo
  • Missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica
  • Missione 3: Infrastrutture per una mobilità sostenibile
  • Missione 4: Istruzione e ricerca
  • Missione 5: Inclusione e coesione
  • Missione 6: Salute
La distribuzione delle risorse del RRF per "Missione". Fonte: Pnrr
La distribuzione delle risorse per missione (fonte: Pnrr)

Il piano prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale, un percorso che nel nostro Paese sconta un ritardo rispetto agli altri Paesi europei a causa della mancanza di infrastrutture adeguate, della struttura del tessuto produttivo italiano (con le Pmi più restie all’innovazione), oltre alla scarsa propensione verso le tecnologie digitali del settore pubblico.

L’opportunità offerta dal Pnrr ad imprese e pubbliche amministrazioni è quella di beneficiare di un sostegno agli investimenti per traguardare la trasformazione digitale. Un’occasione irripetibile che, se sfruttata al meglio, porterà enormi vantaggi alle aziende italiane pubbliche e private. Per riuscirci bisognerà però orientarsi all’interno delle numerose misure previste e trovare interlocutori, system integrator, aziende lato offerta che sappiano interpretare le necessità di grandi aziende, Pmi ed enti pubblici e offrano supporto anche nella domanda di accesso ai fondi.

In questo scenario Atos, società europea di servizi IT che da sempre opera in allineamento alle indicazioni dell’Unione Europea, si propone come partner di imprese e PA nell’indirizzare le opportunità di digitalizzazione offerte dal Pnrr grazie a competenze tecnologiche consolidate ed esperienze di rilievo realizzate negli ambiti traguardati dal Piano.

Cloud computing, volàno per la digitalizzazione

Complessivamente il Pnrr mette sul piatto circa 40 miliardi di euro destinati alla digitalizzazione del Paese. Di questi, 33,6 miliardi saranno indirizzati alla transizione digitale del mondo pubblico e del sistema produttivo privato: più di 9 miliardi per innovare, digitalizzare e mettere in sicurezza la PA, mentre 23,89 miliardi alla digitalizzazione del sistema produttivo per aumentarne la competitività. I restanti 6,68 miliardi per spingere la trasformazione digitale in ambito culturale e turistico.

Tra gli ambiti tecnologici trasversali alle diverse riforme, il cloud computing rappresenta un volano per la digitalizzazione sia del sistema produttivo che della Pubblica Amministrazione. Nel Pnrr sono previsti investimenti volti a promuovere l’adozione di servizi di cloud computing da parte delle aziende, insieme alla migrazione al cloud delle pubbliche amministrazioni centrali e locali che stimolerà lo sviluppo di un ecosistema di servizi basati sul “cloud”. In particolare, le amministrazioni pubbliche potranno scegliere se migrare verso un Polo Strategico Nazionale – una nuova infrastruttura cloud nazionale all’avanguardia – o verso un cloud pubblico sicuro, a seconda della sensibilità dei dati e dei servizi coinvolti.

Atos, grazie a consolidate competenze in ambito cloud computing, rappresenta il partner ideale per imprese ed enti pubblici che intendono traguardare la cloud transformation. L’azienda è infatti tra i membri fondatori di Gaia-X, fondazione nata nel novembre 2020 per indirizzare lo sviluppo di un cloud europeo per la gestione dei dati in sicurezza e nel rispetto delle normative di data privacy, non solo in ambito nazionale ma anche tra i diversi paesi europei. Il Pnrr indica proprio Gaia-X come contesto di riferimento per lo sviluppo del Polo Strategico Nazionale, il cloud che consentirà la realizzazione di servizi utilizzabili in modo aperto sia per i diversi settori di industria, sia per la Pubblica Amministrazione. Atos partecipa alle attività di Gaia-X a livello centrale e locale, anche con ruolo guida in alcuni gruppi di lavoro, mettendo a disposizione le proprie competenze su Gaia-X per la realizzazione del Polo Strategico Nazionale oltre che per supportare tutte le realtà pubbliche o private che intraprenderanno dei progetti in ambito cloud.

Hpc per un’intelligenza artificiale ad alte prestazioni

Un’altra delle tecnologie citate dal Pnrr come risorsa fondamentale per la digitalizzazione della pubblica amministrazione, oltre che come strumento per lo sviluppo della cybersecurity, è l’High Performance Computing (Hpc) che consente di ottenere un miglioramento delle prestazioni per diverse aree applicative ed apre nuove prospettive in campi come il controllo e la gestione delle infrastrutture, la lotta alle frodi, l’analisi dei dati sanitari per definire cure mirate, la meteorologia.

Atos propone una tecnologia Hpc totalmente progettata e prodotta in Europa, supportandone l’applicazione con attività di ricerca in partnership con importanti istituzioni italiane e in centri di competenza per i diversi ambiti di applicazione localizzati in Europa. Tra le esperienze più significative realizzate da Atos in quest’ambito quella di Cineca, per il quale è stato sviluppato il secondo supercomputer più potente al mondo che può eseguire fino a 250 milioni di miliardi di operazioni al secondo, oltre al supercomputer dell’Ecmwf, il centro europeo per le previsioni meteorologiche, il più grande del suo genere al mondo. Grazie alla tecnologia Hpc di Atos, la pubblica amministrazione italiana, in linea con quanto enunciato dal Pnrr, sarà in grado di sfruttare le potenzialità dell’AI per trasformare in conoscenza i dati e sviluppare nuovi servizi e competenze.

Hyperautomation per una PA più digitale

Un altro ambito tecnologico su cui Atos vanta competenze distintive è quello dell’Hyperautomation con soluzioni che, combinando tecnologie e metodologie per la trasformazione e la gestione dei processi con la robotica e l’intelligenza artificiale, consente di svolgere operazioni ripetitive a grande velocità, riducendo notevolmente il margine di errore.

Grazie alle tecnologie e piattaforme di Hyperautomation è possibile digitalizzare i processi, automatizzare le attività dei backoffice, eliminare il “backlog” nell’erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese, rendendo la Pubblica Amministrazione più agile.

Atos opera da anni su progetti di Hyperautomation a livello nazionale e internazionale che hanno consentito ad enti pubblici e private di aumentare la propria produttività, riqualificare il lavoro svolto dai propri dipendenti su attività a più alto valore aggiunto e offrire agli utenti un servizio migliore.

Gli investimenti di Atos per la trasformazione digitale del Paese
Gli investimenti di Atos per la trasformazione digitale del Paese

La trasformazione digitale indirizzata dal Pnrr indirizza anche ulteriori componenti tecnologiche quali l’Internet of Things, il cognitive o l’edge computing, in cui Atos ha sviluppato competenze significative, distinguendosi per le attività di ricerca che la posiziona prima azienda Ict per presenza nei progetti dell’Unione Europea.

Siamo solo ai nastri di partenza, ma la trasformazione digitale traguardata dal Pnrr è un’occasione decisiva per il Paese. Per questo imprese e PA non possono farsi trovare impreparate: è necessario attivarsi subito per sfruttare al meglio questa opportunità. Atos, partendo dalle specifiche esigenze di ogni organizzazione, è in grado di identificare il giusto mix di tecnologie e metodologie per progettare soluzioni mirate e affiancare aziende private e pubbliche nel percorso tracciato dal Pnrr per il futuro dell’Italia.

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