E’ ospitato nel Green Data Center di Ferrera Erbognone, in provincia di Pavia, il “nuovo” Hpc4 di Eni (Hpc4 è operativo dal 2018), basato sui server Hpe ProLiant DL385 Gen10 Plus. Hpe ha provveduto a raddoppiare la capacità di storage ed incrementare la sostenibilità del supercomputer Eni che viene utilizzato per accelerare la scoperta di nuove fonti di energia grazie a capacità di modellazione e simulazione migliorate, riducendo i costi operativi ed i consumi energetici.
Più nel dettaglio, la capacità di storage del sistema “aggiornato” arriva oggi a 10 petabyte e viene introdotto il sistema Cray ClusterStor E1000 con Hpe Data Management Framework per sostenere i workload complessi tipici. Oggi il supercomputer sfrutta 1.500 nodi di server Hpe ProLiant DL385 Gen10 Plus, con funzionalità di sicurezza avanzata integrate. La capacità di calcolo è offerta dai processori Amd Epyc di terza generazione per i workload di modellazione e simulazione, con le capacità di accelerazione e grafica mirata per workload ad alta intensità di immagini attraverso l’acceleratore Amd Instinct MI100 e le Gpu Nvidia V100 e A100 Tensor Core.
Si tratta per Eni di indirizzare le esigenze di energia a supporto della crescita e della digitalizzazione perché, come spiega Stefano Venturi, presidente e amministratore delegato di Hewlett Packard Enterprise Italia “]…[La capacità di elaborare ed estrarre valore dai dati aiuta le organizzazioni a identificare nuove opportunità e rimanere competitive”.
Il nuovo computer prevede una componente “as a service” attraverso la piattaforma edge to cloud di Hpe, Greenlake, funzionale proprio a migliorare l’accuratezza della modellazione e delle simulazioni ad alta intensità di immagini, esigenze tipiche del comparto energy, quando si tratta di individuare nuove risorse di energia. Antonio neri, presidente e Ceo di Hpe: “Nell’era degli insight, la capacità di sfruttare i dati in modo efficiente e rapido avrà un ruolo significativo nell’ottenere risultati di business ottimali. Le soluzioni integrate di calcolo ad alte prestazioni (Hpc) e Hpe Greenlake supportano Eni nell’ottenere una maggiore accuratezza delle immagini delle analisi sismiche critiche e sono fondamentali per incrementare i risultati nella produzione di energia]…[“.
Greenlake, in particolare, è utilizzata come piattaforma per consentire ad Eni di monitorare facilmente l’utilizzo di Hpc4 ed i suoi consumi, per renderne l’utilizzo più sostenibile. Questo è possibile grazie alle capacità della piattaforma di combinare governance, visibilità e compliance tipiche degli ambienti on-premise.
La piattaforma edge-to-cloud Hpe Greenlake infatti può essere ospitata on-premise, nell’edge o in una struttura di colocation, e combina la semplicità e l’agilità del cloud con la governance, la conformità e la visibilità offerte dall’hybrid IT. Comprende una gamma di servizi cloud che accelerano l’innovazione, inclusi servizi per bare metal, elaborazione, gestione dei container, sistemi di pagamento core, protezione dei dati, cartelle cliniche elettroniche, 5G, Hci, Hpc, operazioni di machine learning, networking, risk management, Sap Hana, storage, Vdi e virtual machine.
Per Hpe, Greenlake rappresenta ad oggi è un business da 5,2 miliardi di dollari di valore contrattuale totale, supportato dall’attività di vendita di 900 partner. La piattaforma conta 1.200 clienti aziendali in 50 Paesi, in tutti i settori industriali e di tutte le dimensioni, comprese diverse aziende Fortune 500, organizzazioni governative e del settore pubblico, ma anche le Pmi.
L’utilizzo migliore delle risorse è inoltre supportato da Hpe Asset Upcycling Services che permette anche la riduzione dei rifiuti elettronici. Questo approccio rientra nell’iniziativa di circular economy di Hpe Financial Services: la longevità degli asset consente il riutilizzo dei prodotti ed anche in questo caso riciclando le apparecchiature del sistema Hpc4 esistente e sostituendole con soluzioni più recenti risulta di minor impatto per l’ambiente.
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