L’epoca di incertezza che il mercato sta attraversando a causa del Covid, della guerra e della crescente inflazione, genera forti stimoli che impattano sul business delle aziende e sulle attività della pubblica amministrazione che sono sempre di più chiamate a realizzare la piena transizione digitale. In questo scenario, le organizzazioni devono essere più resilienti, riadattare rapidamente le loro strategie e soprattutto innovare perché la trasformazione digitale supporta l’agilità e la reattività.

Nascono per questo le “composable enterprise”, con un nuovo modello architetturale di strutturazione dei processi e nuove tecnologie in grado di rispondere al cambiamento. Ne parla in questa intervista Walter Ambu, Founder & President di Entando, azienda di origine italiana ma sviluppatasi oltreoceano, che in questo settore si pone all’avanguardia.

Cosa si intende per “composable enterprise” e qual è l’approccio distintivo di Entando verso questo nuovo paradigma.

Walter Ambu, Founder & President di Entando
Walter Ambu, Founder & President di Entando

“Le composable enterprise rivedono i loro processi di business in modo componibile puntando sulle business capabilities – esordisce Ambu -, ovvero si creano dei processi, che sono facilmente adattabili, modificabili e riutilizzabili all’occorrenza all’interno dell’organizzazione. Si sviluppano così più velocemente applicazioni che permettono alle aziende di rispondere alle nuove esigenze del mercato. Alla base di questo approccio, vi sono le Application Composition Platforms che consentono di realizzare le applicazioni composable e cloud-native, paradigmi tecnologici che Gartner annovera tra i trend più strategici per le imprese e sui quali Entando basa la propria attività”.

Ciò che contraddistingue Entando sul mercato è infatti questo business model che abbina l’approccio composable al mondo cloud, con un mindset innovativo di sviluppo delle applicazioni. “Siamo tra i primi player a livello globale ad offrire questo modello nel mondo open source con una piattaforma che aiuta a creare applicazioni web componibili e cloud native e a sfruttare al meglio gli ambienti Kubernetes, lo standard “de facto” della nuvola”.

Operiamo in quel contesto nel quale il PNRR focalizza gli investimenti sul digitale, prosegue Ambu: “L’obiettivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è quello di potenziare il cloud, il che significa che la pubblica amministrazione e le aziende sono incoraggiate a spostare sempre più applicazioni sul cloud per favorire un processo di modernizzazione. App che possono essere semplicemente spostate o completamente ricostruite nel tempo. In Entando proponiamo la seconda opzione, con la tecnica della experience overlay che permette agli sviluppatori di modernizzare l’esperienza dell’utente collegandosi alle piattaforme preesistenti, massimizzando dunque gli investimenti. Ciò consente infatti miglioramenti rapidi, a basso costo e a basso rischio e favorisce al contempo la user experience e la semplificazione degli aggiornamenti del back-end nel tempo”. Le componenti applicative di Entando sono molteplici e vanno dal gestionale, ai sistemi di pagamento con carta di credito, alla gestione cataloghi di siti di e-commerce, solo per fare alcuni esempi, prosegue Ambu.

Il modello composable garantisce alle imprese estrema rapidità. Lo conferma ancora una volta Gartner, stimando che, nel 2023, la sua adozione porterà a incrementare dell’80% la velocità di creazione di nuove funzionalità di business delle aziende e che entro il 2024 il 70% delle imprese richiederà ai fornitori software applicazioni composable come requisito essenziale. “E’ questa rapidità che dà valore al business – sottolinea il manager – e pertanto da qui ai prossimi 3-4 anni le aziende svilupperanno sempre più applicazioni composable ex-novo, cercando di riadattare, reingegnerizzare e modernizzare in questa modalità gli asset già presenti in azienda”.

“L’Application Composition Platform di Entando segue un processo di sviluppo che è riconosciuto come journey delle 4C spiega Ambu -, la fase create, tipicamente a cura dei team di sviluppo, comporta la creazione delle componenti e la loro personalizzazione; segue la fase curate, ovvero di gestione dell’hub dei componenti; la fase compose comporta il riassemblamento in business capabilities e l’inserimento nel marketplace; a quel punto l’applicazione è pronta online e segue dunque la fase consume quando l’utente accede ai servizi dell’applicazione. Al centro dei processi c’è il concetto di marketplace che per Entando è rappresentato dall’Hub, il centro di controllo e di governance di un’azienda, dove settare tutte le policy e gli standard aziendali legati allo sviluppo delle applicazioni, come quelli relativi alla “sicurezza“. All’interno della proposition, l’Entando Hub rappresenta pertanto un nuovo elemento di rilievo che facilita il lavoro ai team di sviluppo, fornendo un repository per i moduli delle applicazioni. I moduli possono essere singoli componenti dell’applicazione, insiemi di Packaged Business Capabilities (PBC), soluzioni complete o modelli di soluzioni.

Entando

Un altro importante step nel percorso di sviluppo di Entando è rappresentato dalla release 7.0 che costituisce uno strumento di allineamento tra le funzioni di business e quelle IT nella costruzione degli asset digitali. A quali esigenze di mercato fa fronte la soluzione Entando 7.0, risponde Ambu: “La nostra nuova soluzione automatizza completamente i processi composable dando la possibilità agli sviluppatori di creare componenti su diversi stack tecnologici, tipicamente micro front-end e micro servizi fortemente modulari. Un nuovo meccanismo di provisioning offre all’editor low-code di Entando un rapido accesso al nostro Hub centralizzato di moduli applicativi riutilizzabili in un ambiente cloud-native. Forniamo in pratica uno strumento di “impacchettamento”, dove le diverse componenti vengono assemblate tra loro e inserite nell’Hub fornendo una vista business di tutti i digital asset dell’azienda. Si tratta ancora una volta di un’importante evoluzione che consente alle imprese di concentrarsi sulla sicurezza, sull’affidabilità e sulla distribuzione semplificata delle applicazioni componibili”.

Entando

Quale ruolo giocano i partner nella strategia di Entando e come contribuiscono allo sviluppo del business. “I partner sono il cuore del nostro modello – sottolinea Ambu -. Li abilitiamo a essere il più rapidi possibile nello sviluppare le applicazioni in questa modalità. Il nostro modello open source si basa su una rete di partner di aziende e di system integrator che creano le applicazioni già in modalità composable per i loro clienti, con il vantaggio di avere un modello di sviluppo che accelera la velocità di creazione di tali applicazioni. I partner acquisiscono così un approccio da vendor di prodotto, perché le mini-applicazioni software sono progettate per essere riutilizzate molteplici volte per diversi clienti in modo sistemico e standardizzato, cosa che tipicamente l’integratore non fa”.

I prossimi step nella roadmap di Entando. “Il nostro obiettivo è quello di continuare a semplificare il processo di sviluppo e riuso di tutte le componenti per renderlo sempre più rapido facendo in modo che si crei una perfetta integrazione con i sistemi aziendali. Ci focalizziamo su questo aspetto per migliorare e semplificare quella che definiamo la developer joy. Vogliamo, da un lato, creare applicazioni moderne componibili e, dall’altro, continuare a fornire alle organizzazioni strumenti agili che consentano di sviluppare applicazioni fortemente resilienti per essere più rapidi ad affrontare il cambiamento. Ci concentreremo inoltre sempre più sull’Hub (Entando lo renderà pubblico a breve) come repository di componenti di asset riusabili e sugli aspetti di definizione delle governance e delle politiche aziendali sempre nell’ottica di una maggiore standardizzazione nella gestione dei processi di sviluppo e riuso delle packaged business capability”, conclude Ambu.

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