Opera nell’industria di produzione di materiali edili, Gruppo Holcim, e fornisce soluzioni al comparto con una presenza a livello globale. Edificare e ristrutturare, soprattutto negli ultimi anni richiede però di essere sostenibili, non solo ai clienti finali che “vivono” gli edifici, ma anche a chi produce i materiali. E’ da oltre 20 anni che il gruppo è impegnato a rendere ecosostenibili i propri stabilimenti e gli impianti; vuole in particolare ridurre le emissioni di carbonio fino ad arrivare ad essere Net Zero. E per questo, primo grande produttore di cemento, gruppo Holcim ha sottoscritto l’impegno delle Nazioni Unite per contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi centigradi, rispetto ai livelli pre-industriali.
Il bisogno
Facile immaginare l’importanza di un’infrastruttura IT efficiente, per un’azienda così distribuita, infrastruttura alla base delle economie dei processi, e per questo anche “primo passaggio” per essere effettivamente sostenibili poi in produzione.
A livello IT, automazione e semplificazione giocano un ruolo importante, e il cloud rende più facile sfruttarle a proprio vantaggio. L’azienda conta già il 60% delle applicazioni e dei processi eseguiti in cloud, ed entro l’inizio del 2023 conta di portarne in cloud il 100% (su cloud privati e pubblici), ha scelto inoltre di proseguire il suo viaggio in questa direzione sfruttando i vantaggi dell’iperconvergenza con Nutanix e la sua piattaforma. L’intento è quello di ridurre dei costi dell’infrastruttura IT, la complessità e la necessità di personale specializzato in siti remoti e periferici assicurandosi però anche la possibilità di sfruttare tutte le applicazioni locali, i desktop virtuali e i servizi di filiale su un’unica piattaforma iperconvergente.
La soluzione e il metodo
E’ l’approccio alla base di Nutanix Robo v2 (la seconda versione delle soluzioni Remote Office Branch Office), che permette di lasciarsi alle spalle un’infrastruttura IT giunta a fine vita, con sistemi informatici virtualizzati, storage centralizzato, firewall e costosi sistemi di backup. In particolare gruppo Holcim sceglie Robo v2.1, implementando anche le funzionalità di elaborazione grafica, lo fa a partire dall’attivazione di cluster Nutanix con tre nodi, mantenendo il livello di sicurezza del firewall e modernizzando il backup con una soluzione SaaS. Soprattutto, il gruppo beneficia della possibilità offerta dalla piattaforma Nutanix di ottimizzare ed evolvere il servizio infrastrutturale su base ricorrente, garantendo le attività di versioning e la standardizzazione nelle diverse aree geografiche, sulla scorta di un’unica piattaforma che consente di gestire qualsiasi applicazione, ovunque, negli ambienti ibridi multicloud.
Un aspetto importante considerato come dell’organizzazione IT del gruppo Holcim, che opera principalmente da Madrid, fa parte la divisione Global I&O Emea, responsabile della fornitura di servizi infrastrutturali e operativi al Digital Center Emea. Queste realtà, infatti, offrono servizi innovativi a più di 30mila utenti in 53 Paesi delle regioni Europa, Africa e Medio Oriente (Emea) con una capacità “installata” di oltre 80 milioni di tonnellate di cemento all’anno. L’implementazione in ogni sede è operata per il gruppo con la collaborazione di Scc Spagna.
Di fatto i responsabili IT di ogni installazione ricevono i pacchetti preconfigurati dal partner, che fornisce inoltre il supporto necessario con la collaborazione di Nutanix.
I vantaggi
Ratio, vantaggi del modello ed obiettivi vengono così delineati proprio da Francisco Javier Mollá, Global I&O Service Delivery manager per l’area Emea di Holcim Group: “Volevamo che Nutanix ci aiutasse a fornire soluzioni business locali efficienti a complemento dei servizi implementati sulla piattaforma centralizzata ospitata sul cloud pubblico di Aws. Il reparto IT ha contribuito notevolmente a ridurre il consumo di elettricità grazie a nuove macchine più efficienti e alla centralizzazione dei servizi nel cloud pubblico. Ed utilizzare solo le risorse necessarie significa anche risparmiare in termini di efficienza e di emissioni CO2“. E proprio la riduzione nei consumi di elettricità è il beneficio più sottolineato dal reparto IT, insieme all’automazione. Prosegue Mollá: “Ora gestiamo tutti i bundle da un’unica console e siamo in grado di automatizzare attività critiche come le patch di sicurezza. Un altro grande vantaggio che abbiamo riscontrato è la scalabilità. La possibilità di adattarsi dinamicamente alla domanda in base alle esigenze di business ha un valore evidente”.
Per quanto riguarda la sicurezza, invece, e la business continuity i miglioramenti arrivano legati al fatto che le risorse storage non rappresentano più un singolo punto di vulnerabilità. Mentre prima se la cabina di archiviazione si fosse guastata, il sistema sarebbe risultato del tutto fuori servizio, ora, grazie allo storage virtualizzato e distribuito, il problema non sussiste ed il modello pay as you go consente all’azienda di pagare solo per ciò che serve senza vincoli e costi di licenza elevati.
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