Oggi si fa strada un nuovo tipo di cloud, allineato al crescente sviluppo di applicazioni che si prevede richiederanno nei prossimi anni performance sempre più elevate, minore latenza e una scalabilità globale reale. In questo scenario, Akamai Technologies si attrezza per anticipare le necessità del mercato puntando su nuove location, servizi e funzionalità cloud.

Akamai lavora in particolare alla realizzazione di cinque siti di cloud computing a livello globale, alcuni già inaugurati e altri in via di apertura nei prossimi mesi. Si tratta nel complesso di un primo passo verso l’integrazione di servizi di computing, storage e database sulla stessa struttura portante che oggi supporta la rete edge dell’azienda, distribuita su circa 4.200 sedi in 134 paesi.

I nuovi siti di Akamai includono, in particolare, la struttura di Washington DC, considerata uno tra gli hub più strategici a livello mondiale e posizionata in una zona in cui è presente oltre la metà della totalità dei principali data center degli Stati Uniti. Il nuovo sito di Chicago consente ai clienti Akamai di accedere a servizi di cloud computing nel quinto mercato di data center al mondo; si tratta di una soluzione di replica interessante per il carico di lavoro multicloud sensibile alla latenza di Philadelphia e Washington. Seattle è l’ottavo mercato più grande degli Stati Uniti ed è diventata un importante hub di data center per le aziende nel Pacifico Nord-Occidentale. La presenza in questa città permette ad Akamai di accedere a una crescente community di sviluppatori e clienti di startup. Il nuovo sito di Parigi sorge in una posizione strategica per supportare le aziende dell’Unione europea ad affrontare le crescenti sfide legate al controllo dei dati e dispone peraltro della più alta concentrazione di data center in Europa. Infine, il nuovo sito di Chennai può offrire all’azienda un maggiore accesso ad uno dei più grandi hub IT dell’India in un mercato particolarmente promettente per il cloud. Un sondaggio condotto tra i partner di Akamai lo scorso aprile, rileva infatti che il 48% degli intervistati in India stima di destinare una percentuale tra il 21 e il 40% dei propri budget IT al cloud.

Tutte le nuove strutture di Akamai dispongono delle architetture e delle configurazioni hardware necessarie per offrire risorse cloud scalabili e performanti agli utenti commerciali sulla rete globale dell’azienda, che adotta così un approccio nuovo al cloud computing, cambiando il modo con cui sviluppatori e aziende creano, distribuiscono e proteggono applicazioni e dati a tutti i livelli del computing, dal core all’edge. Alla base di tutti i nuovi siti e delle funzionalità di cloud computing c’è Akamai Connected Cloud, la piattaforma edge e cloud distribuita annunciata a febbraio.

Adam Karon, chief operating officer e general manager del reparto Cloud Technology Group di Akamai Technologie
Adam Karon, Coo e general manager reparto Cloud Technology Group di Akamai Technologie

“Il carico di lavoro distribuito richiede un’infrastruttura distribuita – commenta Adam Karon, chief operating officer e general manager del reparto Cloud Technology Group di Akamai Technologies –. L’architettura cloud tradizionale e centralizzata non è stata progettata per soddisfare le esigenze di sviluppatori e aziende, che devono garantire migliori user experience, per le quali è sempre più necessario collegare le applicazioni e i dati al cliente. Quello che stiamo costruendo è concepito per un mondo nuovo – prosegue Karon -. Abbiamo il vantaggio di vedere il cloud da una prospettiva diversa rispetto a molti altri, data la natura della nostra azienda e la nostra client base. I feedback che riceviamo, non solo dai nostri clienti, ma anche da nostri concorrenti, confermano che la nostra vision edge-in risolve molti dei problemi di scalabilità e portabilità rispetto alle attuali opzioni del cloud centralizzato”.

Oltre a ridimensionare i propri servizi di cloud computing, Akamai sfrutta l’esperienza maturata nella distribuzione di contenuti per collegare ogni sede alla struttura portante globale dell’azienda. In questo modo, Akamai può fornire ai maggiori clienti commerciali semplicità e accessibilità dei propri servizi di cloud computing basati su Linode grazie a una struttura progettata in ottica futura.

In virtù di questa nuova strategia, Akamai annuncia alcune altre novità, come le nuove installazioni premium, un’allocazione prevedibile di risorse e budget e una gestione semplificata delle Sku (Stock Keeping Unit) per maggiori carichi di lavoro commerciali. Akamai, inoltre, raddoppia la capacità di storage portandola a un petabyte, con un miliardo di oggetti per bucket. L’aggiornamento consente alle aziende di accedere a volumi di dati più elevati per creare applicazioni cloud-native e soluzioni di analisi scalabili, performanti e a bassa latenza. Infine, l’azienda annuncia i suoi piani per il lancio di Akamai Global Load Balancer, uno dei primi servizi integrati pianificati a seguito dell’acquisizione di Linode da parte di Akamai. Le nuove funzionalità di bilanciamento del carico globale garantiscono l’assenza di un singolo punto di guasto, indirizzando le richieste di traffico al data center ottimale per ridurre al minimo la latenza.

Akamai Global Load Balancer unisce le funzionalità esistenti di Linode NodeBalancers per il bilanciamento del carico di traffico locale ai servizi Akamai Global Traffic Manager e Application Load Balancer. L’integrazione ottenuta consente ai clienti di scegliere tra il bilanciamento del carico locale e globale sulla rete di Akamai, e sul numero di siti, in rapida espansione.

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