La necessità di andare oltre le “singole” tecnologie ha spinto in quest’ultimo anno Dxc Technology a creare una connessione tra le tecnologie dei diversi vendor per posizionare l’azienda come un interlocutore “completo” che possa fornire soluzioni a supporto di aziende e PA. “Coscienza più tecnologia” esordisce Eugenio Maria Bonomi, amministratore delegato di Dxc Technology Italia, raccontando la strategia sottesa di connettere tutte le tecnologie a portafolio, in un “gioco di connessioni” tra player attivi in un mercato che ogni 18 mesi presenta tecnologie dirompenti che devono essere gestire. Ultima fra tutte l’ondata di intelligenza artificiale.

L’intento del system integrator – nato dalla fusione di diverse anime – è quello di “sollevare” i clienti dagli oneri della trasformazione e di gestire le resistenze al cambiamento, sia nelle aziende private sia nella PA, ambito che per Dxc vale il 50% del proprio business. “La crescita di Dxc nel mondo della PA è stata quasi inaspettata, arrivando a raccogliere la metà del nostro giro d’affari” spiega Nicola Mangia, Italy Public Sector General Manager di Dxc Technology Italia, grazie alle convenzioni rilevanti strette con Consip, agli accordi quadro e una presenza consolidata nel mondo della scuola.

Il peso della pubblica amministrazione

Nicola Mangia, Italy Public Sector General Manager, Dxc Technology
Nicola Mangia, Italy Public Sector general manager, Dxc Technology

La recente convezione Consip, siglata insieme al gruppo Rti (composto da Datamanagement Italia, Digitouch Technologies, DS Tech, Eustema, Exprivia, Lutech, KeyPartner, Links Management and Technology e Parsec 3.26), prevede l’affidamento di “Servizi applicativi in ottica cloud e Pmo 2” per la PA, per offrire servizi digitali, cittadinanza digitale, migrazione sul cloud. 
Mentre l’accordo stipulato a luglio con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci) riguarda la gestione dei sistemi informatici della Farnesina, garantendo disponibilità delle applicazioni e integrità dei dati. L’appalto, della durata di 48 mesi, è volto a migliorare l’efficienza dei servizi di assistenza e manutenzione delle postazioni di lavoro e degli ambienti tecnologici, con servizi di supporto anche per i dipendenti all’estero. “Il contratto è frutto di un lavoro costante per instaurare relazioni solide con gli enti della PA, un settore interessato da costanti evoluzioni, tecnologiche e normative, nonché fortemente influenzato dagli scenari geopolitici che impongono la capacità di adeguarsi a nuove dinamiche e di far fronte a nuove sfide in tempi brevi”  precisa Mangia.
Uno scenario evolutivo che impatta anche il mondo della sanità, nel quale rientra l’accordo quadro Consip “Sanità Digitale – Sistemi informativi sanitari e Servizi al cittadino”  per la trasformazione digitale della sanità pubblica, spinta dalla Missione Salute del Pnrr. “La sanità rappresenta un settore strategico dove  l’innovazione tecnologica può offrire un contributo fondamentale in termini di servizi innovativi e esperienze d’uso in grado di migliorare la qualità della vita delle persone. Per questo, l’accordo Consip assume un’importanza maggiore non solo per il settore sanitario ma per l’intero paese” puntualizza Mangia. 

Eugenio Maria Bonomi, amministratore delegato di Dxc Technology Italia
Eugenio Maria Bonomi, amministratore delegato di Dxc Technology Italia

Continua il supporto ai due progetti nati in tempo di lockdown. Da un parte quello dato alla Regione Campania per il progetto Sinfonia, nato per semplificare l’approccio dei cittadini al mondo della pubblica amministrazione, attraverso la razionalizzazione dei flussi informativi e una visione non frammentata dei dati sanitari. Dall’altra il progetto di trasformazione del comune di Milano con il rifacimento del portale dei servizi che ha segnalo l’ingresso della prima citta metropolitana italiana nel cloud. “I servizi realizzati per la PA hanno impatto sulla vita dei cittadini e delle imprese e questo dimostra la interdisciplinarità dell’impiego della tecnologia – dettaglia Bonomi -. L’approccio nei progetti non è quello del “cloud first” ma del “cloud right”, perché il cloud deve essere un elemento di flessibilità per raggiungere gli obiettivi, non un vincolo. Oggi non c’è più l’ousourcing cosi come era concepito in passato. Lo schema della modernizzazione passa dall’apertura, dalla flessibilità che deve esser un must in ogni progetto. Dobbiamo portare i clienti a operare in ottica flessibile e a implementare servizi interoperabili”. Il sogno di Bonomi è “rendere Scampia una smart city“, riqualificandola attraverso programmi e tecnologie legati all’educazione e alla salute.

Oggi l’azienda in Italia conta 2.200 dipendenti distribuiti sulle tre sedi di Milano, Roma, Bari (250 assunzioni nell’ultimo anno) e un fatturato cresciuto del 10% anno su anno, pari a 485 milioni di euro (FY 2023). La componente maggioritaria del giro d’affari, circa il 50%, è stata realizzata grazie ai progetti con la pubblica amministrazione, in particolare negli ambiti sanità, istruzione e previdenza sociale. Il restante 50% si compone dei risultati raccolti in diversi settori, in particolare banking, insurance, energy telco, manufacturing e automotive.

La partnership recente con la divisione corse di Scuderia Ferrari per lo sviluppo di soluzioni digitali in ambito automotive, è un progetto pluriennale con l’obiettivo di migliorare le prestazioni e l’esperienza di guida dei piloti, sviluppando soluzioni digitali scalabili che migliorino le capacità di informazione del veicolo. Questo consentirà di sviluppare una strategia software che potrà essere implementata anche nelle auto sportive Ferrari che verranno prodotte a partire dal 2024.

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