E’ il momento di Amazon Web Services per raccogliere in presenza partner, clienti e sviluppatori nella due giorni dell’Aws Summit 2022 a Milano, al MiCo, come ormai nelle ultime settimana va di moda. Per ribadire non solo la vicinanza a un ecosistema che in questi due anni aveva voglia di ritornare a confrontarsi ma anche l’impegno preso nei confronti dell’economia italiana per gli anni futuri.

L’annuncio è un investimento significativo, fino a 2 miliardi di euro in Italia da indirizzare entro il 2029, grazie non solo all’impatto portato dalla creazione e dalla gestione delle region data center, ma anche all’indotto sull’offerta di lavoro che Aws stima in 1.155 nuovi posti a tempo pieno, coinvolgendo l’intera filiera di approvvigionamento (dalle Tlc all’edilizia) fino alla manutenzione delle strutture e delle operazioni del data center milanese (fonte ricerca “Aws Economic Impact Study: Aws Investment in Italy”).

Seppure lontano dal palco, Carlo Giorgi, managing director di Amazon Web Services Italy, commenta un percorso che si snoda per i prossimi sette anni e che vede Aws operativa in Italia da dieci anni: “I nostri piani di investimento contribuiranno per circa 3,7 miliardi di euro al Pil italiano entro il 2029 grazie anche alla nostra regione Aws di Milano. L’Italia è un Paese innovativo e stiamo assistendo a un numero sempre maggiore di organizzazioni che scelgono Aws Cloud per eseguire i propri carichi di lavoro mission-critical e ottenere risparmi sui costi, accelerare l’innovazione e il time-to-market. La region Aws consente a sviluppatori, startup e imprese, nonché a organizzazioni governative, educative e no profit di eseguire le proprie applicazioni e servire gli utenti finali da data center situati in Italia. La tecnologia cloud è al centro del programma di trasformazione digitale del governo italiano, che ha l’obiettivo di reinventare i servizi messi a disposizione dei cittadini”.

Un momento che arriva a valle di un percorso che ha visto Aws in Italia presente dal 2012 con il lancio di una Aws Edge location, seguito dall’apertura dell’ufficio milanese nel 2014 e da quello romano nel 2016 (anno anche dell’acquisizione della piemontese Nice Software, società specializzata in servizi per il calcolo tecnico ad alte prestazioni). Un susseguirsi di insediamenti (nel 2017 una Edge location a Palermo) fino all’apertura della region europea a Milano con tre availability zone nel 2020, e al lancio nel 2021 di un secondo endpoint Aws Direct Connect a Milano per collegarsi con il resto del mondo.

La tecnologia richiede formazione

Entra nella offerta e nella strategia Francesca Vasquez, vice president Technology di Amazon Web Services, facendo leva sulle innovazioni portate a livello tecnologico nel cloud di Aws “che risponde a differenti bisogni e workload dei clienti” perché la scelta delle aziende deve basarsi sulla capacità di innovare dei provider stesso. Sono state 3.084 le nuove feature e i nuovi servizi lanciati nel 2021 da Aws e credo che sia estremamente importante per le aziende scegliere un cloud provider che garantisca la migliore tecnologia oggi ma che dia affidabilità per il futuro. Perché le decisioni prese oggi avranno un impatto di lungo periodo. Non fate in modo che il passato definisca il vostro futuro ma valutate capacità di innovare e di innescare nuova cultura. Credo che innovazione e problem solving siano caratteristiche innate nella proposta di Aws”.

AWS Summit 2022, Milano - Francesca Vasquez, vice president, Technology di Aws
AWS Summit 2022, Milano – Francesca Vasquez, vice president, Technology di Aws

Un percorso che è partito dall’ottimizzare la virtualizzazione dei sistemi in base alle richieste dei clienti, per mettere a punto tecnologie di networking, storage e management, security e monitoring dell’infrastruttura, con accordi tecnologici di varia natura via via stipulati nel tempo (Intel, Amd, Apple per i chip, o nVidia, Habana, Xilinx per gli acceleratori).
“Il cloud di Aws rende ogni tipo di applicazione possibile, con capacità sviluppate per spingere l’edge cloud, e lo scorso anno sono state lanciare le region locali accanto a quelle americane. Abbiamo ora un cloud globale perché siamo una global company. E siamo in grado di offrire servizi gestiti per l’infrastruttura che permette ai clienti di migrare workload critici nel cloud”.

Guardando alla quantità di dati in circolazione (“nel 2022 sono stati creati 97 zetabyte di dati, tanti quanti una torre alta 108 milioni di volte la torre di Pisa” precisa) serve definire per Vasquez una moderna data strategy che garantisca alle aziende scalabilità, sicurezza, flessibilità, governance e disponibilità dei dati. “Per creare una moderna data strategy servono tre passaggi – precisa –: modernizzare l’infrastruttura esistente selezionando il portfolio di servizi (1), unificare i dati grazie a un catalogo di app e di servizi per trarre valore dai dati stessi (2), e innovare grazie a AI e machine learning partendo da complessi data set”. 

Alla base due pilastri. La formazione continua di persone attraverso programmi mirati (formeremo 29 milioni di persone entro il 2025 con diversi programmi di training e certificazioni” precisa Vasquez) e l’impegno verso la realizzazione di un cloud sostenibile che punti ad avere zero emissioni nette entro il 2040 e ad utilizzare solo energia rinnovabile per tutte le infrastrutture e le operation Aws entro il 2025 (parte del programma The Climate Pledge lanciato nel 2020) con una riduzione del consumi dell’80% rispetto alla media dei data center esistenti.

Per quanto riguarda la formazione si parte dall’Aws Academy che dedica corsi sul cloud computing alle scuole superiori dando agli studenti la possibilità di conseguire certificazioni riconosciute e preparandoli per le posizioni cloud più richieste dalle aziende. Ma che collabora anche con diverse università in Italia che erogano corsi come parte della loro proposta (tra queste La Sapienza di Roma, l’Università di Roma Tor Vergata, la Fondazione Elis e l’Università di Bologna).

Per poi salire ai progetti Aws re/Start e Aws GetIT. Il primo è un programma a tempo pieno gratuito che crea connessioni tra chi ha competenze cloud e datori di lavoro, rivolto a disoccupati e sottoccupati senza esperienza pregressa. Mentre il secondo è un’iniziativa per spingere le ragazze tra i 12 e 14 anni a considerare una carriera nel settore tecnologico perché invita le scuole a una competizione per la creazione di app capaci di risolvere problemi reali affrontati dalla loro scuola o comunità. Lungo il percorso, i partecipanti apprendono competenze digitali e acquisiscono esperienza di lavoro in team, avvicinandosi all’IT come potenziale carriera. 

AWS Summit 2022, Milano
AWS Summit 2022, Milano – Francesca Vasquez, vice president, Technology di Aws

Adozioni da Ferrari, Axa e Technogym

Il caso di Ferrari non è nuovo ma racconta di una relazione di lunga data. La relazione ha un duplice valenza: oltre ad utilizzare cloud Aws per capacità previsionale, in grado di proiettare il comportamento finale della macchina e di analizzare i dati della galleria del vento, lo si impiega anche per individuare comportamenti non corretti da migliorare durante la stagione. “I modelli di AI e ML ci aiutano a prendere decisioni su base dati importanti, dandoci la capacità di evolvere” precisa Mattia Binotto, AD Gestione Sportiva e Head Team Principal Scuderia Ferrari in collegamento da Maranello, che utilizza cloud Aws e AI per ottimizzare la monoposto in base anche ai regolamenti tecnici sempre più stringenti. “Ai tempi di Schumacher utilizzavano i floppy disk – esordisce -. Ora le nostre predizioni si basano più sull’analisi del dato che sulla parte sperimentale. Noi simuliamo la resa della vettura in laboratorio, nella galleria del vento, e poi compariamo questi dati con quelli rilevati dai sensori in pista”. La capacità di simulare è una parte determinante della messa a punto della Formula uno e in particolare della F1-75, la vettura di quest’anno.

Per Enrico Manaresi, global media director di Technogym, il progetto che poggia sul cloud di Aws si colloca all’interno di una trasformazione forte del modello di business con un obiettivo importante per l’azienda: la personalizzazione degli allenamenti (precision training), per fornire agli utenti un’esperienza accessibile in ogni luogo e momento. “Abbiamo 22 milioni di utenti connessi al cloud di Aws, un fetta molto importante dei 55 milioni utenti totali di Technogym, con 380mila strumenti connessi nel mondo. Obiettivo futuro di questa transizione è arrivare alla completa personalizzazione di stili di vita, con capacità di indirizzare bisogni personali e connessioni a comunità differenti, avvalendoci anche di 200 partner esterni integrati nell’ecosistema connesso”. Il progetto – Wellness on the go – ha l’obiettivo di raggiungere le persone quando per loro l’allenamento è più importante, dando a ognuno una Technogym identity (ID), che permette di fidelizzare e connettere tutti gli attrezzi e le app.

Infine Anna Maria Ricco, Chief operating officer (Coo) di Axa Italia, sta mettendo a punto un innovativo modello di insurance factory, “volendo trasformarci da pagatori di sinistri a partner dei nostri clienti”.
Il modello operativo definito prevede quattro pillar: un approccio distributivo phygital con architettura omnichannel che integra canale digitale con canale fisico (1). Nuovi prodotti smart (2). Una eccellenza tecnologica dovuta all’automazione dei processi, semplificati grazie a nuove tecnologie (3), e una organizzazione a supporto più agile rispetto al passato (4).
“Quattro anni fa abbiamo avviato il programma di trasformazione con investimenti importanti e definite tre aree da innovare: la modernizzazione dei sistemi IT, che ha richiesto la definizione di nuovi sistemi basati su microservizi, la migrazione al cloud Aws e nuovi programmi di cybersecurity (1). Lo sviluppo di una nostra Data Platform collegata in real time al nostro Crm con anagrafica cliente per avere una visione unica del nostro cliente (2). Infine, la creazione di competenze e cultura all’interno dell’azienda, che ci ha spinto a lavorare sulla data governance e sulla data quality con persone interne alle linee di business e con iniziative di formazione che coinvolgessero tutta l’azienda. Abbiamo capito che il cloud rende programmabili le risorse: compute, storage, database, network, datacenter, e questo ci spinge continuamente ad innovare e ad essere curiosi”.

AWS Summit 2022, Milano
AWS Summit 2022, Milano – Anna Maria Ricco, Chief operating officer (Coo) di Axa Italia

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