Spinto dalle diffuse esigenze di efficientamento operativo, riduzione dei costi e potenziamento competitivo, Straits Research fotografa il mercato dell’outsourcing dei processi di business (Bpo) in crescita dell’8,5% tra il 2022 ed il 2030 (Cagr). Un segno chiaro che per le realtà banking, finance e insurance il Bpo rappresenti una leva di cambiamento differenziante e importante. Per questo la tredicesima operazione dal 2020 di Dedagroup è l’acquisizione del 70% di Microdata Group.

Quest’ultima opera da trenta anni proprio nel settore Business Process Outsourcing (Bpo) con servizi e soluzioni per la gestione delle attività di front e back office. Soluzioni che sfruttano le potenzialità dell’AI per automatizzare la gestione del business e l’archiviazione documentale delle aziende clienti – dalla generazione dei documenti, alla condivisione, fino alla consultazione interna ed esterna-. Microdata dispone inoltre di piattaforme proprietarie per indirizzare l’esperienza utente e collabora al fianco di gruppi bancari, assicurativi, intermediari finanziari e aziende di settori come healthcare, utility e Gdo, per accompagnarli nella digital transformation.

Marco Podini presidente esecutivo Dedagroup
Marco Podini, presidente esecutivo Dedagroup

La mossa sul mercato di Dedagroup che rappresenta un polo di riferimento per istituzioni finanziarie e PA nell’evoluzione delle loro strategie IT e digitali, quindi, è indirizzata ad ampliare il proprio portfolio di servizi potenziati dall’AI e l’offerta integrata dell’hub Finance & Data. Proprio in questo contesto l’approccio integrato tra know-how di settore e specializzazione nel campo dell’AI e della governance dei dati è strategico. Non è un caso infatti che questo ambito di attività di Dedagroup abbia contribuito per oltre un quarto sui ricavi totali di circa 317 milioni di euro nel 2022. Con Microdata, ora il gruppo si prepara a potenziare l’ambito dell’intelligence document processing e dei servizi a supporto, arricchendoli con la sua visione data centrica.

L’ingresso dell’azienda nel gruppo fa parte di “un percorso di sviluppo che Dedagroup ha tracciato da tempo” che punta proprio ad “aggregare le migliori realtà italiane a completare ed integrare soluzioni diverse per accrescerne il valore portato sul mercato” – commenta Marco Podini, presidente esecutivo di Dedagroup, che aggiunge: “Microdata, negli anni, ha saputo mettere la propria firma sull’evoluzione del business process outsourcing per settori in cui la gestione del dato e delle informazioni è cruciale”. A partire dalle competenze e soluzioni basate sull’AI già in casa Dedagroup sarà naturale quindi generare nuovi livelli di innovazione e valore nei servizi a disposizione dei clienti.

Carolina Cortellini e Alfredo Lupi_DEF
Carolina Cortellini e Alfredo Lupi_DEF

Per Microdata Group l’acquisizione è in verità un’ulteriore tappa nella continua evoluzione che ha caratterizzato l’attività degli ultimi anni secondo un approccio strutturato di open innovation. Il gruppo ha investito in un ecosistema di startup nella convinzione che, “non solo l’integrazione ma soprattutto un confronto costante con nuove metodologie e modelli di sviluppo, avrebbe permesso di continuare a innovare la proposta per rispondere e anticipare al meglio le domande del mercato”, precisano i fondatori e amministratori di Microdata GroupCarolina Cortellini e Alfredo Lupi, e “lo stesso approccio è stato adottato per lo sviluppo di competenze in un contesto economico che, sempre più, richiede professionalità e specializzazione”.

Ora, con l’acquisizione da parte di Dedagroup, tocca a Microdata portare all’interno di un gruppo più grande il valore alla base dell’idea di Human+Machine, ovvero processi di automazione e AI gestiti e governati dalle persone. Si tratta di generare un effetto sinergico e dare nuovo impulso all’attività all’interno della nuova realtà. 

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