Continua a crescere a livello globale il mercato delle tecnologie di sviluppo low-code. Si parla di un valore complessivo oramai di centinaia di miliardi di dollari. Un fenomeno che è facile comprendere se si considera come questo approccio semplifica i processi di sviluppo. Soprattutto, consente agli sviluppatori di creare più app in meno tempo, di concentrarsi sull’innovazione e quindi di rispondere in modo rapido alle esigenze dell’azienda, anziché disperdere energie preziose.
Oggi l’approccio low-code combinato con l’AI generativa (AI gen) consente poi anche ai non sviluppatori di generare le app più utili pronte da condividere per migliorare le efficienze di tutta l’azienda. E questo senza mettere a rischio la sicurezza, allo stesso tempo lasciando ai team di specialisti – con le competenze di valore specifiche – la possibilità di mantenere il controllo necessario. Le aziende possono trarre importanti vantaggi anche in relazione al coinvolgimento degli esperti nelle materie verticali di competenza all’interno dell’azienda, anche se non sono sviluppatori.
Restare competitivi e valorizzare le risorse sono aspetti fondamentali, aspetti che il low-code permette di indirizzare meglio. Utilizzando workflow out-of-the-box i team possono quindi utilizzare modelli predefiniti, velocizzando lo sviluppo delle applicazioni per i workflow e, con l’aiuto della GenAI, eliminare le barriere che ostacolano l’apprendimento di tutte le conoscenze relative allo sviluppo di codice e database. Il whitepaper spiega come.
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