La diciottesima edizione della Cio Survey, realizzata da NetConsulting cube, mette in luce le sfide e le priorità per i Cio delle maggiori aziende italiane. Circa 100 responsabili Ict di realtà di primo piano condividono la tensione tra innovazione e ottimizzazione operativa, l’importanza della governance e del ruolo di leadership nella trasformazione digitale, e rispondono ad una serie di domande critiche: quali sono le priorità aziendali, come si stanno sviluppando le iniziative di sostenibilità e quali tecnologie supportano tali obiettivi, le aree tecnologiche su cui le aziende stanno concentrando gli investimenti, e come il ruolo del Cio sta cambiando in funzione delle nuove sfide, dai gap sulle competenze, all’importanza di una solida governance anche nei rapporti con i fornitori.

Un’occasione, Cio Survey 2024, anche per raccogliere il contributo diretto delle aziende che hanno supportato la ricerca: Capgemini, Cisco, Commvault, Dedagroup, Jakala Civitas, Palo Alto Networks, Sas e Tim Enterprise.

Massimiliano Ortalli, vice president Intelligent Industry di Capgemini
Massimiliano Ortalli, vice president Sales Director, Capgemini

Vuole proprio sottolineare il delicato equilibrio che il Cio deve mantenere tra innovazione e gestione dei costi Massimiliano Ortalli, Vice President – Sales Director di Capgemini. Lo fa in un contesto aziendale dove le decisioni si frammentano tra diverse funzioni, e la capacità di leadership e il miglioramento delle competenze risultano quindi essere elementi fondamentali per il successo delle iniziative digitali. “Questa edizione della survey mette proprio in luce come il ruolo del Cio sia in costante evoluzione, strettamente legato alle sfide tecnologiche e organizzative”. Il Cio non solo è chiamato a guidare l’innovazione digitale, “ma deve anche bilanciare l’implementazione di nuove tecnologie con l’ottimizzazione dei costi, in un contesto di crescente frammentazione decisionale. Inoltre, il gap di competenze e l’autonomia delle funzioni emergenti rischiano di minare la sua leadership strategica”. Diventa quindi cruciale per i Cio rafforzare le proprie competenze e capacità decisionali per mantenere una posizione centrale nel processo di trasformazione digitale delle aziende. 

Riccardo Breda
Riccardo Breda, Service Sales Country Lead di Cisco

In questo contesto, come spiega Riccardo Breda, Service Sales Country Lead di Cisco, si enfatizza l’importanza dell’intelligenza artificiale come motore di innovazione e sostenibilità, assieme al tema di una governance robusta per un uso responsabile della tecnologia. Il Cio, secondo Breda, ha quindi il compito di sensibilizzare la leadership aziendale su questi temi per accelerare l’innovazione. “Dal sondaggio di NetConsulting cube emerge chiaramente come l’AI si sia aggiunta ai fattori che spingono l’evoluzione delle imprese, abilitando una crescita sostenibile”. Il valore strategico di questa tecnologia è ampiamente assodato e condiviso, ma l’implementazione non è ancora ben chiara. “Le risposte – prosegue Breda – evidenziano alcune sfide che conosciamo, avendole rilevate anche nei nostri studi condotti sul mercato italiano e internazionale”. E’ necessario allora “potenziare le infrastrutture tecnologiche, aggiornare le competenze e creare una solida governance intorno all’introduzione e utilizzo dell’AI per assicurarne un uso sicuro e responsabile”. Compito del Cio oggi è “portare questi temi sui tavoli dove si decidono investimenti e direzioni di sviluppo del business, così da accelerare il percorso di innovazione”.

Mauro Palmigiani, area vice president South West Europe di Commvault
Mauro Palmigiani, Area Vice President Sud Emea di Commvault

Mauro Palmigiani, Area Vice President Sud Emea di Commvault, vuole a sua volta  sottolineare il valore della survey come strumento per approfondire le esigenze di mercato ed insiste sul ruolo di Commvault come partner di fiducia. Perché è proprio la collaborazione tra aziende e Cio, per Palmigiani, ad influenzare le future strategie aziendali. Spiega così: “La nostra partecipazione alla Cio Survey 2024 offre l’opportunità di contribuire alla definizione delle principali tematiche da indagare, in collaborazione con altre aziende leader e un advisory board di Cio”. Questo coinvolgimento permette a Commvault di “ottenere una visione approfondita delle sfide e delle priorità dei Cio delle principali aziende italiane, migliorando la comprensione delle esigenze del mercato e potenzialmente influenzando le strategie aziendali future”. Inoltre, partecipare a un’indagine di tale portata consente a Commvault di “rafforzare la propria posizione come partner tecnologico di fiducia nel panorama IT italiano”.

Lorena Zivelonghi
Lorena Zivelonghi, Corporate Marketing & Communications Director di Dedagroup

“Siamo felici di supportare l’edizione 2024 della Cio Survey – spiega Lorena Zivelonghi, Corporate Marketing & Communications Director di Dedagroupperché ogni anno offre spunti di riflessione importanti. Rappresenta un momento di confronto, condivisione di esperienze, stimoli interessanti per chi, come noi, lavora ogni giorno per moltiplicare l’impatto positivo della tecnologia sullo sviluppo del business e farne un vero e proprio volano di crescita”. Per Dedagroup l’evento rappresenta così quasi una sorta di piattaforma preziosa di condivisione per ampliare il contributo della tecnologia alla crescita aziendale.

Un riscontro che si allaccia direttamente alla ‘vision’ di Giacomo Lorusso, Ceo di Jakala Civitas, che riflette sul ruolo strategico del Cio, specialmente nella gestione dei dati e nell’adozione di tecnologie avanzate come l’AI Generativa. In un virtuoso equilibrio tra innovazione e sostenibilità come sfida cruciale per i Cio la cui leadership è essenziale per il successo aziendale.

Giacomo Lorusso, Ceo di Jakala Civitas
Giacomo Lorusso, Ceo di Jakala Civitas

“Il ruolo del chief information officer  – dettaglia Lorusso sta rapidamente evolvendo per affrontare le nuove sfide tecnologiche e aziendali”. Con la crescente adozione dell’intelligenza artificiale, “l’impegno verso la sostenibilità e la gestione dei fondi del Pnrr, il Cio assume un ruolo sempre più strategico nella trasformazione digitale e nella data governance, migliorando l’efficienza operativa e l’esperienza del cliente”. L’introduzione di nuove figure decisionali e l’adozione di tecnologie come la Generative AI offrono allora opportunità per una governance più dinamica. “E sebbene il gap di competenze tecnologiche e l’aumento dei costi IT rappresentino delle sfide, la leadership del Cio è fondamentale per guidare l’innovazione e il successo aziendale”.

Michele Lamartina, area vice president sales di Salesforce
Michele Lamartina, area vice president sales di Salesforce

Michele Lamartina, Regional Vice President Italia, Grecia, Cipro & Malta di Palo Alto Networks“La Cio Survey rappresenta un importante punto di osservazione sull’evoluzione tecnologica e sui principali trend della trasformazione digitale in Italia. È uno strumento a valore, per comprendere come i Cio delle principali aziende italiane stiano affrontando le sfide tecnologiche attuali per favorire l’innovazione, le strategie messe in campo, le priorità e gli obiettivi che desiderano raggiungere nel corso dei prossimi mesi”. Quasi un barometro della trasformazione digitale in Italia, quindi, che consente ai Cio di individuare le priorità strategiche.

Pensiero che Francesco Frinchillucci, Sales Director di Sasdeclina nel concreto ponendo l’accento sull’importanza di una governance solida e delle competenze specializzate per sfruttare appieno l’AI, trasformandola in un vantaggio competitivo:

Francesco Frinchillucci
Francesco Frinchillucci, Sales Director di SAS

“L’intelligenza artificiale offre alle aziende un’opportunità straordinaria di innovazione, accelerando i processi decisionali e permettendo di ripensare e ottimizzare processi e infrastrutture in modi prima impensabili”.

Per cogliere appieno queste potenzialità, “è fondamentale costruire le giuste fondamenta: una governance solida e competenze specializzate sono gli elementi chiave che permettono di trasformare l’AI da promessa tecnologica a reale vantaggio competitivo”. Prosegue Frinchillucci: “Le aziende che investono strategicamente in questi elementi fondamentali sono quelle che riescono davvero a scalare l’utilizzo dell’AI, ottenendo benefici tangibili in termini di efficienza operativa, innovazione e crescita sostenibile”.

Torna ancora il ruolo essenziale dell’Ict per la competitività aziendale, e l’importanza di partner solidi e innovativi.

Antonio Morabito, Responsabile Marketing Enterprise - Market Office di TIM
Antonio Morabito, Head of Enterprise Business Development & Marketing di TIM Enterprise

Lo spiega bene Antonio Morabito, Head of Enterprise Business Development & Marketing di Tim Enterprise: “La pressione competitiva e l’accelerazione dei cicli di business confermano il ruolo essenziale dell’Ict che abilita le imprese italiane in tutti i settori e rappresenta il prerequisito per competere sul mercato”.

Dalla Cio Survey di quest’anno emerge quanto sia importante per il Cio di un’azienda avvalersi di partner credibili, solidi e front runner. “Come Tim Enterprise – prosegue Morabito – siamo in grado di fornire soluzioni abilitanti e competenze all’avanguardia attraverso le tecnologie più rilevanti, come l’intelligenza artificiale, il Cloud, l’IoT e la cybersecurity, portando alle aziende, alle Pmi e alla Pubblica Amministrazione stimoli proattivi e proposte concrete per innovare”.

Leggi tutti gli approfondimenti dello Speciale Cio Survey 2024

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